Il CEO della Disney: serve più qualità per il futuro dei film Marvel #agoraclick 224
I piani sui Marvel Studios subiranno dei cambiamenti dopo gli insuccessi al botteghino
di ingiro
In una recente intervista, il CEO della Disney, Bob Iger, ha dichiarato che la sua priorità numero uno per il gigante dell'intrattenimento è quella di trasformare il motore creativo dei Marvel Studios, la casa di produzione un tempo nota per sfornare blockbuster da miliardi di dollari che ha recentemente riscontrato diversi fallimenti al botteghino.
Nell’intervista Iger ha rilasciato alcune affermazioni interessanti:
"La qualità ha bisogno di attenzione per risultare tale, il tutto non avviene per caso”. "E la quantità, nel nostro caso, ha diluito la qualità e la Marvel ne ha sofferto molto".
Ha poi aggiunto: "Direi che in questo momento la mia priorità numero uno è aiutare lo studio a cambiare creativamente".
Iger, in una precedente intervista con Andrew Ross Sorkin al summit annuale DealBook del New York Times, ha riconosciuto che la Disney ha "diluito" il calibro dei film prodotti dalla Marvel. La società, ha aggiunto, aveva "realizzato troppi" sequel cinematografici che non erano stati ben accolti dal pubblico o dalla critica. "Ci deve essere una buona ragione per farli", ha detto Iger.
"Spesso, la storia del sequel non è interessante come quella originale e questo può essere un problema", ha detto Iger. "Ci deve essere una ragione artistica per farlo, e ne abbiamo fatti troppi".
Tuttavia, al momento la Disney sta lavorando a diversi sequel, inclusi alcuni dei film più importanti dell'azienda, ha osservato Iger. Ma la Disney darà il via libera solo ai sequel che ritengono "degni di essere raccontati", ha detto.
Oltre all'aumento della produzione, Iger ha attribuito la diminuzione della qualità dei film in franchising alla mancanza di supervisione esecutiva iniziata durante l'apice della pandemia di Covid-19, incluso "The Marvels", che ha debuttato questo mese con l'apertura al botteghino più bassa nella storia del Marvel Cinematic Universe, con soli 47 milioni di dollari di vendite nazionali.
Tuttavia, i fattori più importanti citati da Iger sono i cambiamenti che scuotono l'industria dell'intrattenimento e le aspettative del pubblico sui film, i quali credono che passeranno rapidamente dall'uscita nelle sale alle piattaforme di streaming. "Penso che abbiamo condizionato il pubblico ad aspettarsi che questi film saranno sulle piattaforme di streaming in tempi relativamente brevi e che l'esperienza di accedervi e guardarli a casa sia migliore di quanto non sia mai stata", ha infine detto Iger.
Nell’intervista Iger ha rilasciato alcune affermazioni interessanti:
"La qualità ha bisogno di attenzione per risultare tale, il tutto non avviene per caso”. "E la quantità, nel nostro caso, ha diluito la qualità e la Marvel ne ha sofferto molto".
Ha poi aggiunto: "Direi che in questo momento la mia priorità numero uno è aiutare lo studio a cambiare creativamente".
Iger, in una precedente intervista con Andrew Ross Sorkin al summit annuale DealBook del New York Times, ha riconosciuto che la Disney ha "diluito" il calibro dei film prodotti dalla Marvel. La società, ha aggiunto, aveva "realizzato troppi" sequel cinematografici che non erano stati ben accolti dal pubblico o dalla critica. "Ci deve essere una buona ragione per farli", ha detto Iger.
"Spesso, la storia del sequel non è interessante come quella originale e questo può essere un problema", ha detto Iger. "Ci deve essere una ragione artistica per farlo, e ne abbiamo fatti troppi".
Tuttavia, al momento la Disney sta lavorando a diversi sequel, inclusi alcuni dei film più importanti dell'azienda, ha osservato Iger. Ma la Disney darà il via libera solo ai sequel che ritengono "degni di essere raccontati", ha detto.
Oltre all'aumento della produzione, Iger ha attribuito la diminuzione della qualità dei film in franchising alla mancanza di supervisione esecutiva iniziata durante l'apice della pandemia di Covid-19, incluso "The Marvels", che ha debuttato questo mese con l'apertura al botteghino più bassa nella storia del Marvel Cinematic Universe, con soli 47 milioni di dollari di vendite nazionali.
Tuttavia, i fattori più importanti citati da Iger sono i cambiamenti che scuotono l'industria dell'intrattenimento e le aspettative del pubblico sui film, i quali credono che passeranno rapidamente dall'uscita nelle sale alle piattaforme di streaming. "Penso che abbiamo condizionato il pubblico ad aspettarsi che questi film saranno sulle piattaforme di streaming in tempi relativamente brevi e che l'esperienza di accedervi e guardarli a casa sia migliore di quanto non sia mai stata", ha infine detto Iger.
Ovviamente, ricordate che non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini) ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vedete comunque di non esagerare troppo. Questo è tutto, ora la palla passa a voi, buon divertimento.
Fonte consultata:
CNN