La Lanterna di Nyx: prime impressioni sul manga storico di Kan Takahama
C'era una volta il mondo occidentale in Giappone: dall'autrice de L'Ultimo volo della Farfalla, arriva per Dynit l'opera insignita dell'Osamu Tezuka Cultural Prize
di zettaiLara
Il primo dei sei volumi che compongono il manga seinen è disponibile dallo scorso 28 gennaio 2021 al prezzo di 12,90 euro per 192 pagine.
Non c'è dunque da stupirsi se epoche come quella Meiji di fine ottocento o Taisho di inizio novecento vengono considerate veri e propri simboli di una trasformazione radicale che ha interessato il Paese del Sol Levante in ogni ambito, da quello politico a quello culturale, da quello sociologico a quello della quotidianità. Per la medesima ragione queste due epoche diventano oggetto e soggetto al tempo stesso, riprese sia come spunti di ispirazione che come ambientazioni in svariate opere di diversi autori e generi, al punto che nemmeno Kimetsu no Yaiba - Demon Slayer di Koyoharu Gotoge ne è per l'appunto esente.
La breccia aperta nel Giappone di fine secolo scorso da parte di un mondo -il nostro- che per il popolo giapponese pareva essere costituito di stramberie e rappresentare il Paese delle Meraviglie è qualcosa che comprendiamo bene, avendolo subito noi stessi nei confronti dell'esotismo che il Giappone rappresenta.
E' un fascino che non conosce una fine né tanto meno pare avere dei confini, e proprio in quest'ambito di stupore quasi mistico collochiamo La Lanterna di Nyx, opera attraverso la quale la maestra Takahama sembra volerci lasciare a bocca aperta una volta di più.
E' quasi confortante poter seguire la giovane Miyo mentre viene spinta dalla famiglia degli zii -che non la ama particolarmente, né è da lei ri-amata- a lavorare in un negozio di oggetti esotici occidentali: proprio qui, immersa in un mondo di lingue e oggetti che le è del tutto sconosciuto, la ragazza inizia lentamente a trovare il proprio posto nel mondo, complice anche un potere di chiaroveggenza sugli oggetti di cui però Miyo non abusa, preferendo invece scoprire qualcosa di più su di loro parlando con le persone, anziché con le cose.
Dal burbero tuttofare del negozio al misterioso proprietario Momo, e finanche all'incontro di Miyo con una familiare conoscenza che i lettori de L'ultimo volo della farfalla probabilmente non faticheranno a ricordare, la protagonista si apre ad un mondo che le è ignaro ma nei confronti del quale scopre di essere irrimediabilmente curiosa, ricettiva e proattiva. E il lettore non può far altro che tuffarsi con la giovane donna in un "luogo altro", evocato da memorie, ricordi ed esperienze, citando oggetti che forse a noi appaiono maggiormente noti, ma sui quali di certo non mancheremo di scoprire dettagli e curiosità di cui probabilmente non sospettavamo l'esistenza, come la nascita della tavoletta di cioccolato o del vestire nel quotidiano grazie ad una macchina da cucire Singer, o ancora alla citazione del palazzo del Rokumeikan, struttura architettonica occidentale adibita specificatamente alla 'celebrazione' dell'occidente in Giappone attraverso serate di gala dell'alta società e della politica dell'epoca. Un edificio che assume quasi i toni della leggenda, perché un po' come il mitico Crystal Palace di Londra, anche del Rokumeikan non ve n'è rimasta purtroppo traccia alcuna nella moderna Tokyo.
Aprire questo volume sembra quasi come scoprire un set di matrioske, di temi nel tema, grazie agli innumerevoli spunti che vi si possono ritrovare, nessuno dei quali lasciato da parte ed anzi, nutrendo ancor più la curiosità del lettore.
L'edizione proposta da Dynit è corredata da un apparato di note e disegni relativi proprio "a quegli oggetti che furono" che ne fanno un piccolo gioiello, assieme all'affascinante tratto grafico della Takahama che diventa ancor più pulito e morbido di quanto non ricordassimo, piacevolissimo alla lettura almeno quanto i dialoghi e la profondità di certi scambi di battute.
Innumerevoli poi le citazioni storiche, nelle quali non manca un ripetuto gusto al richiamo dell'Alice di Lewis Carroll di cui sì, certamente Miyo può essere un'ottima controparte in salsa Meiji.
