Recensione
Welcome to the N.H.K.
10.0/10
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Un anime davvero eccellente!
Partiamo dalla storia, che parla di un vero e proprio fenomeno molto diffuso in Giappone, ovvero gli hikikomori, persone che stanno relegate in case senza avere rapporti con l'esterno da almeno un anno, quello che in Italia potrebbe essere il ritiro sociale. Il protagonista pensa che sia tutto un complotto di un'organizzazione chiamata appunto N.H.K., che è una abbreviazione della sigla "Nihon Hikikomori Kyokai". Come caratterizzazione il protagonista è un misto tra un pervertito e un vero e proprio gonzo, che si farà sempre coinvolgere in situazioni più grandi di lui anche consapevolmente.
Misaki è una ragazza di diciasette anni che dalla sua villa ha osservato il protagonista e si presta ad aiutarlo a risolvere la sua situazione con delle sedute, ed è palesemente innamorata del protagonista, solo che lo considera un essere più inutile di lui... insomma, non è proprio il massimo dell'aiuto.
Invece Yamazaki è un otaku molto intelligente e risoluto, che però anche lui ha avuto molte delusioni sentimentali, e, 'senza spoilerare troppo', sprona Sato cercando di creare un videogioco galge insieme, per provare a svoltare.
Detto questo, l'opera riesce perfettamente ad arrivarti al cuore, affrontando temi come la malattia, la frustrazione, la delusione, la stupidità, i complessi e le manie, la fuga dalla realtà, la malinconia e i vuoti esistenziali, conditi con l'esasperata ricerca della felicità attraverso l'amore. Tutti questi elementi trovano il loro epilogo in un finale agrodolce.
Io questa serie l'ho amata da subito alla follia, e credo sia un must per chiunque ami questo genere di tragicommedie, quindi direi che non le manca nulla in ogni sua sfaccettatura.
Un 10 meritatissimo, anche per opening e ending, le OST, e un'animazione in 2DCGI veramente eccellente.
Un anime davvero eccellente!
Partiamo dalla storia, che parla di un vero e proprio fenomeno molto diffuso in Giappone, ovvero gli hikikomori, persone che stanno relegate in case senza avere rapporti con l'esterno da almeno un anno, quello che in Italia potrebbe essere il ritiro sociale. Il protagonista pensa che sia tutto un complotto di un'organizzazione chiamata appunto N.H.K., che è una abbreviazione della sigla "Nihon Hikikomori Kyokai". Come caratterizzazione il protagonista è un misto tra un pervertito e un vero e proprio gonzo, che si farà sempre coinvolgere in situazioni più grandi di lui anche consapevolmente.
Misaki è una ragazza di diciasette anni che dalla sua villa ha osservato il protagonista e si presta ad aiutarlo a risolvere la sua situazione con delle sedute, ed è palesemente innamorata del protagonista, solo che lo considera un essere più inutile di lui... insomma, non è proprio il massimo dell'aiuto.
Invece Yamazaki è un otaku molto intelligente e risoluto, che però anche lui ha avuto molte delusioni sentimentali, e, 'senza spoilerare troppo', sprona Sato cercando di creare un videogioco galge insieme, per provare a svoltare.
Detto questo, l'opera riesce perfettamente ad arrivarti al cuore, affrontando temi come la malattia, la frustrazione, la delusione, la stupidità, i complessi e le manie, la fuga dalla realtà, la malinconia e i vuoti esistenziali, conditi con l'esasperata ricerca della felicità attraverso l'amore. Tutti questi elementi trovano il loro epilogo in un finale agrodolce.
Io questa serie l'ho amata da subito alla follia, e credo sia un must per chiunque ami questo genere di tragicommedie, quindi direi che non le manca nulla in ogni sua sfaccettatura.
Un 10 meritatissimo, anche per opening e ending, le OST, e un'animazione in 2DCGI veramente eccellente.
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