Romics 2024: intervista a Lucio Macchiarella, paroliere di tante sigle tv (Candy Candy, Forza Sugar!)

Premiato al Musicomics, ha scritto il testo della sigla di Candy Candy e altre canzoni anime

di Olimpea

Sabato 5 ottobre 2024, in occasione della consegna al Maestro Lucio Macchiarella del Premio della Critica Andrea Lo Vecchio, abbiamo avuto il piacere di incontrarlo alla III edizione di MusiComics - Premio Romics Musica per Immagini, presso la XXXIII edizione di Romics, e intervistarlo.
 

Lucio Macchiarella - MusiComics - Col Premio (Romics)



Cantautore e paroliere, è noto per alcune delle più celebri e classiche sigle italiane di cartoni animati. Figlio d’arte, ha iniziato a scrivere canzoni all’età di 11 anni. Attivo dagli anni '70, ha collaborato con i Superobots/Rocking Horse e ha scritto brani iconici come Candy Candy, Forza Sugar!, Sampei, Gordian, Toriton, Il Dr. Slump ed Arale, Lulù, Ken il guerriero (per Spectra alias Claudio Maioli), Mimi e le ragazze della pallavolo e Conan dalla serie Conan il ragazzo del futuro (per Georgia Lepore), Coccinella (per I Cavalieri del Re), L’ape Magà (per I nostri figli), Il mago pancione Etcì (per Andrea e Sabrina) e moltissimi altri. Oltre alle sigle, ha lavorato anche per Scialpi, Edoardo Vianello, Ilona Staller, Daniel Sentacruz Ensemble e Nova Schola Cantorum (partecipando al Festival di Sanremo nel 1986 con il brano Azzurra Anima). La sua capacità di creare testi adatti al pubblico dei giovanissimi lo ha portato a diventare un imprescindibile punto di riferimento del settore.
 

1) Cosa pensi del grande amore che hanno i fan per te, i tuoi testi e le tue sigle TV?

Diciamo che fondamentalmente continuo ad essere sempre sorpreso di questo affetto e del fatto che continuano a chiamarmi... per esempio il premio di oggi, quando mi è arrivata notizia mi sono stupito soprattutto perché, dentro di me, ho detto: “Sarei proprio curioso di sapere chi erano i miei potenziali concorrenti a questo premio?”, nel senso che sicuramente non ci sono soltanto io che ho scritto sigle TV per cartoni animati; per esempio, io ne ho fatte un bel po’ ma, nel campo dell’animazione e di tutto ciò di cui si occupa il Romics, ci saranno sicuramente tanti altri artisti che avrebbero potuto ricevere questo premio e quindi sarei curioso di sapere: “Chi erano i miei eventuali concorrenti?”. Ho questa curiosità ma sicuramente non verrà mai soddisfatta, comunque è ovvio che i miei sentimenti sono di stupore, sorpresa e gratitudine, riferita principalmente a tutti i ragazzi degli anni 80 che sono stati la generazione che per prima ha decretato il successo di queste sigle e poi anche le generazioni che sono venute dopo.


2) Citando un tuo testo “Candy è poesia”, io ho sempre trovato molta poesia anche nel lavoro di Lucio Macchiarella. Cosa pensi di questo?

Vedi, io sono più o meno nato così. Devi sapere che mio padre era un artista, un musicista, ha avuto una vita brevissima, è morto a 33 anni perché era malato di cuore da sempre, io non l’ho mai conosciuto, perché sono nato quattro mesi dopo la sua morte, ma dentro casa dei miei nonni dove sono cresciuto insieme a mia madre, mio padre era più che presente. Era presente nelle fotografie, nel suo pianoforte che stava lì, era presente nei racconti che mi faceva mio nonno e, quindi, io sono cresciuto con lo spirito di mio padre intorno, dentro di me, e con la musica, sempre. E io, prima di scrivere canzoni scrivevo poesie. Credo di aver iniziato a scrivere poesie intorno agli 8 o 9 anni finché, un paio di anni dopo, una di queste poesie è diventata una canzone. Per me la poesia, come concetto e come sensibilità, perché serve un po’ di sensibilità per capire e scrivere una poesia, ha sempre fatto parte della mia vita. Io non mi ritengo assolutamente un poeta. Io sono uno che ha scritto dei testi carini, semplici e che hanno avuto fortuna. La poesia penso che è una cosa un po’ più alta delle mie sigle. Poi se qualcuno di voi ci vede poesia mi fa piacere! La poesia fa parte del mio mondo, la musica ha sempre fatto parte di me ma io tutt’ora fatico a ritenermi un poeta, un artista, un musicista, perché per vivere ho sempre dovuto fare un’altra cosa, è questo il punto. E’ lì che ho dovuto sbattere la testa per potermi mantenere.
 

