Recensione
La rosa di Bagdad
5.0/10
Secondo film europeo di animazione uscito nel 1949 (lo stesso anno de “I fratelli Dinamite” di Nino Pagot), il film è prodotto e diretto da Anton Gino Domenighini, il quale vedendo il film “Biancaneve e i sette nani” di Walt Disney decise che in Italia esistevano abbastanza professionalità per produrre qualcosa di simile e chiese i fondi al Ministero della Cultura popolare.
Parte del girato fu distrutto però nella seconda guerra mondiale e il film ci mise anni per venire concluso.
Come si vede la qualità delle scene è eccelsa, i movimenti fluidi, e rispetto ai giapponesi siamo molto avanti. Purtroppo non farà scuola benché in Italia ci siamo decine di disegnatori che lavorano per il mercato interno e anche internazionale (non dimentichiamo i fumetti di Topolino e compagni disegnati da italiani che firmavano con pseudonimi inglesi e venivano pubblicati in tutto il mondo).
Quindi si possono dire solo cose buone?
Le musiche sono stantie, la storia è debole e poteva essere gestita in modo diverso, eliminando delle parti in mezzo e magari allungando leggermente il finale.
Il ritmo non sempre è incalzante e ciò permette allo spettatore di distrarsi.
Il voto è cinque.
PS: di buono questo film si può trovare gratis come altri film storici italiani dal vivo su Youtube. Molti non lo sanno ma è la prima opera cinematografica italiana uscita in tecnicolor e vinse un premio al decimo festival per il film per ragazzi di Venezia nel 1949 però all’epoca l’animazione era considerata un arte di serie B e mi sembra fosse assegnato un ex equo con un film cortometraggio credo scandinavo educativo...
Parte del girato fu distrutto però nella seconda guerra mondiale e il film ci mise anni per venire concluso.
Come si vede la qualità delle scene è eccelsa, i movimenti fluidi, e rispetto ai giapponesi siamo molto avanti. Purtroppo non farà scuola benché in Italia ci siamo decine di disegnatori che lavorano per il mercato interno e anche internazionale (non dimentichiamo i fumetti di Topolino e compagni disegnati da italiani che firmavano con pseudonimi inglesi e venivano pubblicati in tutto il mondo).
Quindi si possono dire solo cose buone?
Le musiche sono stantie, la storia è debole e poteva essere gestita in modo diverso, eliminando delle parti in mezzo e magari allungando leggermente il finale.
Il ritmo non sempre è incalzante e ciò permette allo spettatore di distrarsi.
Il voto è cinque.
PS: di buono questo film si può trovare gratis come altri film storici italiani dal vivo su Youtube. Molti non lo sanno ma è la prima opera cinematografica italiana uscita in tecnicolor e vinse un premio al decimo festival per il film per ragazzi di Venezia nel 1949 però all’epoca l’animazione era considerata un arte di serie B e mi sembra fosse assegnato un ex equo con un film cortometraggio credo scandinavo educativo...