Recensione
Recensione di Electric_Dragon
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Bello, bello, bello! Questa prima serie di Druaga no To, prodotta dallo studio Gonzo, mi ha fatto divertire un sacco, e in talune occasioni mi ha letteralmente fatto spanciare dalle risate. La storia è tratta da un vecchio videogioco, e questo fatto viene fatto presente anche nell'anime in più di un'occasione, con effetti esilaranti. La trama è quella tipica dei vecchi videogiochi: un eroe e il suo gruppo di fedelissimi compagni devono scalare una titanica torre per arrivare in cima e affrontare il temibile Druaga, una divinità maligna che sembra sia all'origine di tutti i mostri che popolano la torre. Ai piani più bassi della suddetta torre ci sono addirittura intere città abitate da esseri umani, che campano quasi esclusivamente grazie all'afflusso di avventurieri da tutto il regno (i quali vengono chiamati "scalatori"), da alcuni ritenuti alla stregua di semplici razziatori di rovine. Il protagonista, Jil, è un giovane Guardiano (un combattente specializzato nella difesa e nell'uso dello scudo) con grandi ideali di eroismo, che contrariamente agli altri, non vuole affatto affrontare Druaga per denaro. A lui si unisce un'eterogenea congrega di reietti e simpatici personaggi, ciascuno con la propria specialità. Insieme a loro Jil inizia la scalata verso la cima, in una specie di gara con gli altri gruppi do Scalatori in una specie di corsa all'oro, affrontando centinaia di mostri e trappole d'ogni genere.
Oltre al character design che adoro, mi sono piaciute le animazioni e i colori, ma soprattutto i personaggi. L'intero anime è giocato sugli stereotipi del genere, la sua genialità sta nel modo in cui questi stereotipi vengono mescolati e rivoltati. E quel tocco di demenzialità che spesso sdrammatizza anche le situazioni più tese è, secondo me, la ciliegina sulla torta.
Non preoccupatevi se vi sembra incompleto. La seconda serie riprende esattamente da dove finisce la prima (anche se con un piccolo salto temporale), perciò niente paura!
Belli i temi d'apertura e di chiusura, anche se è il video della opening a essere una vera chicca, una trasposizione dei personaggi nel Giappone moderno! ^^
Che altro dire, questa è una serie giocata sui personaggi (e personalmente non ho potuto fare a meno di amarli tutti), sull'avventura pura e sulla simpatia, anche se il pubblico più attento qualche spunto di riflessione lo trova sempre! ;) Perciò vi invito alla visione, non ve ne pentirete! Gli do 10 e mentre lo faccio sto ancora ridendo! ^^
Oltre al character design che adoro, mi sono piaciute le animazioni e i colori, ma soprattutto i personaggi. L'intero anime è giocato sugli stereotipi del genere, la sua genialità sta nel modo in cui questi stereotipi vengono mescolati e rivoltati. E quel tocco di demenzialità che spesso sdrammatizza anche le situazioni più tese è, secondo me, la ciliegina sulla torta.
Non preoccupatevi se vi sembra incompleto. La seconda serie riprende esattamente da dove finisce la prima (anche se con un piccolo salto temporale), perciò niente paura!
Belli i temi d'apertura e di chiusura, anche se è il video della opening a essere una vera chicca, una trasposizione dei personaggi nel Giappone moderno! ^^
Che altro dire, questa è una serie giocata sui personaggi (e personalmente non ho potuto fare a meno di amarli tutti), sull'avventura pura e sulla simpatia, anche se il pubblico più attento qualche spunto di riflessione lo trova sempre! ;) Perciò vi invito alla visione, non ve ne pentirete! Gli do 10 e mentre lo faccio sto ancora ridendo! ^^