Grazie a Momo, per Miyo ogni giorno è una scoperta: macchine da cucire Singer, fonografi Edison, abiti di alta moda… tutti questi oggetti, insieme alle sue nuove conoscenze, nutrono la curiosità di Miyo, infondendole maggiore fiducia in sé stessa e rendendola poco per volta più consapevole del suo reale valore.
“Mentre io mi piango addosso, pensando unicamente a me stessa, nel mondo accadono cose straordinarie”. Credo che questo pensiero della protagonista racchiuda lo spirito di quest’opera.
Miyo sta cercando il suo posto nel mondo e sono curiosa di scoprire in quali avventure verrà coinvolta nei prossimi volumi.
Ancora una volta al centro dei racconti di Kan Takahama già autrice de "L'Ultimo Volo della Farfalla" sono le donne, con la loro discriminazione e la loro forza per guadagnarsi un posto in cui sentirsi al sicuro e realizzate. Affascinanti i personaggi maschili, che lasciano un’impronta importante.
I disegni sempre superbi, presentano delle sfumature grigie ad acquerello davvero belle, le prime pagine a colori poi danno un tocco in più.
L’edizione Dynit si presenta in formato non standard: volumetto brossurato 21x15 cm con 186 pagine, copertina sottile e delicata senza alette interne. Il contrasto dei neri è ben reso e fa risaltare al meglio i grigi ad acquarello; i bianchi intensi. Apprezzabili le note a fine di ogni capitolo che approfondiscono le innovazioni dell’epoca.
L'autrice pone nuovamente al centro la condizione delle donne, la loro forza anche in un mondo dominato dagli uomini, la loro caparbietà nel ritagliarsi un loro angolo in cui eccellere anche a costo di molti sacrifici. Ma qui si affronta anche il tema del diverso, del nuovo, dell'accettazione di sé, indipendentemente dal sesso o dalla razza. Il tutto con splendidi disegni, morbidi nelle linee, precisi nei dettagli.
Splendidi i riferimenti ad Alice nel paese delle Meraviglie e davvero interessanti gli extra informativi alla fine di ogni capitolo. Un manga che mi sento davvero di consigliare, che nonostante sia ambientato nel passato, parla di tematiche ancora drammaticamente attuali.
Con questo quarto titolo, il primo volume de La lanterna di Nyx, l'autrice ci propone una storia sofisticata e venata di realismo magico che ci trasporta alla fine dell’800, nell'epoca affascinante in cui per la prima volta la cultura occidentale entrava prepotentemente nel suolo nipponico portando una ventata di novità.
Nello scenario di un’insolita Nagasaki, dipinta come una vivace città portuale crocevia di commerci con il resto del mondo, si snodano le vicende della giovane Miyo, orfana di entrambi i genitori, e del signor Momotoshi, gestore della bizzarra galleria antiquaria dove Miyo lavora, che diventerà presto una wunderkammer per la ragazza alle prese con i più moderni ritrovati tecnologici provenienti della Grande Esposizione Universale di Parigi (il fonografo, la macchina da cucire, la lanterna magica del titolo, etc.).
Miyo è una ragazza curiosa, un po' ingenua, timida e insicura, ma con un singolare potere da veggente: con il solo tocco riesce a "vedere" la storia di qualsiasi oggetto nelle sue mani; Momo, al contrario, è uomo di mondo, un po' dandy un po' pigmalione, brillante e astuto mercante, pienamente coinvolto nella sua epoca di grandi cambiamenti in cui i kimono e le geisha convivono con i primi vestiti alla moda europea. L’espediente narrativo delle capacità extrasensoriali di Miyo è in realtà poco sfruttato dall'autrice che si diverte di più a giocare con le vivaci dinamiche fra i due protagonisti, e fra questi e i diversi comprimari (spesso affettuosi ritratti di donne forti) che di volta in volta caratterizzano gli episodi.
Durante la lettura, agile e scorrevole nonostante la mole di informazioni storiche del testo, si respira la stessa atmosfera nostalgica da belle époque che si può incontrare in film come Hugo Cabret.
Lo stile grafico non è particolarmente dettagliato, ma è fresco e immediato: con pochi tratti di pennino l'artista riesce a dare calore ed espressione ai personaggi e tono alle scene, mentre gli sfondi sono resi piacevoli ed accoglienti da morbidi chiaroscuri e pennellate ad acquerello. In un certo senso La lanterna di Nyx potrebbe considerarsi una sorta di favola moderna, e non mancano le strizzatine d’occhio al classicissimo di Lewis Carroll, con la cui protagonista la nostra Miyo sembra avere più di un punto in comune.
