Recensione
"Sora & Hara" è un volume della serie di "Compagni di classe" ambientato dopo il diploma di Sajo e Kusakabe. Si concentra interamente su una figura abbastanza controversa, ossia il professor Hara, e Sorano Aoto, un nuovo studente del primo anno.
Grazie al cielo, Hara ha la piena possibilità di riscattarsi in questo volume. Sebbene il primo incontro con Sorano non sia esattamente il massimo, l'uomo mette subito dei chiari limiti e entrambi vanno avanti con la propria vita senza creare un rapporto al di sopra dell'illegalità. Tuttavia, il loro "andare avanti con le proprie vite" ci mostrerà una loro conoscenza reciproca dal punto di vista psicologico molto importante. Hara è un uomo adulto, rassegnato dalla vita e deluso in amore ben più di una volta (vedremo anzi che Sajo è stato solo una piccola parte delle sue scelte). Scopriremo un Hara che ha amato ed è stato costretto a trattenersi, che è rimasto solo senza neanche capirne il perché. Cominceremo non a scusarlo per ciò che voleva da Sajo, ma perlomeno a compatirlo, perché non è un malato, ha fatto delle scelte sbagliate ma è perfettamente in grado di redimersi. Sorano è giovane, inesperto, ma neanche così ingenuo da credere che l'amore sia così semplice e facile. Anche lui è ferito, deluso, in qualche modo tradito. E' dovuto tornare sui suoi passi, reprimere e fingere una natura che non è sua. Questi due uomini, con storie e vite diverse ma non poi così tanto, daranno vita, attraverso le matite della Nakamura, ad una scoperta e accettazione delle proprie scelte di vita, e se vogliamo anche una nuova presa di coraggio di sforzarsi di andare avanti, nonostante le ferite subite, in un modo davvero dolce e profondo. Sorano e Hara, incontratisi in modo non proprio corretto (vista la differenza di età) in un gay bar, si mostreranno l'un l'altro un nuovo modo di vedere le cose, le reciproche ferite, e faranno un grandissimo percorso di maturazione insieme, volenti o nolenti.
Sono convinta che questo sia uno dei più bei volumi di tutta la serie di "Compagni di classe" secondo solo a "Doukyuusei" e forse anche "blanc". Nonostante il finale possa non essere accettato nell'immediato, getta comunque le basi per un'altra bellissima storia, decisamente matura e sana come quella di "Doukyuusei". Sulla base di questo, il mio voto è 9.
Grazie al cielo, Hara ha la piena possibilità di riscattarsi in questo volume. Sebbene il primo incontro con Sorano non sia esattamente il massimo, l'uomo mette subito dei chiari limiti e entrambi vanno avanti con la propria vita senza creare un rapporto al di sopra dell'illegalità. Tuttavia, il loro "andare avanti con le proprie vite" ci mostrerà una loro conoscenza reciproca dal punto di vista psicologico molto importante. Hara è un uomo adulto, rassegnato dalla vita e deluso in amore ben più di una volta (vedremo anzi che Sajo è stato solo una piccola parte delle sue scelte). Scopriremo un Hara che ha amato ed è stato costretto a trattenersi, che è rimasto solo senza neanche capirne il perché. Cominceremo non a scusarlo per ciò che voleva da Sajo, ma perlomeno a compatirlo, perché non è un malato, ha fatto delle scelte sbagliate ma è perfettamente in grado di redimersi. Sorano è giovane, inesperto, ma neanche così ingenuo da credere che l'amore sia così semplice e facile. Anche lui è ferito, deluso, in qualche modo tradito. E' dovuto tornare sui suoi passi, reprimere e fingere una natura che non è sua. Questi due uomini, con storie e vite diverse ma non poi così tanto, daranno vita, attraverso le matite della Nakamura, ad una scoperta e accettazione delle proprie scelte di vita, e se vogliamo anche una nuova presa di coraggio di sforzarsi di andare avanti, nonostante le ferite subite, in un modo davvero dolce e profondo. Sorano e Hara, incontratisi in modo non proprio corretto (vista la differenza di età) in un gay bar, si mostreranno l'un l'altro un nuovo modo di vedere le cose, le reciproche ferite, e faranno un grandissimo percorso di maturazione insieme, volenti o nolenti.
Sono convinta che questo sia uno dei più bei volumi di tutta la serie di "Compagni di classe" secondo solo a "Doukyuusei" e forse anche "blanc". Nonostante il finale possa non essere accettato nell'immediato, getta comunque le basi per un'altra bellissima storia, decisamente matura e sana come quella di "Doukyuusei". Sulla base di questo, il mio voto è 9.
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