Yaruki 2017: Panna Cotta di Giulia Nekucciola
Nuova settimana insieme a noi dello Yaruki, oggi un po' di dolcezza
di Alex Ziro
Preparatevi per un po’ di amore, che non fa mai male: Panna Cotta di Giulia Nekucciola Zucca, edito da Mangasenpai
Giulia Zucca nasce a Roma il 1987. Fin da piccola è sempre con la matita in mano ma la svolta arriva a sei anni circa, quando scopre Sailor Moon su Bim Bum Bam. Da lì scopre il mondo tutto nuovo degli anime giapponesi e poco dopo i manga. Sua immensa fonte disperazione è l'illustratore Rui Araizumi che disegna per i romanzi della serie di The Slayers, la sua serie preferita in assoluto. Da lì ha frequentato il Liceo Artistico, per poi passare all'Accademia di Belle Arti all'indirizzo di Media-Art, un nuovo corso di illustrazione e grafica dedicato alle tecniche digitali.
Dopo gli studi mentre si dedica a lavori di grafica si diletta su Deviantart e tramite riviste online quali Mangaijin e Doraetos con "fumetti sperimentali". Capendo ormai che ciò che veramente la soddisfa è realizzare fumetti si iscrive a corsi di Digital Painting e Workshop di fumetto.
In poco tempo entra in collaborazione con il canale YouTube Parliamo di Videogiochi, una realtà online specializzata nel “dibattito videoludico”, realizzando sketch e copertine video.
Successivamente entra a far parte della schiera di autori di Mangasenpai realizzando il primo fumetto intitolato Panna Cotta. E’ autrice anche di una storia autoconclusiva su Sexy Tales Special n.1 di Cronaca di Topolina. Arrivata ormai all'ultimo dei tre numeri pattuiti, si dedica alla realizzazione di storie successive tra le quali "the Mystical Clelia's B&B" e la più controversa "Strega del due di picche".
Dopo gli studi mentre si dedica a lavori di grafica si diletta su Deviantart e tramite riviste online quali Mangaijin e Doraetos con "fumetti sperimentali". Capendo ormai che ciò che veramente la soddisfa è realizzare fumetti si iscrive a corsi di Digital Painting e Workshop di fumetto.
In poco tempo entra in collaborazione con il canale YouTube Parliamo di Videogiochi, una realtà online specializzata nel “dibattito videoludico”, realizzando sketch e copertine video.
Successivamente entra a far parte della schiera di autori di Mangasenpai realizzando il primo fumetto intitolato Panna Cotta. E’ autrice anche di una storia autoconclusiva su Sexy Tales Special n.1 di Cronaca di Topolina. Arrivata ormai all'ultimo dei tre numeri pattuiti, si dedica alla realizzazione di storie successive tra le quali "the Mystical Clelia's B&B" e la più controversa "Strega del due di picche".
L’amour. In questa top 15 arriva finalmente un fumetto puramente shoujo, che sappia perfettamente ritrarre una delle tematiche più importanti (e più adorate) del mondo del fumetto in maniera lineare e di facile comprensione ad un pubblico generalista. Dopo un amore puramente violento e lo shoujo atipico adesso ci troviamo di fronte ad un’opera che rispetta tutti quei canoni narrativi tanto amati dal pubblico femminile, e magari non solo. Sinceramente credo fermamente che un’opera simile servisse per rappresentare in modo completo il japstyle italiano, dato che la maggior parte delle ragazze si sarà formata proprio con opere dello stesso filone di Panna Cotta.
Cicely non ha mai conosciuto un amore corrisposto infatti è da sempre respinta dai ragazzi per cui aveva una cotta a causa delle sue maniere poco femminili: Cicely infatti è un fenomeno d’intelligenza, ma negata per le maniere fini e raffinate degne un’autentica principessa. Per questo motivo abbandona le sue fantasie romantiche per dedicarsi completamente all’università e grazie ai suoi sforzi si trova tra le prime del suo corso. È durante una sessione di studio in biblioteca, però, che s’innamora a prima vista di un ragazzo misterioso. Talmente grande è la passione che la coglie che Cicely decide di concedersi un’ultima possibilità per far sì che il proprio amore non venga respinto: Frequentare un corso di pasticceria per migliorare se stessa e sfornare in questo modo il suo sogno d’amore
Panna Cotta è un classico shoujo, che tratta delle disavventure della povera Cicely intenta in ogni modo di far innamorare il suo amato, e chiaramente le cose sono destinate a degenerare fino a sfociare in tante piccole catastrofi. Il primo pregio che possiamo immediatamente identificare è il tratto pulitissimo e deciso di Giulia, che ci mostra un’autrice non alle prime armi e che riesce perfettamente disegnare in japstyle ma senza far venir meno il suo stile personale. Il chara design riflette quello che ci si aspetta da un’opera simile, con qualche gioia particolare per gli occhi femminili. L’opera risulta scorrere velocissima e sa intrattenere con grande facilità, divertendo il lettore catapultandolo alla fine dei capitoli senza nemmeno fargliene rendere conto.
