Donkey Kong Country Returns HD, La Recensione
Donkey Kong torna anche su Switch in versione restaurata e migliorata
di DannyK
Dopo quella che in termini videoludici si può tradurre in un'era geologica, viene così lanciato Donkey Kong Country Returns su Nintendo Wii, continuando appunto la serie dei Donkey Kong Country; oggi però siamo qui a parlare della versione HD su Switch, una riedizione con grafica migliorata, musica rimasterizzata e vari miglioramenti alla qualità della vita, come nuove modalità di gioco. La trama, certamente non il pezzo forte della casa, vede Donkey e Diddy in un'altra avventura per salvare il loro tesoro di banane dalla tribù Tiki Tak, che ha ipnotizzato gli animali dell'isola con la loro musica. Come potrete facilmente immaginare, non ha senso soffermarsi troppo a raccontare un pretesto narrativo al puro servizio del gameplay, da un platform ci si aspetta altro tipo di intrattenimento, che è proprio ciò che andremo a sviscerare.
Diciamolo subito: Donkey Country Returns HD è un gioco discretamente difficile, che non perdona gli errori e che ha come filosofia di base quella di costringervi a fare e rifare lo stesso livello (ce ne sono 80 in tutto) più volte, per poterne scoprire tutti i segreti contenuti al suo interno. Si perché a differenza dei Super Mario dell'epoca, che si svolgevano in maniera un po' più lineare, i quadri in cui si muove il gorilla sono piuttosto stratificati, in maniera anche brillante. Sbattendo i pugni da qualche parte, distruggendone altre o cascando in un burrone potenzialmente mortale, ci si ritrova invece in altre porzioni nascoste che permettono di accumulare risorse e collezionabili come banane, pezzi di puzzle o le lettere della scritta KONG, il tutto per puro spirito di completismo. Ma non solo: nella modalità originale i punti ferita sono pochi (2 per personaggio) ed il margine di errore è quindi piuttosto risicato. Optando per la modalità moderna invece si sale a 3, dando un po' più di respiro soprattutto in quei livelli in cui è richiesta una precisione maniacale. Ce ne sono comunque alcuni che per la loro struttura ignorano completamente quanti cuori avete, dato che cadere da un barile che vola o da una rotaia lanciata a tutta velocità, significherà comunque rifare il quadro. Insomma è uno di quei platform vecchio stampo che richiedono una memorizzazione molto precisa dei quadri da affrontare, perché affidarsi alla semplice abilità il più delle volte non basterà.
Impersonare Donkey Kong è davvero affascinante perché ne si percepisce nettamente la pesantezza e la forza del gorilla, decisamente meno rapido di Mario (non esiste un tasto per la corsa), ma anche ben più possente: è divertente spaccare tutto a pugni e spegnere i nemici in fiamme soffiando, come andarcene in giro appesi alle liane o aggrappati alle pareti erbose. L'aiuto di Diddy si traduce invece nella possibilità di rotolare ad libitum o di restare per un po' sospesi in aria direzionando salti e cadute. Giocando in co-op locale si può scegliere per stare separati e viaggiare in maniera indipendente, oppure "fondersi" come nel single player, facendo salire la scimmietta in groppa allo scimmione. L'idea alla base è buona ed utile per superare alcune sezioni più complesse. Da sottolineare l'esperienza tattile sorprendentemente buona che si ha nel giocare in portabilità, con una serie di azioni come appunto l'arrampicarsi o il soffiare, estremamente soddisfacenti da compiere ed ottimamente integrate nel feedback del touch.
Alla fine di ogni mondo c'è un combattimento contro un boss, che offre una pausa dal ritmo e una prova di abilità per chi è arrivato fin lì. Si tratta ad ogni modo di boss platform, quindi non aspettatevi grandi sfide. Come spesso accade, sono prevedibili, ripetitivi e possono essere sconfitti saltandoci sopra in qualche modo, offrono semplicemente una variazione sul tema principale. In sintesi, quando si tratta di meccaniche di gioco e qualità non c'è dubbio che Nintendo sa quel che fa, consegnando un'esperienza indubbiamente divertente e che mantiene i giocatori impegnati, andando a differenziarsi nettamente da quello che è il classico idraulico della casa. Detto ciò, il gioco non è privo di difetti. Gran parte di ciò che lo rende piacevole deriva direttamente da ciò che l'originale ha già offerto. Le nuove aggiunte, sebbene apprezzate in teoria, sono un miscuglio: alcune migliorano l'esperienza, come la co-op. mentre altre sembrano superflue o mal implementate. Un esempio emblematico è l'inserimento dei negozi, davvero poco più che inutili e dei quadri aggiuntivi che arrivarono nella versione per 3DS: la differenza rispetto a quelli del gioco base è evidente, il calo di qualità è netto.
Visivamente il gioco è assolutamente valido: la capacità di Nintendo di costruire e mantenere una forte identità di brand è innegabile e lo dimostra in questo gioco. La cura per i dettagli del particolare stile visivo raffinato è evidente, a cui si aggiungono le animazioni 3D più fluide, per quanto consentito dall'hardware della Switch. Pur non innovando, questo look collaudato rimane affascinante e amato come sempre, offrendo esattamente ciò che i fan si aspettano dal marchio di Nintendo. Lo stesso discorso si può portare avanti anche parlando del sonoro, il cui livello è in linea con il resto delle produzioni: pochi studi di sviluppo vantano un'identità musicale iconica, duratura e decisamente memorabile come quella della casa di Kyoto e Donkey Kong Country Returns HD continua questa eredità con un tocco moderno. In questo raro caso, l'approccio "squadra che vince non si cambia" funziona davvero e l'audio rimasterizzato è ben riuscito, con i ritmi caratteristici della giungla di DK che restano un successo.
Pur riconoscendo che siamo in un periodo in cui risulta abbastanza diffusa la tendenza al riproporre in versione rimasterizzata giochi neanche così datati, fa onestamente storcere il naso l'idea di dover acquistare il titolo allo stesso prezzo di un nuovo tripla A; ricordiamo che di fatto si tratta di un gioco di 15 anni fa che sarebbe ancora giocabilissimo ed è per questo che possiamo consigliarlo soprattutto ai nuovi arrivati amanti del genere, oppure a collezionisti e nostalgici. Sarebbe stato più corretto metterlo in vendita ad una cifra più bassa, come accade quasi sempre per operazioni di questo genere.
Conclusioni
Donkey Kong Country Returns HD è divertente e iconico come la prima volta, un platform vecchio stile che certamente non prende per mano il giocatore, ma lo costringe ad impegnarsi attivamente. Stilisticamente, riprende la magia del classico del 1994 aggiungendo una lucentezza moderna e animazioni significativamente migliorate. Come da tradizione Nintendo se lo stile fosse l'unico criterio di giudizio, questo gioco passerebbe a pieni voti: da evidenziare fluidità, grafica 3D e feedback tattile soddisfacente, che ti permette di "sentire" l'azione ed il peso del protagonista tanto quanto puoi vederli su schermo. Gli 80 livelli sono quasi tutti di ottima fattura, calano un po' quelli nativi sul 3DS, che a livello di concept restano un po' sottotono, mentre il comparto sonoro si attesta sui soliti ottimi livelli. L'unica vera nota negativa è data dal prezzo di lancio, eccessivo per una riedizione di un gioco di 15 anni fa, ma se siete nuove leve e questa è la vostra prima volta in compagnia di Donkey Kong, troverete tanto sano divertimento.