Yutaka Yamamoto:"Sono molto arrabbiato per la cancellazione di [New Life+]"
Il regista, noto per le sue dichiarazioni pubbliche controverse, condanna la cancellazione dell'anime
di AmarantaKiller
Com'è noto, la notizia dell'improvvisa interruzione della produzione dell'anime, la cui messa in onda era prevista per ottobre, ha suscitato molte polemiche soprattutto dopo le accuse mosse all'autore Main per dei suoi tweet discriminatori e controversi contro la Cina e la Corea apparsi alcuni anni fa.
"Sono arrabbiato per la cancellazione dell'anime", così ha scritto Yakaman e ha aggiunto: "Ora basta un colpo per distruggere gli anime". Quando ha appreso la notizia della cancellazione dell'adattamento delle light novel di Main, non ha esitato a twittare l'hashtag "The Day Otaku Ruined Anime", aggiungendo che l'industria degli anime finirà nel caos perché gli otaku hanno guadagnato troppo potere nel settore.
Il regista, che non passa inosservato per le sue esternazioni piuttosto "incisive", su Twitter e in un post sul blog lo scorso giovedì, ha espresso la sua ormai profonda convinzione che la causa della "rovina" degli anime sia da imputare agli otaku. Ha sempre descritto gli otaku come troppo superficiali e incapaci di capire le dinamiche del settore degli anime. In tal senso cita i registi che hanno dovuto abbandonare dei progetti l'anno scorso, le serie che ora vengono cancellate, perché gli otaku non si rendono conto delle questioni importanti che riguardano l'industria dell'animazione, a loro interessano gli anime solo come forma di evasione e non pensano ad essi come un mezzo.
Poi ha anche fatto sapere che vuole "andare in Cina e parlare con la gente lì", ma poi si è affrettato a chiarire il senso della sua affermazione in un post sul blog.
"Onestamente nutro del risentimento nei confronti di (alcuni) cinesi", ha detto Yamakan e aggiunge anche che per aver avuto una discussione con un "estremista cinese" è stato persino bandito dalla Cina. Poi continua: "Ma allo stesso tempo ci sono molte persone in Cina che capiscono, e ci sono molti fan".
Si rammarica per essere stato attaccato dai cinesi, affermando che tutto ciò che stava cercando di fare con i suoi messaggi era criticare gli otaku "nazionalisti" che diffondono odio contro la Cina e la Corea. Se la prende sia con gli otaku nazionalisti giapponesi (netouyo), sia con gli "estremisti cinesi" che hanno causato la cancellazione della serie e si sente tirato in causa e attaccato da entrambi i gruppi. "Se critico l'otaku neo-nazionalista che sta diffondendo odio, vengo attaccato alle spalle dai cinesi; è davvero terribile, io non provo risentimento verso tutti i cinesi", ha scritto. "È così difficile avere dei confronti con buon senso e ragionevolezza senza isterismi?"
Negli altri tweet Yamakan scrive che crede che la cancellazione sia in parte correlata agli interessi commerciali del comitato di produzione; fa tutto parte di un sistema che critica profondamente.
Il regista ha fatto spesso parlare di sé in passato per delle affermazioni forti e controverse. Giusto per fare una breve carrellata, possiamo ricordare le sue osservazioni discriminatorie contro gli otaku (alcune per le quali si è scusato), come la sua dichiarazione shock secondo cui gli otaku adulti sono come dei disabili; l'appellativo "infantilmente emotivo" al regista Seiji Mizushima (Fullmetal Alchemist), l'attacco ai membri del cast di Wake Up, Girls!, nonché (anche se parziale) all'idol Mayu Tomita dopo aver subito un violento attacco da un fan nel marzo 2017. Infine incrollabili sono le sue idee espresse nel 2016, secondo cui il genere Moe è "fascista" e gli anime sono "morti".
Yamakan ha fatto crowdfunding per il suo film anime, in corso di produzione, dal titolo Hakubo (Twilight) che è atteso nelle sale entro l'anno.
Fonte Consultata:
Anime News Network