Kadokawa ha pagato quasi 3 milioni di dollari agli hacker dopo l'attacco informatico
Il report pubblicato afferma che il gruppo di hacker ha fatto trapelare le informazioni rubate
di ingiro
Kyodo ha pubblicato uno screenshot modificato e parziale di quello che sarebbe lo scambio di mail, nel quale è incluso un testo scritto da un certo "Vlad Kolesov", che afferma di essere "l'amministratore principale di BlackSuit": "il negoziatore di BlackSuit non aveva il diritto di accettare questo pagamento poiché violava le condizioni dello sconto. Lui è... [il testo è tagliato] licenziato immediatamente e ora tutte le decisioni vengono prese esclusivamente da me". L'e-mail continua con, sebbene alcune parole siano oscurate, "dovete pagare 8.250.000 di dollari".
La risposta a quella mail, attribuita a una persona identificata come "Shigetaka Kurita" (un nome che corrisponde al COO di Dwango), recita: "Siamo molto dispiaciuti di sapere che tutte le trattative che abbiamo condotto siano state vane". La comunicazione prosegue spiegando: "A causa delle normative a cui siamo soggetti in quanto società pubblica/quotata, non possiamo ... [il testo è tagliato] pagare più di 3 milioni di dollari, come vi era stato spiegato in precedenza. È quasi impossibile ottenere il consenso... [il testo è tagliato] consiglio di amministrazione (la maggioranza è indipendente) per approvare un pagamento maggiore. Inoltre, ora è molto difficile per noi fidarci di voi, considerando... [il testo è tagliato] il processo di negoziazione che abbiamo affrontato".
Kyodo ha riportato che il gruppo di ransomware, che pretendeva di essere collegato al russo BlackSuit, alla fine ha fatto trapelare le informazioni rubate. Gli hacker hanno dichiarato di aver sottratto ben 1,5 terabyte di informazioni criptate, con Kadokawa che ha confermato che sono state divulgate le informazioni personali di tutti i dipendenti della sua società controllata Dwango.
Secondo quanto riportato da Kyodo, la notizia che Kadokawa potrebbe aver effettuato un pagamento al gruppo di hacker scatenerà probabilmente polemiche sull'adeguatezza di questa presunta risposta all'attacco.
Kadokawa ha rifiutato di commentare la possibilità di aver versato o meno denaro al gruppo di hacker, citando le indagini della polizia in corso.
In precedenza, il gruppo aveva affermato di non aver ricevuto tale somma e da allora non ha più risposto alle richieste di interviste.
Fonte consultata:
Animenewsnetwork