Naruhito sale ufficialmente al trono: il racconto di tutta la cerimonia
Riti antichissimi che si perpetuano da secoli.
di Hachi194
Oggi invece vi raccontiamo quello che è successo il 22 ottobre, cioè il Sokuirei Seiden no Gi, l'incoronazione ufficiale di Naruhito, seguita in diretta tv da tutto il paese.
La giornata è iniziata con la visita ai templi all'interno del palazzo (tra cui Kashikodokoro, un santuario dedicato alla dea del sole scintoista Amaterasu, da cui si dice che la famiglia imperiale discenda) per far partecipe gli antenati della sua ascesa al trono.
Vestito con un copricapo nero e un abito bianco tradizionale con un lungo strascico, era accompagnato dalla moglie Masako, anche lei in bianco e accompagnata da due vallette per potersi muovere più agevolmente visto che la veste indossata è composta da 12 strati.
Quindi, alle ore 13:00, nella Sala del Pino (considerata la sala più prestigiosa del palazzo imperiale), alla presenza di 2.000 dignitari provenienti da oltre 180 paesi, tra cui il principe Carlo, che con l'allora moglie Diana aveva assistito all'incoronazione di Akihito, le coppie reali dei Paesi Bassi e della Spagna, il Segretario ai trasporti degli Stati Uniti Elaine Chao, il Vice Presidente cinese Wang Qishan, il Primo Ministro sudcoreano Lee Nak-yon e il leader civile del Myanmar Aung San Suu Kyi, l'Imperatore Naruhito ha letto il suo discorso.
I ciambellani imperiali hanno portato nella stanza i sigilli di stato e i tesori sacri del Giappone, simboli del trono che si dice risalgano alla notte dei tempi. Naruhito era posto all'interno del Takamikura, un trono alto 6,5 metri che pesa circa 8 tonnellate; al suo fianco, su un trono più piccolo, c'era l'Imperatrice Masako.
Con indosso una tunica arancione scuro detta "Korozen no goho", ha pronunciato le seguenti parole: "Essendo stato nominato sovrano conformemente alla Costituzione del Giappone e alla Legge speciale della Famiglia imperiale, inizierò così la cerimonia annunciando al mio popolo e al mondo la mia ascensione al trono. Ribadisco con tutto il cuore le parole di Sua Maestà l'imperatore emerito che, per più di 30 anni, non ha mai smesso di pregare per la felicità del suo popolo e per la pace nel mondo, condividendo le gioie e i dolori di tutti.
In conformità con la Costituzione del Giappone, mi impegno a sostenere e adempiere al ruolo di simbolo della nazione e dell'unità del popolo, per il quale continuerò a lavorare sostenendolo in ogni circostanza. Spero profondamente che il nostro Paese, attraverso la saggezza del suo popolo e i suoi sforzi continui, possa continuare a svilupparsi e contribuire a rafforzare le amicizie e le relazioni di pace in seno alla comunità internazionale, per il benessere dell'umanità."
La cerimonia si è chiusa con un breve discorso di congratulazioni del Primo Ministro Shinzo Abe che ha poi omaggiato il nuovo Imperatore gridando tre volte "Banzai" e sono state sparate salve di cannone.
Quindi la coppia imperiale ha salutato il popolo giapponese, accorso numeroso nonostante la pioggia battente.
La giornata si è conclusa con un banchetto per i 2.000 ospiti che hanno omaggiato uno a uno i reali nipponici. La parata celebrativa che doveva svolgersi per le vie di Tokyo è stata rinviata al 10 novembre, per rispetto nei confronti delle vittime del tifone Hagibis e per non impiegare forze di polizia e dell'esercito che stanno lavorando nelle zone colpite dal nubifragio per riportarle alla normalità il prima possibile.
Fonti consultate
NewsOnJapan
Nippon