Recensione
<b>Contiene alcuni piccoli spoiler.</b>
Questa serie di 13 OAV è una delle più belle produzioni dedicate al bianco mobile suit federale, ed anche una delle più importanti dal punto di vista della continuity poiché, situandosi esattamente a mezza strada fra la prima e la seconda serie TV di Gundam, si occupa di colmare i vuoti lasciati appunto da Z Gundam, svelandoci il fato della flotta federale che vinse la One Year War e la nascita dei Titans (negli ultimi episodi appaiono infatti i perfidi Jamitov e Bask Om, leader della milizia fascista dei Titans in Z Gundam, e ci viene mostrata la conversione dei mech e delle divise federali nella caratteristica tinta nera di Z). La realizzazione tecnica è davvero sopraffina, con un mecha design superbo ed ottime animazioni; particolare menzione per lo scontro fra Mobile Suit nel secondo episodio, ambientato in una zona nebbiosa dove la foschia viene vaporizzata dalle Beam Saber e dai Jet Pack usati dagli enormi mech antropomorfi. La cornucopia di Gundam presenti (ben tre: il classicheggiante e slanciato GP 01, il massiccio, maestoso e cupo GP 02A e lo sperimentale GP 03, non volendo considerare anche il bellissimo e 'zionico' Gerbera Tetra che è a tutti gli effetti un GP 04 benché il suo design ricordi più i tozzi mobile suit di Zion che non gli squadrati mech federali) farà la gioia di tutti gli appassionati. Accattivante anche la storia, che si dipana lentamente e sapientemente, ricca di colpi di scena e di capovolgimenti di fronte, e dove il gruppo di eroi protagonisti fallisce sostanzialmente nel raggiungere i propri obiettivi a causa delle manovre dei politicanti che dietro le quinte indirizzano gli eventi bellici secondo i propri fini. Fascinose anche le figure nemiche, dall' idealista ed ossessionato Anabel Gatoh al ferreo Derasu all'infida Sheema. L' unico punto debole della trama a mio avviso è il triangolo amoroso che si instaura fra il protagonista Koh Uraki, l'antagonista Anabel Gatoh e la progettista Nina Purpleton, piuttosto stereotipato e non ben sviluppato. In conclusione, qualunque appassionato di Gundam non dovrebbe lasciarsi sfuggire questa splendida serie di OAV, ancora superba nonostante i tanti anni trascorsi dalla sua realizzazione.
Questa serie di 13 OAV è una delle più belle produzioni dedicate al bianco mobile suit federale, ed anche una delle più importanti dal punto di vista della continuity poiché, situandosi esattamente a mezza strada fra la prima e la seconda serie TV di Gundam, si occupa di colmare i vuoti lasciati appunto da Z Gundam, svelandoci il fato della flotta federale che vinse la One Year War e la nascita dei Titans (negli ultimi episodi appaiono infatti i perfidi Jamitov e Bask Om, leader della milizia fascista dei Titans in Z Gundam, e ci viene mostrata la conversione dei mech e delle divise federali nella caratteristica tinta nera di Z). La realizzazione tecnica è davvero sopraffina, con un mecha design superbo ed ottime animazioni; particolare menzione per lo scontro fra Mobile Suit nel secondo episodio, ambientato in una zona nebbiosa dove la foschia viene vaporizzata dalle Beam Saber e dai Jet Pack usati dagli enormi mech antropomorfi. La cornucopia di Gundam presenti (ben tre: il classicheggiante e slanciato GP 01, il massiccio, maestoso e cupo GP 02A e lo sperimentale GP 03, non volendo considerare anche il bellissimo e 'zionico' Gerbera Tetra che è a tutti gli effetti un GP 04 benché il suo design ricordi più i tozzi mobile suit di Zion che non gli squadrati mech federali) farà la gioia di tutti gli appassionati. Accattivante anche la storia, che si dipana lentamente e sapientemente, ricca di colpi di scena e di capovolgimenti di fronte, e dove il gruppo di eroi protagonisti fallisce sostanzialmente nel raggiungere i propri obiettivi a causa delle manovre dei politicanti che dietro le quinte indirizzano gli eventi bellici secondo i propri fini. Fascinose anche le figure nemiche, dall' idealista ed ossessionato Anabel Gatoh al ferreo Derasu all'infida Sheema. L' unico punto debole della trama a mio avviso è il triangolo amoroso che si instaura fra il protagonista Koh Uraki, l'antagonista Anabel Gatoh e la progettista Nina Purpleton, piuttosto stereotipato e non ben sviluppato. In conclusione, qualunque appassionato di Gundam non dovrebbe lasciarsi sfuggire questa splendida serie di OAV, ancora superba nonostante i tanti anni trascorsi dalla sua realizzazione.