Yu-Gi-Oh!: intervista a Alberto Marazzi e Marcello Barberi, campioni italiani e caster delle YCS 2025 di Birmingham
Migliaia di duellanti ma "la passione per Yu-Gi-Oh! è sempre la stessa"
di marco97fe
Alberto, grazie per il tuo tempo! Come ti senti?
Alberto: Bellissimo tornare qua! Vedere 2.500 giocatori riuniti in un unico evento è incredibile. L’energia che si respira è unica, e si vuole sempre fare del proprio meglio.
Quando hai iniziato a giocare?
Alberto: Ho iniziato nel 2008 a Roma, dove vivo, e allora frequentavo le scene locali, ma la mia passione per Yu-Gi-Oh! nasce ancora prima, nel 2002, grazie all’anime. Sono quasi 20 anni che gioco, e sebbene da quando commento ho meno tempo, però lo faccio sempre con passione.
Marcello: Ho iniziato ad appassionarmi da piccolo con l’anime e poi nel 2011 da giocatore, per cui quasi una quindicina di anni fa.
Come cambia l’esperienza tra giocare e commentare?
Alberto: La pressione si vive in modo diverso. Da commentatore ti trovi dall'altra parte e analizzi e commenti le mosse e le strategie di qualcun altro. L’adrenalina è differente, ma comunque intensa, mentre da duellante devi essere sempre concentrato sulle tue mosse e su quelle dell'avversario e sicuramente a fare la differenza può essere un altro tipo di pressione, come le luci, le telecamere, il pubblico che ti segue. La pressione, è sempre diversa ma la passione rimane sempre la stessa.
Marcello: Entrambi richiedono una conoscenza approfondita del gioco, ma quando sei al tavolo, la pressione mentale è altissima. Il lato nervoso fa davvero la differenza.
Cosa fa la differenza in eventi di questo tipo?
Alberto: Il confronto con avversari più forti è fondamentale. Il testing, ossia l’allenamento con i migliori, è cruciale, ma serve anche una forte fiducia in se stessi. La mentalità è tutto.
Marcello: La differenza la fanno due elementi chiave: preparazione e creatività. Serve una solida conoscenza delle meccaniche di gioco, ma anche un pizzico di genialità per sorprendere gli avversari e dare quel qualcosa in più.
C’è qualche giocatore o qualcosa in particolare che ha catturato la tua attenzione nel corso dell’evento?
Alberto: Ai tavoli ho visto Dinh-Kha Bui, giocatore tedesco che ha già vinto una YCS. Porta sempre mazzi particolari e strategie fuori dagli schemi. È un nome da tenere d’occhio.
Marcello: Mi piace molto Julius Schwarzkopf, mentre tra gli italiani dico Vincenzo Orofino.
Quale deck pensi potrà spuntarla domani?
Marcello: Di testa direi Rizeal, ma se vogliamo un’opzione più imprevedibile, attenzione a Mermail.
Ci sono tanti italiani forti mi è parso di sembrare qui?
Alberto: C'è sicuramente Lorenzo Muselli di Milano, campione nazionale nel 2023 e nel 2024.
Qui è un po’ come una serata passata a giocare a calcetto: il talento è importante, ma il legame e l'amicizia con le persone intorno a te può cambiarti completamente l’esperienza. Mi aspettavo che ci fossero tanti italiani qui e mi fa sempre piacere se davvero sia ben rappresentata.
Qualche duellante di alto profilo dall'Italia nel panorama in generale?
Alberto: Sicuramente Lorenzo Muselli, che ha brillato nel 2023 e 2024, Francesco Simoncelli e Diego Ganzerli, vincitore del campionato nazionale 2022. Sono giocatori che si sono imposti non solo a livello italiano, ma anche internazionale.
Deck e carta del cuore?
Alberto: Il mio mazzo preferito è quello SPYRAL, uscito nel 2017, mentre la mia carta del cuore è il “Drago del Giudizio”.
Marcello: Come carta scelgo “Saggi, Clown Oscuro”, mentre il deck che porto nel cuore è Zoodiac, con cui ho vinto la YCS nel 2017.
Come pensi sia cambiata la competitività negli ultimi anni?
Alberto: Il livello è sempre stato alto, ma la scena è cambiata. Ora ci sono sia giocatori di lunga data che nuove leve pronte a mettersi alla prova. Rispetto a qualche anno fa, i numeri dei tornei sono quasi raddoppiati. Il gioco sta crescendo e il futuro è promettente.
Marcello: Senza dubbio, il livello di competitività è cresciuto in modo significativo. Rispetto al passato, oggi vediamo un numero sempre maggiore di partecipanti ai tornei, inclusi quelli organizzati a livello locale. Inoltre, il divario tra i giocatori professionisti e quelli amatoriali si è ridotto sensibilmente, segno anche di un miglioramento dell’accessibilità alla scena competitiva.
Hai qualche progetto in futuro?
Alberto: Mi piacerebbe molto partecipare e commentare il Campionato Mondiale 2025 di Parigi, ma prima ci sono altri step importanti: il Campionato Nazionale e poi il Campionato Europeo.
Marcello: Partecipare e commentare il torneo di Parigi 2025 sarebbe un sogno, ma prima ci sono altri eventi come le Nazionali.
In conclusione, cosa ti sentiresti di dire a chi inizia a giocare a Yu-Gi-Oh! in questo momento?
Alberto: Credete in voi stessi e nell'amicizia. Yu-Gi-Oh! è un gioco profondo, con tantissimi mazzi e strategie, ma il divertimento sta anche nel condividere l’esperienza con gli altri. E soprattutto, gestite bene il vostro tempo: oggi ci sono molte opportunità per giocare online, ma la presenza fisica ai tornei fa davvero la differenza.
Marcello: Divertersi è fondamentale! Il gioco offre tantissime opportunità: dal Time Wizard al TCG fino all'online. Oggi ci sono mille modi per immergersi nel mondo dei duelli, ma la cosa che deve esserci alla base di tutto è una grande passione.