Mamoru Hosoda annuncia il suo nuovo film, Mirai
Atteso per l'estate del 2018, scopriamo di cosa tratta
di Alex Ziro
Ecco la descrizione del film stando a Variety:
Mirai ci parla di un bambino di 4 anni che sta avendo dei problemi a casa per l’arrivo della nuova sorellina, ma ecco che le cose diventano magiche. Un giardino misterioso dietro casa diventa una porta che gli permette di viaggiare indietro nel tempo ed incontrare la propria madre quando era ragazzina ed il bisnonno quando era giovane. Questa avventura intrisa di fantasia permetterà al bambino di cambiare le sue prospettive e lo aiuterà a divenire un ottimo fratellone.
Hosoda dirige il film presso lo Studio Chizu. Il regista ha creato lo studio nel 2011, utilizzandolo per i suoi Wolf Children e The Boy and The Beast. Charades (agenzia di promozione e co-produzione internazionale) di Carole Baraton (precedentemente alla Wild Bunch), Yohann Comte e Pierre Mazars (precedentemente a StudioCanal) rappresenteranno il film al Festival di Cannes questo mese. Comte ha gestito le vendite di The Boy and the Beast quando era il responsabile vendite per la Gaumont. Nippon TV pubblicherà il film in Giappone.
In un’intervista rilasciata a Variety, Hosoda ha discusso dei temi del nuovo film. Il tema principale è quello dell’essere fratelli, ma ha aggiunto: “Vi sono sempre temi in comune che uniscono i miei film. La Ragazza Che Saltava Nel Tempo parlava di gioventù, Summer Wars di famiglia, Wolf Children e Ame e Yuki di maternità, mentre The Boy and The Beast di un padre; il mio nuovo film parlerà della relazione tra fratelli e sorelle. Mirai parla di un ragazzo che cerca di riprendersi l’amore dei suoi genitori”.
Variety inoltre ci ricorda una frase detta da Hosoda in un evento a Tokyo dello scorso ottobre, che ci può introdurre la forte nota autobiografica di questo film: “Non ho mai avuto l’opportunità di farmi un bicchiere o condividere un pasto con mio padre, lui non era praticamente mai a casa ed il suo ruolo paterno per me è sempre stato altamente ambiguo”.
Hosoda ha aggiunto che questo nuovo film nasce proprio dalla sua esperienza come padre, sottolineando che Mirai sia inoltre il nome, oltre che della sorella del protagonista, proprio di sua figlia. Il conflitto tra fratelli che possiamo vedere nel film è un qualcosa che ha vissuto nella sua vita reale, con la sua figlia più grande che si è sentita come se la nuova arrivata stesse rubando i suoi genitori, cosa che l’ha resa ferocemente gelosa. Riconosce che questa nuova opera sia molto più vicina ai drammi quotidiani come La Ragazza Che Saltava Nel Tempo e Wolf Children, quindi più lontana ai suoi lavori maggiormente pregni di azione come Summer Wars e The Boy and the Beast. Hosoda ha infine dichiarato di star lavorando da solo alla sceneggiatura ma che è sempre aperto a sentire le opinioni e le esperienze dei produttori.
L’importanza di Hosoda in Giappone non si ferma al botteghino, dove può vantarsi comunque di ottimi risultati come per The Boy and The Beast il quale debuttò al primo posto nel box office guadagnando 667.035.100 yen (euro 5.349.621) solo nei suoi primi due giorni diventando il secondo film giapponese con maggiori incassi del 2015, ma ricordiamo che sempre nel 2015 all’International Film Festival è stato premiato con un Arigatō Award per i suoi contributi all’industria cinematografica giapponese ed, inoltre, l’anno scorso il festival ha tenuto una retrospettiva delle sue opere dai primissimi episodi televisivi ai quali ha lavorato fino a The Boy and The Beast.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Variety