Per un errore di scrittura, ufficio di Tokyo inneggia alla pedofilia invece di prevenirla

Quando un refuso ottiene l'effetto opposto....

di Hachi194

Nel Sol Levante esiste l'usanza di dare ad ogni cosa una mascotte: per rappresentare una prefettura, un ufficio o una campagna per il sociale, ci sarà sempre un disegno o un mega pupazzone molto kawaii.
Ma ogni tanto qualcosa può andare storto e creare un caso che fa parlare di sé sul web. Nello specifico l'Ufficio di Tokyo per la previdenza sociale e la salute pubblica ha inaugurato una campagna per prevenire gli abusi sui bambini, grazie anche a Osekkai-kun, una sorta di bimbo/mollusco.
Ma nel manifesto in cui veniva presentato invece di scrivere "mascotte per la prevenzione degli abusi sui bambini" è stato stampato "mascotte per gli abusi sui bambini".
 


Per fortuna qualcuno se n'è accorto e l'errore è stato prontamente corretto. L'Ufficio si è inoltre scusato per l'errore e ha confermato il suo impegno a sensibilizzare l'opinione pubblica per prevenire gli abusi sui minori.
Ma la "polemica" non è finita qui: un utente di Twitter ha cercato la parola "Osekkai" nel dizionario giapponese trovando un significato sconcertante.

OSEKKAI (sostantivo): persona impicciona che si mette in mezzo in maniera indiscreta.
 


Quindi, ok una svista, ma due sono sembrate un po' troppe e hanno dato l'avvio a vari commenti:

"Errore in buona fede, certo, ma con tutti gli errori che si potevano fare ...
"Tokyo ... sei stanco. Vai a casa."
"È divertente. È terribile, naturalmente, ma divertente."
"Sì, Osekkai è davvero un buon nome?
"

In tutto questo, si può vedere però un lato positivo: si è parlato molto di una campagna davvero importante, come è quella della prevenzione degli abusi sui minori.

Fonte consultata:
Twitter@nondakure330
Twitter@acono0726


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