Candy Candy - Copertina del 45 giri




3) C’e una sigla tra le tante che hai scritto a cui sei particolarmente legato e, nel caso, quale e perché?

Forse ci sono due sigle a cui sono legato ma per motivi esattamente contrari uno all’altro. La sigla che amo di più perché è dolce e preferisco le cose romantiche è Tyltyl, Mytyl e l'uccellino azzurro anche se so che è una sigla che non ha avuto un grande successo ma a me piace tantissimo. La sigla che ho nel cuore e che mi ha fatto soffrire inutilmente è quella de L'isola del tesoro perché feci di tutto per riuscire ad aggiudicarmi il concorso su quella sigla, ma veramente di tutto, iniziando per esempio a comprarmi il libro. Nonostante fossi cresciuto guardando il vecchio sceneggiato RAI in bianco e nero de L'isola del tesoro, decisi di comprare il libro per avere più elementi possibili per scrivere bene questo testo. E il risultato lo conosci. Purtroppo quel concorso io e Dougie (nota di AnimeClick.it: Douglas Meakin) lo abbiamo perso e presero il pezzo di Fabio Massimo Cantini e Lino Toffolo che è tutto un altro mondo. Sono due pezzi che non possono entrare in competizione. Infatti io credo che la stessa RCA fino all’ultimo non sapeva cosa fare altrimenti, cosa mai successa per quello che conosco io, non avrebbe fatto andare entrambi i gruppi in sala di registrazione a fare il disco e non il solo provino! Questo significa che fino all’ultimo loro non erano sicuri se sarebbe stata meglio una o l’altra sigla. Per cui fino all’ultimo ho sofferto e ho sperato e poi è andata come è andata.

(Nota di AnimeClick.it: alla fine la musica de L'isola del tesoro, scartata come sigla per l’anime del 1978, divenne la sigla italiana di Il Dr. Slump ed Arale con un nuovo testo sempre di Lucio Macchiarella; inoltre la mancata sigla L'isola del tesoro dei Rocking Horse, incisa all’epoca, fu comunque pubblicata e commercializzata per la prima volta in CD nella compilation Tivulandia 5 del 2003 per BMG Ricordi e, a seguire, in altre compilation e in vinile 45 giri da collezione)

Qui una cover de L'isola del tesoro rieseguita da Douglas Meakin e La Mente di Tetsuya per il CD “Supertele” (2006) sempre col testo di Macchiarella:
 



4) Su L'isola del tesoro ti eri documentato tantissimo, ma in altri casi? Ti andrebbe di raccontare un po’ come di norma lavoravi sui testi delle tue sigle TV?

In tutti gli altri casi, Olimpio Petrossi (nota di AnimeClick.it: produttore esecutivo della RCA Italiana) mi chiamava, mi portava nella grande sala riunioni della RCA dove c’era un televisore con un videoregistratore che era grande quanto un mobile, una cosa immensa, metteva la cassetta del cartone animato, mi faceva vedere al massimo un quarto d’ora di quel cartone animato, io in quei pochi minuti prendevo appunti alla velocità della luce e quella era la mia base per poter scrivere il testo. Insieme a questi appunti che prendevo, Olimpio mi dava una sinopsi del cartone animato, che erano in genere una decina di righe dove appunto era riassunto il cartone animato o il personaggio principale della serie. Sulla base di questi elementi io scrivevo il testo.

Qui il sito internet Rocking Horse - I sogni & i giorni, dedicato a Olimpio Petrossi, contenente racconti di Lucio Macchiarella, sigle (anche la sigla originale registrata in studio de L’isola del tesoro scartata), provini, foto, filmati, documenti e tanto altro:

https://www.rockinghorse.it


 

Grazie mille del tempo che ci hai dedicato e da me e tutta la redazione di AnimeClick.it tanti auguri per questo meritatissimo premio di oggi e speriamo sia l’apripista di una lunga serie.

Intervista di: Francesco Chiatante.



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