La storia chiaramente ruota intorno alla nostra protagonista, ma come già preannunciato le sue sofferenze d’amore apriranno le strade del genere harem in questo fumetto, portandola prima o poi all’inevitabile scelta di ogni eroina che si rispetti. L’ambientazione sicuramente dà quel qualcosa in più che rende particolare l’opera, “Panna Cotta” del resto non è solo il titolo ma è anche il leitmotiv di tutta l’opera, che ingrana grazie a queste lezioni di pasticceria (tenute da un pasticcere che tutte le ragazze invidieranno) le quali vengono usate per qualcosa in più di un pretesto narrativo. Opere simili vivono soprattutto degli equivoci che nascono tra i personaggi ma avere un elemento che possa distinguerle, anche quando parliamo di un fumetto che tende a seguire tutte le “regole del gioco” alla lettera, aiuta tantissimo e Panna Cotta grazie a questa “dolcezza” (letterale) crea qualcosa che riesce ad essere nuovo e divertente.
Intervista all’autrice:
Ciao Giulia, grandissimo piacere averti tra di noi! Adesso partiamo con l'intervista: pronta?
Daje!
Cosa ne pensi del fumetto japstyle?
È una tecnica che oramai si è quasi imposta nell'universo del fumetto italiano ed è impossibile ignorare. Sempre più persone usano il manga come punto di partenza per poi (com'è giusto che sia) allargare i propri orizzonti con altri generi di fumetto. Sono del parere che dare etichette è una chiusura mentale e che ogni tecnica se coltivata e aggiornata può rendere unico il tratto di un qualsiasi artista.
Cosa vuol dire lavorare per una casa editrice?
È un'esperienza elettrizzante e allo stesso tempo spaventosa. Il tuo lavoro passa sotto la valutazione e i controlli degli addetti ai lavori, speri di aver fatto tutto nel modo giusto e poi... Le scadenze! Le scadenze sono un'esperienza unica, come una montagna russa dove più sali e credi di avere tempo per poi scendere scandalosamente in un abisso di ritardo! Scherzi a parte, è davvero una bella occasione per accrescere il tuo bagaglio lavorativo e mettersi in gioco non solo con la casa editrice stessa ma anche con i lettori. Tutto questo se ovviamente ti attieni alle regole e hai una notevole disciplina per rispettare le consegne.
Qual è la situazione del fumetto in Italia secondo te?
Direi che stiamo andando alla grande! Il fumetto in Italia si sta affermando sempre di più anche grazie a molte piccole realtà editoriali che sfornato autori sempre più bravi e dal tratto unico! Negli ultimi anni inoltre ho fatto caso che non solo io ma anche tantissimi italiani stanno leggendo molti più fumetti made i Italy che stranieri ed è spettacolare! Unica nota dolente è che il manga è ancora piuttosto bistrattato nonostante un cambio generazionale che è appunto cresciuto ad anime e bim bum bam.
Qual è il tuo sogno "artistico", che obiettivo ti poni o ti sei posta?
Premettendo che probabilmente non arriverò mai ad un punto di arrivo e la cosa mi esalta alquanto, ragiono più per obbiettivi: aspiro a migliorare sempre di più, sia nel disegno sperimentando altri tipi di stili, sia aggiornandomi in nuove tecniche di colorazione (il mio grande amore). In definitiva osare sempre cose nuove e poter raccontare sempre meglio le mie storie.
Com’è nata la tua opera?
Era da tempo che volevo cimentarmi in un'opera breve e chi mi segue dalla mia pagina deviant-art sa che in fondo sono una romanticona (KuroiNekoNoAi). L'occasione si è presentata quando la mia migliore amica si trasferì in Francia e nello stesso periodo frequentai dei corsi di cucina, la mia seconda passione dopo il fumetto. Fu durante l'incidente della Panna Cotta, in cui durante il corso in pratica feci afflosciare la panna cotta procurandomi una bella figuraccia davanti a tutti, che mi venne voglia di scrivere questa storia che come mia abitudine vuole avere un inizio quasi banale per poi nascondere tutt'altro sotto.
Come mai l'ambientazione in una scuola per pasticceri?
Come ho detto prima in quel periodo stavo giusto terminando di frequentare una scuola di cucina. Tengo come mio solito ad utilizzare esperienze e passioni personali per elaborare le mie storie, ovviamente divertendomi a scomporle e rielaborare il tutto in qualcosa di totalmente diverso!
Perché il tuo fumetto dovrebbe essere votato?
Beh, io sono sempre stata una di quelle persone che accetta tutto quello gli si da, nel bene nel male. Non so se il mio fumetto è all'altezza di essere votato, più semplicemente spero che la mia opera sia capace di intrattenere e perché no, di strappare pure qualche risata visto che sono una gran burlona.
Grazie per la pazienza e per averci dedicato il tuo tempo prezioso! Saluta i tuoi fan!
Grazie infinite a voi per questa divertente iniziativa! Un bacione a tutti *smack!*
Link Utili:
Nekucciola (Facebook)
Nekucciola (You Tube)
Concorrenti Precedenti:
Sasso Coi Capelli
Nine Stones
Deep Green
Abyss
Ale & Cucca
Devil's Joke
L Tiers
Hard'N'Steel
Per maggiori informazioni sull’award contattare yaruki2017@gmail.com
Grafiche a cura di Megane郭