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In questo manga viene ripresa la storia di “Arrivare a te” nel momento in cui Sawako e Kurumi vanno insieme all’università di Sapporo per studiare scienze dell’educazione.
Ad un gokon, a cui Sawako partecipa solo per accontentare Kurumi, le nostre protagoniste si imbattono in un tizio molto fastidioso; vengono però salvate da Eiji, il cugino di Sawako.

I disegni della mangaka sono sempre gli stessi, non sono cambiati nel tempo nonostante la distanza di molto anni tra le due serie. Disegni puliti e semplici, non molto particolareggiati, testi forse un po' troppo didascalici. Però ritroviamo le solite facce buffe di Sawako che anche nella prima serie a me fanno sbellicare.

Ritrovare Sawako a me non è dispiaciuto, è un personaggio che è impossibile non adorare però riscopriamo anche Kurumi, che è la vera protagonista di questa miniserie, e il suo complesso carattere.
Un carattere in realtà buono, con diverse sfaccettature, e molto simile a Sawako. Unica differenza è che Kurumi, a differenza di Sawako, riesce a nascondere le proprie insicurezze e timidezza dietro una enorme corazza. Corazza che solo Sawako è riuscita a scalfire e fare breccia, chi lo sa se qualcun’altro vi riuscirà.

Inutile spoilerarvi la storia, ma se provate un po' di nostalgia per “Arrivare te” vi consiglio questo manga.