Lucca Manga School & Lucca Manga Academy: i corsi per diventare fumettista
Esploriamo i prossimi corsi della Lucca Manga School
di Alex Ziro
La Lucca Manga School & la Lucca Manga Academy di Caterina Rocchi sono ormai nostri amici da tempo, alcune delle illustrazioni che avete tanto apprezzato sono state fatte proprio da lei, come il nostro neko per gli award di Lucca e per augurarvi buon natale, ed è da sempre un elemento fisso nella giuria degli Yaruki, oltre a numerose collaborazioni nel corso degli anni.
La passione per il manga nasce sempre da un sogno, per molti quel sogno è creare un proprio fumetto, magari esser pubblicato in Giappone, quindi vi segnaliamo i prossimi corsi della Lucca Manga School per questo 2020:
Personal Branding (scheda del corso)
15-16 febbraio
Lavorare da Mangaka (scheda del corso)
21-22 marzo
Professione Fumettista (scheda del corso)
9-10 maggio
Colorare con Copic (scheda del corso)
7-8-9 agosto
Anatomia (scheda del corso)
28-29-30 agosto
I corsi come potete notare sono pensati sia per chi debba fare i primi passi e per chi cerca di fare il passo successivo, per qualsiasi informazione sicuramente vi consiglio di visionare il loro sito. Di seguito un'intervista con Caterina per comprendere al meglio e in modo diretto le finalità di certi corsi e cosa sia davvero necessario al giorno d'oggi, per un aspirante fumettista.
Ciao Caterina, si è appena aperto il 2020 e siete pienissimi di lavoro! Con questo quanti anni sono ormai che andate avanti con la Lucca Manga School?
Questo è il nostro decimo anno per Lucca Manga School ed il quinto per Lucca Manga Academy. Può sembrare poco ad alcuni, ma io la vedo come una forza: nel mondo del fumetto è essenziale rimanere freschi ed aggiornati, perché è un universo in continuo cambiamento... Abbiamo visto tutti come sono cambiate in fretta le cose con l'arrivo del manga in Italia, e ora tutti quelli che non ci credevano corrono ai ripari. Io ho avuto la fortuna di crederci da subito e infatti i nostri studenti, anche se sono ancora giovani, hanno una marcia in più rispetto a chi si ha dovuto cercare la propria strada da solo, e in questa categoria ci metto anche me stessa. Per esempio, alla fine del biennio di Lucca Manga Academy è previsto un incontro con un editore: una delle volte in cui ho invitato un editore Giapponese, tre dei nostri studenti sono stati invitati a ripresentare un nuovo capitolo pilota. Al mio primo colloquio con un editore Giapponese non ho avuto un decimo del supporto di cui beneficiano i nostri studenti, sono tornata a casa con la coda tra le gambe... Chiaramente ho pianto un po' e poi mi sono rimessa al lavoro, ma già sapevo che ciò di cui avevo bisogno era qualcuno che mi seguisse pagina per pagina, ed è questo quello che facciamo nel secondo anno di Lucca Manga Academy.
Quali sono le skills essenziali oggigiorno (ricordando di partire sempre dalle basi) per poter ambire di entrare nel mondo del fumetto?
Ormai non si può più ignorare l'importanza del lavoro in digitale. Non è assolutamente un requisito per pubblicare, ma velocizza il lavoro immensamente se usato bene. Il problema del digitale è il pregiudizio, il risultato viene chiamato "freddo" perché si pensa faccia tutto il computer ma un buon autore sa che se usa una foto come sfondo deve comunque ritoccarla per adattarla allo stile, che non basta appoggiarsi al metodo più facile per ottenere il risultato migliore. In questo aiuta moltissimo saper fare le cose in tradizionale prima di applicarle al digitale, perché se si sa come funzionano gli strumenti dal vivo, poi queste conoscenze vengono applicate in digitale a strumenti simili e si riesce a rendere "caldo" il lavoro.
Voi avete stretti rapporti con mangaka giapponesi: qual è la prima cosa che guardano?
Il protagonista. In Giappone la storia non è "in questo mondo fantasy ci sono elfi hobbit nani e umani e c'è anche un potentissimo anello da distruggere" ma "c'è un personaggio che vuole solo stare a casa, ma che per forze maggiori si trova a dover salvare il mondo". La storia è la stessa, ma viene raccontata in modo molto diverso a seconda dell'elemento che si desidera enfatizzare. I Giapponesi danno una fortissima importanza alla storia (più che ai disegni addirittura!) e all'interno della storia la chiave più importante è il protagonista.
