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Anime bello e divertente. Non gli ho dato 9 solo per un paio di perplessità di secondo piano. Tales of the Abyss è la trasposizione animata dell'omonimo gioco (che ammetto di non aver giocato) e che a quanto pare ne ripercorre fedelmente le tappe. E' la storia del giovane Luke Fon Fabre, un nobile piuttosto viziato che ha passato tutta l'infanzia chiuso in casa, dopo essere stato misteriosamente rapito e altrettanto misteriosamente restituito alla famiglia. Non dico altro perché la storia è carina e merita di essere vista senza spoiler.
I punti di forza di TotA sono senz'altro il character design, molto gradevole e ben riuscito, i colori vivaci e ariosi e la buona introspezione dei simpatici personaggi (molto numerosi). Ho apprezzato in particolar modo l'evoluzione caratteriale di Luke, che, devo dire la verità, all'inizio non fa che diventare più antipatico man mano che la storia si dipana. Poi subentra un punto di svolta, dopo la quale la personalità del protagonista comincia a definirsi più chiaramente. Da quel momento Luke smette di essere un bambino e diventa finalmente un uomo.
In generale posso dire che di punti di debolezza effettivi non ne ho trovati, se si esclude la totale sparizione del senso della distanza. Mi spiego: a causa di ciò che avviene durante la storia, Luke e soci si vedono costretti a viaggiare in lungo e in largo per l'intero pianeta, a volte persino da un polo all'altro. Uno potrebbe credere che per effettuare viaggi simili ci voglia un sacco di tempo. Invece no. All'inizio non ci si fa caso, ma man mano che si avanza nella storia la cosa si fa piuttosto evidente. E questo non solo in senso planetario, ma anche riguardo gli edifici. Molte volte ho visto Luke e gli altri avvicinarsi a strutture dall'aria titanica (che all'interno nascondevano chilometri di scale e centinaia di stanze) e ritrovarsi miracolosamente nel cuore dell'edificio la scena immediatamente successiva.
Questa cosa mi ha fatto sollevare un sopracciglio per la perplessità più di una volta, ma non posso dire che mi abbia effettivamente dato fastidio. A volte l'ho trovata persino divertente ;).
Le animazioni sono piuttosto curate, anche se non al punto di gridare al miracolo, ma nel complesso la serie è un piccolo gioiellino in grado di far trascorrere ore spensierate, di commuovere e di far riflettere sul senso della vita e dell'esistenza di ciascuno (soprattutto su ciò che definisce chi siamo e sull'esistenza o meno del libero arbitrio).
Una menzione speciale va alla opening (Karma, dei Bump of Chicken) che non riesco a togliermi dalla testa e che risentirei all'infinito, e alla sigla di coda, ugualmente bella e coinvolgente. Ho amato la storia, i personaggi e la musica, perciò mi sento di consigliare a tutti una visione di questo arioso anime fantasy! Non ne rimarrete delusi!