Recensione
Oblivion Battery
9.0/10
La batteria demoniaca è composta da un lanciatore mostruoso e da un altrettanto mostruoso ricevitore. Sono fortissimi, sono gli Aomine Daiki del baseball, in grado di spezzare gli animi dei loro avversari con delle vittorie schiaccianti. Ma comincia il liceo e della famosa batteria non ci sono notizie. Dove saranno? In una scuola privata super cool? No. In una sconosciuta scuola pubblica, dove non c'è nemmeno una vera squadra di baseball.
Il perché? Semplice: il ricevitore soffre di amnesia e non si ricorda come si gioca. Non ricorda le partite, gli avversari, le strategie. Non solo, si comporta anche da completo idiota, mentre prima veniva chiamato il 'Comandante' per le sue doti strategiche e carismatiche. Inutile dire che da lì inizierà il cammino del duo protagonista, dei loro nuovi amici e di una nuova squadra di baseball che arranca tra una risata e un'altra.
Inizialmente, ho pensato 'ecco un altro anime demenziale pieno di gag idiote', ma - dato che mi divertiva - ho continuato a vederlo. Ebbene, mai scelta fu più azzeccata. A mano a mano che la storia va avanti, si cominciano a scoprire le vere storie di ognuno dei personaggi, i loro drammi, il dolore, le insicurezze: problemi che sono sorti quando frequentavano le medie e con cui si ritrovano a fare i conti al liceo. Le gag ci sono sempre, si ride, ma con la consapevolezza che dietro quelle risate c'è un mondo.
È un anime molto più profondo di come appare e spero vivamente che faranno una seconda stagione. Animato dallo studio MAPPA, ha un character design molto azzeccato e le sequenze di gioco (per quanto non siano moltissime) sono dinamiche e fatte benissimo.
Per me, più che approvato.
Il perché? Semplice: il ricevitore soffre di amnesia e non si ricorda come si gioca. Non ricorda le partite, gli avversari, le strategie. Non solo, si comporta anche da completo idiota, mentre prima veniva chiamato il 'Comandante' per le sue doti strategiche e carismatiche. Inutile dire che da lì inizierà il cammino del duo protagonista, dei loro nuovi amici e di una nuova squadra di baseball che arranca tra una risata e un'altra.
Inizialmente, ho pensato 'ecco un altro anime demenziale pieno di gag idiote', ma - dato che mi divertiva - ho continuato a vederlo. Ebbene, mai scelta fu più azzeccata. A mano a mano che la storia va avanti, si cominciano a scoprire le vere storie di ognuno dei personaggi, i loro drammi, il dolore, le insicurezze: problemi che sono sorti quando frequentavano le medie e con cui si ritrovano a fare i conti al liceo. Le gag ci sono sempre, si ride, ma con la consapevolezza che dietro quelle risate c'è un mondo.
È un anime molto più profondo di come appare e spero vivamente che faranno una seconda stagione. Animato dallo studio MAPPA, ha un character design molto azzeccato e le sequenze di gioco (per quanto non siano moltissime) sono dinamiche e fatte benissimo.
Per me, più che approvato.