Recensione
Solo Leveling
8.0/10
Scrivo questa recensione a caldo, dopo aver finito la serie e ancora prima di leggere le side-story, capitoli scritti in seguito alla fine dell'opera principale.
Non mi dilungo sulla trama, che potete leggere nella scheda. All'inizio non mi attirava, ho iniziato a leggere la storia spinto da un collega che diceva di averla divorata in pochissimo tempo.
Come lui, anche io mi sono ritrovato a leggere capitoli su capitoli in pochissimo tempo, totalmente coinvolto dalle vicende narrate e curioso di sapere come sarebbe andata avanti.
La trama può non sembrare originale; nella prima parte vedendo tanti spunti ed avendo letto moltissime storie fantasy e shonen, iniziavo un po' a immaginare come sarebbe evoluta la trama. Tuttavia, mi sono spesso sbagliato: pur avendo le caratteristiche tipiche dello shonen, spesso compie scelte originali ma certe volte non sfrutta delle occasioni che avrebbero potuto arricchire e rendete più intrigante la trama (anche se avrebbero sicuramente allungato la storia).
Il difetto principale è il protagonista, che soffre della sindrome del personaggio invincibile. Quando accade così si tende quindi ad apprezzare di più i personaggi si contorno e ad affezionarsi a essi (vedi un po' One punch man), trovando il protagonista un po' "noioso".
I personaggi mi sono piaciuti molto, nonostante rispetto alla lunga della storia siano caratterizzati in modo sufficente: ciascuno riceve l'approfondimento appena necessario alla storia, solo raramente viene approfondito di più. Questo mi è un po' dispiaciuto, avrei voluto qualche approfondimento in più su certi personaggi, ma spero di vedere qualcosa nei capitoli side-story.
I disegni, come spesso succede, evolvono con la storia. Le anatomie sono un po' "allungate" durante i combattimenti, come se il personaggio subisse gli effetti della vignetta e della pagina. Nelle scene tranquille invece il disegno è più ordinato e preciso.
È la prima volta che leggo una storia orientale completamente a colori e in questo caso è stato un enorme valore aggiunto: i guerrieri ombra, per esempio, avrebbero perso molta resa e sarebbe stato anche più difficile distinguerne le fattezze (è già difficile a colori, figurarsi in bianco e nero). I combattimenti guadagnano molto dai colori, specie nella saga finale, in cui evidenziano ed enfatizzano gli schieramenti e i loro colpi.
Ho apprezzato varie citazioni ad altri manga: penso tutti avranno subito notato la somiglianza dell'allenamento quotidiano con One punch man, oltre che il primo combattimento di igris ombra in cui assume le stesse pose di Gatsu in berserk, o uno dei villain che richiama Devilman come fattezze. Sicuramente ce ne sono molte altre che mi sono sfuggite
La storia, come dicevo, mi ha preso moltissimo e mi ha coinvolto, rendendomi triste quando ho letto le ultime pagine. Mi sono affezionato a questa storia e ai personaggi. Come dicevo prima, mi sarebbe piaciuto qualche approfondimento in più, anche se a febbre allungato la storia.
La scelta del finale non è stata scontata; penso sia stata una scelta particolare che premia l'autore e, dopo aver visto l'ultimissima pagina, mi ha soddisfatto completamente.
Lo consiglio vivamente a chi piace l'azione, ha dimestichezza con gli RPG e cerca una storia molto coinvolgente e accattivante.
Non so bene che voto dare; si solito mi baso sulle sensazioni che mi lascia alla conclusione: se mi lascia un senso di vuoto, allora è stata una bella storia che merita un posto nella mia libreria.
Non è sicuramente una delle opere migliori che abbia letto, ma mi ha saputo intrattenere (che, ricordiamo, è lo scopo principale di queste storie), catturare, coinvolgere e ha lasciato in me la nostalgia alla sua conclusione.
Non mi dilungo sulla trama, che potete leggere nella scheda. All'inizio non mi attirava, ho iniziato a leggere la storia spinto da un collega che diceva di averla divorata in pochissimo tempo.
Come lui, anche io mi sono ritrovato a leggere capitoli su capitoli in pochissimo tempo, totalmente coinvolto dalle vicende narrate e curioso di sapere come sarebbe andata avanti.
La trama può non sembrare originale; nella prima parte vedendo tanti spunti ed avendo letto moltissime storie fantasy e shonen, iniziavo un po' a immaginare come sarebbe evoluta la trama. Tuttavia, mi sono spesso sbagliato: pur avendo le caratteristiche tipiche dello shonen, spesso compie scelte originali ma certe volte non sfrutta delle occasioni che avrebbero potuto arricchire e rendete più intrigante la trama (anche se avrebbero sicuramente allungato la storia).
Il difetto principale è il protagonista, che soffre della sindrome del personaggio invincibile. Quando accade così si tende quindi ad apprezzare di più i personaggi si contorno e ad affezionarsi a essi (vedi un po' One punch man), trovando il protagonista un po' "noioso".
I personaggi mi sono piaciuti molto, nonostante rispetto alla lunga della storia siano caratterizzati in modo sufficente: ciascuno riceve l'approfondimento appena necessario alla storia, solo raramente viene approfondito di più. Questo mi è un po' dispiaciuto, avrei voluto qualche approfondimento in più su certi personaggi, ma spero di vedere qualcosa nei capitoli side-story.
I disegni, come spesso succede, evolvono con la storia. Le anatomie sono un po' "allungate" durante i combattimenti, come se il personaggio subisse gli effetti della vignetta e della pagina. Nelle scene tranquille invece il disegno è più ordinato e preciso.
È la prima volta che leggo una storia orientale completamente a colori e in questo caso è stato un enorme valore aggiunto: i guerrieri ombra, per esempio, avrebbero perso molta resa e sarebbe stato anche più difficile distinguerne le fattezze (è già difficile a colori, figurarsi in bianco e nero). I combattimenti guadagnano molto dai colori, specie nella saga finale, in cui evidenziano ed enfatizzano gli schieramenti e i loro colpi.
Ho apprezzato varie citazioni ad altri manga: penso tutti avranno subito notato la somiglianza dell'allenamento quotidiano con One punch man, oltre che il primo combattimento di igris ombra in cui assume le stesse pose di Gatsu in berserk, o uno dei villain che richiama Devilman come fattezze. Sicuramente ce ne sono molte altre che mi sono sfuggite
La storia, come dicevo, mi ha preso moltissimo e mi ha coinvolto, rendendomi triste quando ho letto le ultime pagine. Mi sono affezionato a questa storia e ai personaggi. Come dicevo prima, mi sarebbe piaciuto qualche approfondimento in più, anche se a febbre allungato la storia.
La scelta del finale non è stata scontata; penso sia stata una scelta particolare che premia l'autore e, dopo aver visto l'ultimissima pagina, mi ha soddisfatto completamente.
Lo consiglio vivamente a chi piace l'azione, ha dimestichezza con gli RPG e cerca una storia molto coinvolgente e accattivante.
Non so bene che voto dare; si solito mi baso sulle sensazioni che mi lascia alla conclusione: se mi lascia un senso di vuoto, allora è stata una bella storia che merita un posto nella mia libreria.
Non è sicuramente una delle opere migliori che abbia letto, ma mi ha saputo intrattenere (che, ricordiamo, è lo scopo principale di queste storie), catturare, coinvolgere e ha lasciato in me la nostalgia alla sua conclusione.