Boku ga otto ni deau made, manga sul primo matrimonio gay in Giappone
La travagliata storia a lieto fine di Ryōsuke Nanasaki, giovane attivista per i diritti LGBTQ+, divenuta un romanzo e poi un manga
di zettaiLara
Nell'opera Boku ga otto ni deau made ("Finché non ho incontrato mio marito") la storia è di quelle che rimbalzano sui social media e possono anche, perché no, far stringere teneramente il cuore: si tratta infatti di un manga del 2020 che traspone un saggio autobiografico del 2019 con cui Ryōsuke Nanasaki racconta le proprie vicende, segnate sin dalla gioventù da una condizione di tormentata omosessualità sino all'incontro con il marito Ryōsuke; quest'ultimo è curiosamente omonimo di Nanasaki nel suono del nome, benché scritto con kanji che recano un differente significato.
La coppia è divenuta la prima unione tra persone dello stesso sesso ad aver contratto un peculiare certificato di matrimonio in Giappone nel 2016.
Il 10 ottobre di quell'anno, infatti, i due Ryōsuke si sono recati presso il tempio buddhista Tsukiji Hongwanji di Tokyo: di fronte alla statua del Buddha della sala centrale si sono così scambiati gli anelli, indossando hakama e haori da cerimonia, ovvero il tradizionale ampio pantalone a pieghe e la casacca che nei colori chiari e del nero fungono anche da veste matrimoniale.
La cerimonia non sostituisce il consueto certificato di matrimonio, che tra due uomini non viene accettato come valido, e pertanto non si può strettamente parlare di 'matrimonio' legalmente riconosciuto per come di solito lo si intende; tuttavia ciò che la coppia ha stilato durante l'evento viene definito 'certificato autenticato di relazione con il partner' e si tratta di un documento redatto da un funzionario comunale.
In assenza ad oggi di una legge che in Giappone tuteli i diritti legati al matrimonio per le persone LGBTQ+, questo documento è stato creato come modalità con cui entrambi i partner possono trasmettersi l'un l'altro i sentimenti reciproci e suggellare a vicenda le responsabilità, i diritti e le proprietà che derivano da un'unione matrimoniale. Si tratta pertanto di qualcosa che li trasforma ufficialmente da coppia a famiglia.
Il racconto che viene fatto nel volume unico edito da Bunshun tralascia alcune parti del romanzo originariamente scritto da Nanasaki, ma vi si ritrovano comunque infusi con franchezza i sentimenti di Ryōsuke, tratteggiati con lo stile di disegno pulito, chiaro e nondimeno incisivo di Yoshi Tsukizuki.
Ne possiamo osservare alcune tavole nel presente articolo e nella galleria, mentre nel link di Bunshun Online è possibile rinvenire altre pagine originali diffuse online in maniera gratuita.
Boku ga otto ni deau made - presentazione manga
Il giovane Nanasaki, che tra le altre cose ha avviato un'impresa che si occupa di matrimoni, è un attivista per i diritti degli omosessuali piuttosto conosciuto in Giappone, e proprio durante la manifestazione della parata arcobaleno a Tokyo ha ricevuto dal compagno la proposta di matrimonio, con tanto di anello di fidanzamento di Tiffany.
Avendo a lungo sofferto per l'impossibilità di poter vivere appieno la propria identità serenamente, Nanasaki ha inteso così affidare ad un romanzo la propria travagliata storia dall'esemplare lieto fine:
"Pensavo di essere nato gay per qualche sorta di castigo. E' ciò che sentivo un tempo dentro di me e continuavo a ribadirmi; poi è maturato il desiderio di scrivere a riguardo della vita che ho condotto sinora.
Poiché attraverso quel percorso, ho potuto incontrare mio marito."
Poiché attraverso quel percorso, ho potuto incontrare mio marito."
Anche se al giorno d'oggi esiste questo strumento che consente di certificare le relazioni, il manga omette di raccontare le tante peripezie affrontate dalla coppia per giungerci: in diversi uffici comunali a Nanasaki e il suo partner è stato rifiutato un colloquio a causa di funzionari pubblici che hanno indicato loro come le relazioni tra persone dello stesso sesso vadano contro l'ordine pubblico e la morale. I due Ryōsuke era quasi giunti sul punto di arrendersi, finché il loro avvocato non li ha introdotti proprio a quel funzionario pubblico, di idee aperte e favorevole alle coppie omosessuali, che si è infine reso disponibile a portare avanti la loro richiesta per il certificato; dopo l'approvazione di una determinata legge, i due sono dunque divenuti tra i primi a poterne beneficiare nell'ambito delle unioni omosessuali.
Nel libro Nanasaki racconta inoltre come gli sia stato fatto talvolta notare che lo strumento del matrimonio non è necessario per il riconoscimento di una coppia, al punto che anche le coppie eterosessuali non sempre si sposano. Il giovane uomo ha obiettato però che vedersi negata la possibilità di contrarre matrimonio è un rifiuto indiretto della società nei confronti di un amore non convenzionale, e una fattiva discriminazione.
Anche in Giappone vi sono stati casi in cui, a causa del mancato riconoscimento come famiglia di fatto, ai partner non è stato permesso di partecipare al funerale del proprio amato, se la famiglia di origine ne aveva negato il consenso. Questo diniego è assai meno probabile si verifichi oggi, per chi possiede un certificato.
La copertura del documento si estende inoltre in ambito sanitario, così che uno dei due partner può prendere decisioni e assumersi responsabilità per conto dell'altrui salute, se necessario, e viceversa.
Fonti consultate:
Bunshun
YouTube
Anilist