Nami yo Kiitekure: Impressioni sul primo episodio

Uno dei maggiori di forza dell'animazione giapponese è sempre stata la smisurata varietà delle storie e dei setting presentati. Ne fornisce un esempio questo Nami yo Kiitekure, tratto da un manga del poliedrico Hiroaki Samura.
Esso mette in scena le vicende della scapigliata Minare Koda, cameriera in un ristorante di curry, appena mollata dal fidanzato e a corto di denaro per pagarsi l'affitto, che una sera finisce fortuitamente (con la forte complicità dell'alcol) a sproloquiare i suoi sfoghi d'amore in una trasmissione radiofonica locale. In quella parlantina sfrenata il direttore di tale emittente riconosce immediatamente il potenziale della ragazza, convincendola, con un pizzico di furbizia, a lavorare per lui.

Per quanto mi riguarda è altrettanto ben evidente dalle prime due puntate il potenziale di questo prodotto, che può benissimo finire in lizza per il titolo di commedia per adulti più brillante e fresca dell'anno. La freschezza è tuttavia anche un'arma a doppio taglio, è insomma facile pretendere originalità, meno facile non restare disorientati quando effettivamente ce la troviamo davanti.
Difatti la serie si apre in flash-forward, fiondandoci di prepotenza nel vivo di una delirante radiocronaca inventata, con tanto di lotta corpo a corpo contro un orso bruno nei boschi dell'Hokkaido (presumibilmente animata ad hoc da Hironori Tanaka e Nozomu Abe, "ace" animator di Demon Slayer), un fiume in piena di parole che ci trascinerà non si sa dove, condito da uno humor atipico, quasi circoscritto a una certa nipponicità, che aleggerà altresì sulla quotidianità di normalissimi personaggi: ingredienti per uno storytelling non proprio di facile presa, ma che ha il suo perché e che vagamente mi ha ricordato un altro titolo inizialmente snobbato. Perciò, kudos agli editori italiani per l'acquisizione, a prescindere dalla poca risonanza che molto probabilmente riceverà.

In ambito tecnico, considerata la disciplina trattata, avrò l'attenzione particolarmente puntata su doppiaggio e character acting: già molto convincente la prova di Riho Sugiyama nei panni di una protagonista che le richiederà certamente un bel po' di energie, idem le animazioni finora viste sul design di Samura, che abbiamo avuto la fortuna di ammirare in ben due anime quest'anno. Promosso.