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Una delle opere più famose della storia della letteratura è sicuramente “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare, ma che accadrebbe se proponessimo tematiche simili in Star Wars? È quello che deve essersi chiesta Claudia Gray, prolifica scrittrice statunitense, quando ha scritto “Lost Stars”, uno dei suoi romanzi più amati, non solo dai fan di Star Wars, uscito il 4 Settembre 2015.
Circa un anno dopo, nel Sol Levante, il mangaka emergente Yusaku Komiyama chiese all'autrice il permesso di realizzare un fumetto basato proprio su tale opera, che lui adorava. Claudia Gray non solo fu felice di accettare, ma collaborò con il mangaka per aiutarlo e il manga cominciò ad apparire, da prima online in vari capitoli, poi serializzato in tre volumetti.
Ci sarebbero poi voluti sei anni perché l'opera arrivasse in Italia per una traduzione, finendo per essere pubblicato, sempre in tre volumetti, nel corso del 2023 (con il primo volumetto esaurito ovunque).
Finalmente, a fine 2024, Panini ha pubblicato un “omnibus”, ovvero la versione integrale del manga ed anche io (che lo avevo letto originariamente in inglese mediante un servizio digitale online) ho potuto avere quello che reputo una delle pietre miliari del nuovo canone di Star Wars.
Questa analisi giunge forse un po’ tardiva, ma reputo che sia importante far conoscere “Lost Stars” a quanta più gente possibile.
Iniziamo con due parole sulla trama: la storia si svolge nel corso della Guerra Civile Galattica e i suoi eventi più importanti avvengono nel corso della “Trilogia Originale”. Su Jelucan, piccolo pianeta dell'Orlo Esterno, convivono con difficoltà due tipologie di abitanti: quelli della prima ondata, migranti poveri che sono scappati sul pianeta da altri mondi, e quelli della seconda ondata, in generale persone arricchite, con la puzza sotto il naso, che sfruttano le miniere locali e discriminano crudelmente i coloni originali (entrambe le popolazioni sono formate da umani).
Thane Kyrell è un bambino di dodici anni di buon cuore della seconda ondata che incontra, per caso, Ciena Ree, della prima ondata; tra i due, dopo un inizio un po’ incerto e una sana rivalità, nasce una splendida amicizia, suffragata dal fatto che, proprio quel giorno, l'impero galattico raggiunge Jelucan per annetterlo al grido di “abbatteremo le divisioni tra le due popolazioni”. Ciena e Thane sognano di entrare nelle file imperiali, lei come capitano di una nave, lui come pilota e, perciò, in breve si iscrivono all'accademia di Coruscant, il pianeta sede del senato imperiale.
I ragazzi, crescendo, si innamorano perdutamente, ma la crudeltà del conflitto li porta a separarsi, con Ciena che resta con l'impero e Thane che entra a far parte dell'Alleanza Ribelle. E tuttavia, il loro amore è eterno…
“Lost Stars” è una storia ben scritta, narrata e che fa un ottimo uso del “fanservice”, con la presenza mai ingombrante di personaggi noti dell'universo di Star Wars, ma su cui spiccano i nuovi, tutti giovani e con idee diverse sulla politica galattica. I due protagonisti ovviamente sono le “stelle” che brillano di più, soprattutto nei momenti in cui devono scegliere tra dovere e sentimento.
L'opera è ben disegnata e con un buon ritmo attraverso i 17 capitoli che la compongono.
È una lettura consigliatissima sia a chi conosce Star Wars a menadito, sia per chi ha visto solo la Trilogía Originale, perché ti prende e ti porta dentro le vicende della storia creata da George Lucas, con momenti estremamente toccanti.
Buona lettura.