Recensione
Kyō wa Kanojo ga Inai Kara
7.0/10
La storia segue Yuni Asahina, una ragazza che si sente sola nonostante abbia una fidanzata, Nanase Natsume. Frustrata, sfoga le sue emozioni su un account anonimo sui social media. Tutto cambia quando la misteriosa e affascinante Fuuko Taki la avvicina, rivelandole di conoscere il suo account segreto. Ciò che inizia come un semplice dialogo si trasforma presto in una dinamica perversa, con Taki che sfrutta il suo potere su Yuni per ottenere sempre più tempo da sola con lei. Da qui si sviluppa una storia che gioca con il confine tra attrazione e coercizione, lasciando il lettore in una costante tensione, ma anche con la sensazione che alcuni sviluppi siano forzati o privi di coerenza interna. Punto forte è sicuramente la costruzione dei personaggi. Yuni e Fuuko, così come le loro controparti Nanase e Yuki (migliore amica di Nanase), non sono semplicemente buone o cattive, ma sfaccettate e incredibilmente umane. Il loro comportamento è irrazionale, egoista e talvolta detestabile, ma proprio per questo risultano così affascinanti. La loro caratterizzazione si sviluppa gradualmente, rivelando come il passato abbia modellato le loro scelte e il modo in cui vivono le relazioni.
Dal punto di vista artistico, l'autrice dimostra grande capacità. I dettagli nei volti e nei capelli dei personaggi sono incredibilmente curati, e le espressioni trasmettono con forza la tensione emotiva della storia. In conclusione "Kyō wa Kanojo ga Inai Kara" è un manga che si insinua nella mente del lettore, scuotendolo con una storia intensa e piena di manipolazione, egoismo e desiderio. Non è un semplice yuri romantico: qui non troverete amori idealizzati o relazioni pure, ma piuttosto un intreccio complesso di sentimenti tossici e scelte autodistruttive. Il manga tenta di rappresentare il lato più crudele dell'amore adolescenziale: il desiderio di possedere, il timore dell'abbandono e l'incapacità di affrontare i sentimenti in modo maturo. Tuttavia, il modo in cui questi temi vengono trattati a volte risulta superficiale, con situazioni che sembrano esistere più per lo shock value che per una reale esplorazione emotiva. Non c'è un vero e proprio "cattivo" in questa storia, ma piuttosto un intreccio di relazioni tossiche che si alimentano a vicenda, dando vita a un dramma avvincente ma che alle voltesi avvita su se stesso. Se siete affascinati da racconti che esplorano la psiche umana, le relazioni tossiche e le conseguenze delle scelte sbagliate, lo troverete senz'altro interessante, ma con riserva. Il manga ha spunti intriganti, ma soffre di scelte narrative discutibili e una gestione dei personaggi che può risultare esasperante.Comunque nel complesse è uno di quei manga che ti tiene incollato alla lettura.
Dal punto di vista artistico, l'autrice dimostra grande capacità. I dettagli nei volti e nei capelli dei personaggi sono incredibilmente curati, e le espressioni trasmettono con forza la tensione emotiva della storia. In conclusione "Kyō wa Kanojo ga Inai Kara" è un manga che si insinua nella mente del lettore, scuotendolo con una storia intensa e piena di manipolazione, egoismo e desiderio. Non è un semplice yuri romantico: qui non troverete amori idealizzati o relazioni pure, ma piuttosto un intreccio complesso di sentimenti tossici e scelte autodistruttive. Il manga tenta di rappresentare il lato più crudele dell'amore adolescenziale: il desiderio di possedere, il timore dell'abbandono e l'incapacità di affrontare i sentimenti in modo maturo. Tuttavia, il modo in cui questi temi vengono trattati a volte risulta superficiale, con situazioni che sembrano esistere più per lo shock value che per una reale esplorazione emotiva. Non c'è un vero e proprio "cattivo" in questa storia, ma piuttosto un intreccio di relazioni tossiche che si alimentano a vicenda, dando vita a un dramma avvincente ma che alle voltesi avvita su se stesso. Se siete affascinati da racconti che esplorano la psiche umana, le relazioni tossiche e le conseguenze delle scelte sbagliate, lo troverete senz'altro interessante, ma con riserva. Il manga ha spunti intriganti, ma soffre di scelte narrative discutibili e una gestione dei personaggi che può risultare esasperante.Comunque nel complesse è uno di quei manga che ti tiene incollato alla lettura.