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Serial Experiments Lain è una serie del 1998, nota a molti per le sue atmosfere ansiogene e la propensione a interrogarsi sul significato della vita e sull'influenza della tecnologia nel nostro modo di rapportarci con il mondo.

La storia narra di Lain Iwakura, una quattordicenne introversa, a tratti apatica, che conduce una vita apparentemente banale fino a quando non riceve una strana email da parte di Chisa Yomoda, una compagna di scuola morta suicida. Da quel momento, Lain inizia a interessarsi al mondo del "Wired", una sorta di internet futuristico. Con il susseguirsi degli episodi, Lain appare sempre più confusa riguardo alla sua identità, e il confine tra ciò che è reale e ciò che è virtuale diventa sempre più sfumato.

Tecnicamente, Serial Experiments Lain si contraddistingue per la regia atipica e le animazioni sperimentali. Nonostante una narrazione che a tratti può sembrare frenetica, le scene sono lente e spesso prive di dialoghi, creando un'atmosfera inquietante. La colonna sonora fa il resto, con suoni elettronici e melodie drammatiche.

L'opening "Duvet" dei Bôa è ancora oggi una delle migliori di sempre.

Detto questo, la narrazione è un po’ un’arma a doppio taglio. Da un lato, è affascinante per chi ama lo sperimentalismo; dall'altro, può risultare davvero confusa. Ci sono momenti in cui la trama sembra costruita apposta per non avere senso, e a volte è difficile seguire il filo logico. Guardare Lain richiede un'attenzione quasi maniacale per non perdersi tra i vari pezzi del puzzle, ma anche così ci sono parti che restano troppo criptiche o strane per essere comprese appieno.

In conclusione, ho apprezzato Serial Experiments Lain, soprattutto per come affronta tematiche ancora oggi attuali, senza mai risultare banale. Il modo in cui spinge lo spettatore a porsi gli stessi dubbi esistenziali di Lain, insieme ai chiari riferimenti al cinema europeo degli anni '90, dona alla serie un fascino senza tempo.

Tuttavia, ci sono due grandi difetti che non posso ignorare: prima di tutto, la confusione in alcuni punti. A volte sembra che la serie non segua neanche le sue stesse regole. In secondo luogo, ci sono momenti che trovo illogici o troppo frammentati per essere apprezzati al primo impatto. Questi aspetti fanno sì che, anche se Lain merita un posto speciale nella storia degli anime, non riesca, per me, a raggiungere il livello di un vero capolavoro.