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Anime composto da brevissimi episodi (circa 3 minuti ciascuno, di cui 30 secondi di sigla) e destinato ad un pubblico di bambini piccoli, ha per protagonista Chi, gattina di pochi mesi che, dopo aver perso di vista madre e fratelli, viene trovata e adottata da una famiglia giapponese. Ogni puntata ci racconta la sua vita quotidiana, mostrandocela, a seconda dei casi, alle prese con i più svariati problemi “da gatto” (dal capire come aprire le finestre alla paura del temporale) piuttosto che intenta a relazionarsi con gli umani di casa o con altri animali.
Vista la “trama” e il target a cui si riferisce, non credo sia nemmeno il caso di specificare che si tratta di una serie estremamente leggera e disimpegnata, basata su gag e situazioni molto semplici, tuttavia è talmente simpatica e ben fatta da poter essere facilmente apprezzata da qualunque tipo di pubblico.
Anzi, di più! Credo che in realtà questo anime sia una specie di cyber-droga: vi basterà guardare una manciata di episodi perché si risvegli in voi un lato voglioso di cose tenere e pucciose che nemmeno pensavate di avere, che vi costringerà a fiondarvi davanti al monitor in cerca di una nuova puntata non appena avrete un po’ di tempo libero a disposizione. Personalmente, non ho potuto fare a meno di spararmi tutti i 104 episodi (più buona parte della nuova stagione) in poche settimane.
Un altro motivo che potrebbe spingervi alla visione è il fatto che, come me, amiate molto i gatti. Chi ha realizzato la serie conosce davvero bene questi animali, e se ne possedete uno dovreste dare un’occhiata a Chi’s Sweet Home solo per potervi gustare una carrellata di tipici comportamenti felini, dai più strambi a quelli più sfacciatamente paraculi!
Non posso assolutamente dare più di 8 per rispetto ai veri capolavori dell’animazione, ma senza dubbio, nel suo piccolo, questa serie riesce a raggiungere tutti gli scopi per cui è stata creata, e forse anche qualcosa di più.
La consiglio non solo ai gattofili e agli amanti delle cose kawaii, ma anche a chiunque voglia distrarsi piacevolmente dopo la visione di titoli più impegnativi. Ah già, consigliata anche ai bambini!