La serie animata di Arcane è stato un grande flop commerciale secondo Bloomberg
L'analisi di Bloomberg non lascia spazio a molti dubbi
di Marcello Ribuffo
Quando sono apparsi i costi di produzione della serie animata di Arcane (qui la recensione della stagione 2), una delle serie più importanti arrivate negli ultimi anni su Netflix, il sentore che qualcosa non andasse quanto preventivato da Riot Games cominciava a sentirsi.
Come sappiamo infatti, Arcane non è stata rinnovata per una terza stagione anche se arriveranno spin-off e forse un lungometraggio. Tuttavia, i costi saranno messi sotto controllo. L'ultima analisi della famosa agenzia stampa Bloomberg infatti, ha messo in luce un grosso buco finanziario della società di Santa Monica, soprattutto per aver finanziato direttamente il progetto animato.
Questa è una cosa più unica che rara, visto che solitamente produzioni di questo tipo vengono appaltate a case di produzione con una grossa esperienza sulle spalle. Questo però non è successo e se da un lato Riot ha potuto mantenere il totale controllo sulla sua creatura (e forse il successo è derivato anche da questo) dall'altro, i costi non sono rientrati. Non è stato stimato nemmeno un aumento significativo di giocatori all'interno di League of Legends, videogioco da cui è appunto tratta la serie, per cui, dal punto di vista finanziario, le cose non sembrano essere andate benissimo.
Il produttore esecutivo di Arcane, Paul Bellezza, ha parlato di un investimento di circa 250 milioni di dollari da parte di Riot, con Netflix che avrebbe pagato a sua volta la software house tre milioni a episodio, più altri tre investiti da Tencent per il mercato cinese. Non basta essere dei geni in matematica per accorgersi di come questi introiti non siano bastati a coprire le spese, cosa che ha portato Riot a ridimensionarsi, tagliando circa l'11% del personale a inizio 2024.
Per quanto Arcane abbia l'aspetto di un prodotto destinato alla fidelizzazione del pubblico di League of Legends, bisogna fare letteralmente i conti con la realtà. La diversificazione del prodotto è quasi sempre un'ottima scelta aziendale ma probabilmente, a Riot deve essere sfuggito di mano il progetto, senza saperlo valorizzarlo adeguatamente. È mancata infatti una connessione diretta tra la serie e il videogioco, cosa che a livello finanziario, come abbiamo visto, si paga parecchio.
Fonti consultate:
Bloomberg
Forbes
Come sappiamo infatti, Arcane non è stata rinnovata per una terza stagione anche se arriveranno spin-off e forse un lungometraggio. Tuttavia, i costi saranno messi sotto controllo. L'ultima analisi della famosa agenzia stampa Bloomberg infatti, ha messo in luce un grosso buco finanziario della società di Santa Monica, soprattutto per aver finanziato direttamente il progetto animato.
Questa è una cosa più unica che rara, visto che solitamente produzioni di questo tipo vengono appaltate a case di produzione con una grossa esperienza sulle spalle. Questo però non è successo e se da un lato Riot ha potuto mantenere il totale controllo sulla sua creatura (e forse il successo è derivato anche da questo) dall'altro, i costi non sono rientrati. Non è stato stimato nemmeno un aumento significativo di giocatori all'interno di League of Legends, videogioco da cui è appunto tratta la serie, per cui, dal punto di vista finanziario, le cose non sembrano essere andate benissimo.
Il produttore esecutivo di Arcane, Paul Bellezza, ha parlato di un investimento di circa 250 milioni di dollari da parte di Riot, con Netflix che avrebbe pagato a sua volta la software house tre milioni a episodio, più altri tre investiti da Tencent per il mercato cinese. Non basta essere dei geni in matematica per accorgersi di come questi introiti non siano bastati a coprire le spese, cosa che ha portato Riot a ridimensionarsi, tagliando circa l'11% del personale a inizio 2024.
Per quanto Arcane abbia l'aspetto di un prodotto destinato alla fidelizzazione del pubblico di League of Legends, bisogna fare letteralmente i conti con la realtà. La diversificazione del prodotto è quasi sempre un'ottima scelta aziendale ma probabilmente, a Riot deve essere sfuggito di mano il progetto, senza saperlo valorizzarlo adeguatamente. È mancata infatti una connessione diretta tra la serie e il videogioco, cosa che a livello finanziario, come abbiamo visto, si paga parecchio.
Fonti consultate:
Bloomberg
Forbes