Recensione
Brain Powered
8.0/10
Serie TV in 26 puntate che grazie a Dynit abbiamo potuto goderci anche in italiano, Brain Powerd (misteriosamente senza una 'e' nel nome) è l' ennesimo anime robotico partorito dalla mente di Yoshiyuki "Gundam" Tomino. Come spesso accade nei suoi anime, la guerra è solo un pretesto per mostrare le mille sfaccettature dell'animo umano. Da questo punto di vista, debbo dire che qui è stato fatto davvero un bel lavoro: i personaggi che animano le scene di BP sono certamente complessi, complicati e richiedono uno sforzo superiore a quello che viene ordinariamente fatto per entrare in empatia con loro; non sono idealtipi insomma, ma individui molto problematici e realistici, tanto da risultare in certi punti poco comprensibili, mentono a sé stessi ed allo spettatore, rendendo difficile sbrogliare la matassa della trama (a sua volta, zeppa di misteri da chiarire), ma questo l' ho trovato un pregio anziché un difetto (come invece era ai miei occhi in EVA, ad esempio). Va detto che inoltre quasi tutti i personaggi, e non solo i protagonisti ed antagonisti di primo piano, hanno una loro caratterizzazione e rilevanza, ed alla fine il mosaico risulta ben amalgamato, benché certamente molto complesso. A parte questo, è ben sviluppato tramite la rappresentazione delle interazioni fra i personaggi anche quel che io ritengo il tema centrale, ovverosia la solitudine e la necessità dell'essere umano di avere qualcuno accanto e di relazionarsi con lui. Questo aspetto è enfatizzato anche dalla particolarità dei mecha che compaiono nella serie e che le danno il titolo, i Brain Powerd, che sono in pratica senzienti e con le caratteristiche ed i sentimenti che potrebbe avere un cucciolo: hanno bisogno di essere guidati, si affezionano al loro pilota, vogliono le coccole, provano risentimento se qualcuno li tratta male e così via. Continuando con le note positive, la colonna sonora è molto bella e le due sigle di apertura e chiusura sono splendide. Particolare il mecha design (a me non è piaciuto molto, ma qui si va a gusti), gradevole il chara design, mentre pollice verso per le animazioni ed in generale per la rappresentazione grafica, un po' troppo al risparmio. E' curioso inoltre come la guerra cruenta fra due fazioni provochi in realtà un ridottissimo numero di vittime da una parte e dall'altra (sono lontani i tempi di Dunbine e Z Gundam). La cosa certamente appare poco realistica, ma ciò che importa è la narrazione del tema principale, non toccato da questa particolarità: i drammi avvengono più nella coscienza degli individui che sul campo di battaglia. Inoltre fa piacere affezionarsi a dei personaggi e non vederli morire. Avrei gradito però una maggiore chiarezza in alcuni punti, data la complessità della storia; forse qualche puntata in più avrebbe giovato. In conclusione BP è un anime certamente particolare, che richiede notevole attenzione nel seguirlo; non lo definirei certo un capolavoro, ma il mio giudizio globale è comunque più che positivo, e sono contento di avergli dato una chance acquistando tutta la serie.