Burn the Witch: Prime impressioni sul nuovo manga di Shonen Jump
L'autore di Bleach è tornato, parliamone insieme
di Alex Ziro
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Le protagoniste sono Noel Niihashi e Nini Spangle, due streghe presso la Natural Dragon Management Agency della sede dei Wing Bird situati nel Reverse London. Coloro che vivono a Reverse London hanno la capacità di vedere le creature sovrannaturali, come i Dragoni. Noel e Nini hanno il compito di promuovere la coesistenza tra certe creature e gli umani, ma a volte sono costrette ad uccidere anche esseri maligni.
Per i fan di Bleach vedere il ritorno del suo autore è sicuramente una grande felicità, il suo stile unico, l’ottimo character design e il world building che possiamo da subito ammirare è di alto livello. Immediatamente l’attenzione viene attirata dalle due bellissime protagoniste, Noel e Nini, due streghe che hanno caratteri apparentemente opposti ma che riescono a collaborare alla perfezione, il tutto ambientato in una Londra la cui tranquillità viene minacciata dalla presenza di esseri sovrannaturali, conosciuti da sempre con il nome di “Dragoni” ma che invece hanno una natura ben più complessa da quella che viene tramandata dai miti e le leggende. Comprendere come salvaguardare il popolo, le conseguenze del venire a contatto con queste creature e la loro complessità sono i temi di questo capitolo, il tutto impreziosito dalle due riuscitissime protagoniste e molti altri personaggi.
Iniziamo subito con la domanda che molti fanno: si può leggere anche se non si conosce Bleach? Assolutamente sì, per quanto qualcuno lo definisca spin-off praticamente non ha nulla in comune con la sua opera precedente, solo qualche citazione di poco conto ma anche i Dragoni stessi sembrano avere ben poco in comune con gli Hollow; le Streghe hanno qualche similitudine con gli Shinigami ma i loro compiti sono molto diversi (il mondo degli Shinigami era decisamente molto più cinico e soprattutto basato ampiamente sul concetto di bilanciare il numero delle anime, elemento qui mai citato). L’opera è molto probabilmente ambientata nello stesso mondo ma non è che un elemento marginale.
Il più grande difetto di questo primo capitolo è proprio il fatto che sia il primo di una serie destinata ad essere breve, o almeno è così che si dice da sempre. Tantissimi personaggi, un mondo decisamente complesso (detto in accezione positiva) e tantissimo da scoprire ancora… tutto ciò per soli quattro capitoli?
Sicuramente è positivo che Kubo abbia così tanta voglia di creare, ma ben sappiamo che il manga di Bleach si concluse con numerosi punti interrogativi relativi a diversi personaggi, sarebbe un peccato essere intrigati da questo nuovo mondo, con così tanti elementi, per poi vederlo chiuso una volta che è stato appena aperto. Da ieri circolano dei dubbi sul fatto che la serie sarà davvero così corta, con le teorie più disparate a proposito, se dovesse essere davvero così breve non ci sarebbe di cui essere sorpresi. C’è anche la possibilità che il medio-metraggio animato magari conterrà più informazioni a riguardo, ma queste sono tutte speculazioni.
Questo capitolo funziona bene: ottimi personaggi, ottimi disegni, ottimo mondo. In queste pagine vediamo tutto ciò di positivo che potremmo volere da Kubo, è chiaramente un lavoro fatto con la dovuta calma e senza alcuna particolare pressione, come detto i difetti sono sicuramente presenti ma più in relazione ai piani che dovrebbe avere la serie e quindi da giudicarli come tali alla conclusione del manga.
Se avete apprezzato Bleach non avete nemmeno un motivo per perdervelo, se non lo avete mai letto prendete l’app e gustatevi Burn the Witch, almeno potete ammirare lo stile unico di un autore di alto livello ricordato fin troppo per i suoi difetti più che per le sue numerose qualità.