La lanterna di Nyx 1
1878, Nagasaki. La giovane Miyo, orfana di entrambi i genitori, ha il dono della chiaroveggenza e un giorno bussa alla porta di una bottega piena di meraviglie che il proprietario, Momotoshi Koura, ha importato direttamente dall’Esposizione Universale di Parigi. Gli abiti di Jacque Doucet, il cioccolato al latte di Daniel Peters, le macchine da cucire della Singer... la lanterna magica. Una storia straordinaria di crescita e formazione sullo sfondo di una società in cambiamento, a cavallo tra Oriente e Occidente.
Prezzo: 12,90 €
Totale voti: 20 3 0
sweeteeyore82
Questo primo volume mi ha lasciato un po' freddino però sono fiducioso e prenderò anche il secondo volume.
28/12/2022
brady
Questo primo volume non mi ha detto nulla né come grafica né come storia. L'ho recuperato ora, visti i giudizi positivi anche per il finale, e proverò anche il secondo, magari mi ricredo. Questo volume però per me è noiosetto e poco interessante.
06/06/2022
CloveRed
Questo primo volume l’ho trovato adorabile, molto bello dal punto di vista grafico è interessantissimo dal punto di vista narrativo, (bellissimo come oriente e occidente si sposino così alla perfezione). Consigliatissimo!
24/05/2022
Franky-san
Graficamente stupendo e una storia delicata e affascinante. La curiosità di Miyo verso la vita e i bizzarri oggetti esotici della bottega è contagiosa. Pensavo che il potere della ragazza sarebbe stato più centrale invece è lasciato molto in secondo piano
14/05/2021
shinji01
Mi sono piaciuti i disegni ma per il resto la storia scorre troppo lentamente e i personaggi non mi hanno preso. Ho fatto fatica a finire questo primo numero
11/03/2021
zettaiLara
L'Oriente che incontra l'Occidente attraverso cimeli bizzarri che tali non sono, lo straordinario fascino della turbinante era Meiji visto per tramite di un negozio delle Meraviglie, con una Alice nipponica e chiaroveggente. Un affresco FANTASTICO ♥♥♥
19/02/2021
Arwen1990
La storia ti cattura e ti trascina con delicatezza nel periodo Meiji, dove Miyo deve imparare ad avere fiducia in se stessa. Le bottega è un perfetto mezzo per conoscere un mondo che si estende oltre il Giappone e Miyo ne farà tesoro. Innamorata di Momo!
18/02/2021
lightorange
L'ambientazione storica, il percorso di formazione della protagonista, il tocco soprannaturale... il tutto unito a un'atmosfera nostalgica che pervade l'intero volume. Ci sono tutti gli ingredienti perché questo manga si riveli un piccolo gioiello.
17/02/2021
Hachi194
Davvero molto interessante. Una ragazza con un potere speciale che trova chi può valorizzarlo, anche e soprattutto come donna in un'epoca in cui non era facile... Consigliato!
14/02/2021
2247
Un racconto nostalgico sull'avvento dei primi tempi della società dei consumi. Tra psicometria e atmosfere da romanzo per ragazze, scopriamo com'era "il futuro di una volta" con gli occhi di una Cassandra un po' svampita ma romantica.
06/02/2021
Altri Voti
Titolo | Prezzo | Casa editrice |
---|---|---|
La lanterna di Nyx 1 | € 12.90 | Dynit |
La lanterna di Nyx 2 | € 12.90 | Dynit |
La lanterna di Nyx 3 | € 12.90 | Dynit |
La lanterna di Nyx 4 | € 12.90 | Dynit |
La lanterna di Nyx 5 | € 12.90 | Dynit |
La lanterna di Nyx 6 | € 12.90 | Dynit |
La lanterna di Nyx Collector's Box | € 77.40 | Dynit |
Anemone Blu
Primo volume promosso! Disegni dolci e storia coinvolgente. Ho un debole per i manga di ambientazione storica e sapevo che sarei andata sul sicuro. Cmq, mi son già innamorata di Momo. l'unico difetto è il prezzo, meno male che l'ho preso in biblioteca!
10/04/2024