Questo decennio si apre con la consapevolezza che il fumetto occidentale non sia mai stato così vicino al mondo del fumetto giapponese, hai delle aspettative alte e magari le passi ai tuoi studenti?
Le mie aspettative sono sempre altissime, ma adesso più che mai è il momento per fare il salto e pubblicare: c'è molta fame di novità ed è il momento perfetto per i giovani autori per farsi avanti. Anche i mezzi sono cambiati, non è più obbligatorio appoggiarsi ad una casa editrice ma si può anche pubblicare in proprio o persino online. Se il prodotto è valido e ben pubblicizzato, verrà sicuramente notato dagli editori.
Tu sei giovanissima ma ormai sei un'insegnante navigata, qual è l'insegnamento più importante che dai ai tuoi studenti e l'insegnamento più grande che hai ricevuto?
L'insegnamento più importante, secondo me, è che non si smette mai di imparare. Lo ripeto sempre, nel momento in cui si pensa di sapere tutto ci togliamo la possibilità di crescere ancora. Non significa che non si debba essere soddisfatti dei propri progressi, o che non si debba gioire dei nostri traguardi, ma solo di essere pronti ai nuovi insegnamenti che possono anche arrivare da fonti inaspettate, aperti all'idea che il bello è continuare ad evolversi e vedere fin dove si riesce ad arrivare.
L'insegnamento più grande che ho ricevuto è cogliere le occasioni. Ho preso contatti e fatto lavori che avevano poco o nulla a che vedere con i miei obbiettivi, ma che mi hanno ugualmente portato a raggiungerli. Trovo controproducente fissarsi su un singolo obbiettivo, e preferisco scoprire dove mi porta la corrente senza chiudermi nessuna strada. Ho fatto così moltissime esperienze che non avrei fatto altrimenti, per esempio quando ho preso contatto con un pittore giapponese che si è rivelato un ex mangaka pubblicato su Jump e grazie a lui sono riuscita ad entrare nel party di fine anno di Jump, il premio Tezuka e Akatsuka, dove gli autori si riuniscono per celebrare i nuovi talenti ed incontrarsi tra loro.
Alcuni corsi si comprendono da sé: anatomia, colorare con Copic, Clip Studio Paint Advanced... ma magari puoi spiegarci meglio i corsi di "Personal Branding", "Lavorare da Mangaka" e "Professione Fumettista"?
Questi corsi sono una nuova aggiunta al nostro programma, fanno parte del secondo anno del biennio di Lucca Manga Academy ma abbiamo deciso di aprirli anche ad esterni perché per noi sono dei temi molto importanti per chi si avvicina al mondo del lavoro. Ormai un autore non può solo disegnare, deve anche sapersi anche promuovere, amministrare, gestire la sua attività online e soprattutto offline, cosa che per i nativi digitali risulta a volte piuttosto difficile. Per questo abbiamo creato dei corsi in più finalizzati a chi si deve o dovrà districare in questa moltitudine di ruoli. In Personal Branding si parla di come crearsi un nome e mantenerlo, come si cura la propria presenza online, come ci si crea un seguito (e di conseguenza ci si rende più appetibili alle case editrici), di come creare e mantenere una rete di conoscenze. In Lavorare da Mangaka parliamo di partita IVA, diritti d'autore e contratti, per quando arriverà il gran giorno! Professione Fumettista invece è un corso più incentrato su come proporsi come autore alle case editrici, come spiccare tra gli altri e dimostrarsi un vero professionista. Il mio obbiettivo è portare i miei studenti a pubblicare, e questi corsi sono fatti proprio per questo: per dare i giusti strumenti per realizzare i propri sogni.
Caterina siamo arrivati alla conclusione, grazie mille come sempre!
Grazie per avermi dato questo spazio, al solito mi trovo sempre alla grande con lo staff AnimeClick, si vede proprio che la pensiamo allo stesso modo ed è bellissimo avere una piattaforma che supporti il manga italiano in questo modo. L'evoluzione è un processo naturale che va incoraggiato, ed il manga italiano secondo me è il prossimo passo nell'evoluzione del fumetto. Un GRAZIE in maiuscolo a chi ha letto fin qui, spero di incontrarvi a qualche fiera per parlare di manga insieme!