Quali sono le varie fonti di guadagno di un mangaka?

L'autore di Super HXEROS ci svela su Twitter da dove provengono i suoi introiti

di tenshi5100

La domanda più comune che si pongono tutti colori che vogliono intraprendere una carriera professionistica da fumettista è probabilmente questa qui: "Riuscirò a guadagnare abbastanza per andare avanti e tirare dritto?". Perché, diciamoci la verità, solo una piccola percentuale degli artisti presenti sulla piazza riescono a fare del loro talento un lavoro stabile e remunerativo. Infatti ci sono molti illustratori ancora senza editore che scelgono di arrotondare i propri guadagni svolgendo lavori su commisione per aziende oppure privati. Si può dire però la stessa cosa per un disegnatore già affermato e che è riuscito a farsi conoscere al grande pubblico?

Il mangaka Ryoma Kitada, che al momento sta portando avanti la serie Super HXEROS, recentemente divenuta anche un anime e appena sbarcata in Italia tramite J-POP, ha pubblicato su Twitter quali sono le sue varie fonti di guadagno. Molte delle informazioni divulgate da Kitada sono già note al di fuori del settore, però offrono una panoramica completa di quelli che possono essere i diversi lavori svolti da un mangaka, famoso o no.
 
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Stando a questo grafico qui sotto, postato direttamente da Kitada, la maggior parte dei suoi introiti, che corrisponde al 38% del totale, deriva dalle royalty delle copie stampate, mentre quelle delle copie digitali corrispondono al 25%. I guadagni ottenuti dalla realizzazione dei manoscritti in bianco e nero compongono invece il 20%. Il resto delle sue entrate proviene da fonti come le doujinshi, il crowfunding e le illustrazioni realizzate per le light novel. Ricordiamo che il suo manga viene pubblicato sulla rivista Jump SQ di Shueisha, uno dei mensili shonen più importanti e popolari in Giappone.
 
I manoscritti vengono pagati in base al numero di pagine disegnate (circa 45 per ogni capitolo pubblicato mensilmente su Jump SQ). Le pagine a colori richiedono il doppio del lavoro, ma la paga viene incrementata del 50%. Le royalty delle copie fisiche corrispondono al 10% sul totale di quelle stampate, mentre per le royalty delle copie digitali viene calcolato il 15% di ciascun volume venduto (la percentuale può però variare in base alla piattaforma di distribuzione). Kitada ha inoltre aggiunto che un mangaka può essere pagato anche per far parte della giuria di un concorso legato ai manga oppure facendo pubblicità a un'altra serie.

Capita anche di ricevere delle commissioni per realizzare la copertina e le illustrazioni di light novel, ma solo nel caso si tratti di un volume unico. I lavori di design per le action figure possono pure generare royalty, però difficilmente sono consistenti. Per quanto riguarda invece le illustrazioni di un videogioco, le cifre offerte variano a seconda della compagnia richiedente. Kitada disegna inoltre doujinshi, è attivo su pixivFANBOX, Fantia e Patreon, e riceve lavori di commissione su Fantia e Skeb.

Cosa che ne pensate dei dati pubblicati di Kitada? Eravate già a conoscenza di queste informazioni relative agli stipendi dei mangaka oppure avete scoperto oggi cose nuove? Fateci sapere tutto ciò che avete da dire qui sotto nei commenti!

 

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