Rumiko Takahashi svela il perchè i suoi personaggi non si dicono mai "ti amo"
L'autrice risponde risponde su twitter, svelando ciò che tutti un po' ci chiedevamo
di Kotaro
Rumiko Takahashi continua a rispondere alle domande dei fan sul suo nuovissimo account Twitter. Una delle domande che le hanno rivolto riguarda una cosa che sta a cuore a moltissimi fan di quest'autrice storica: le relazioni amorose tra le sue coppie di protagonisti.
Domanda: Adoro il modo in cui il rapporto tra l'eroe e l'eroina è sviluppato nelle sue opere. I personaggi non si dicono mai chiaramente "ti amo", ma riescono ugualmente a esprimere ciò che provano. Pensa che sia importante per lei esprimere il legame tra i due protagonisti in questo modo?
Rumiko Takahashi: E' solo un mio pensiero, ma ho come l'impressione che, quando i personaggi di un manga si dicono "ti amo", la loro storia finisca. Perciò, ritengo che sia importante non dire "ti amo" a parole.
Naturalmente, così facendo, i due potrebbero non capirsi o fraintendersi. "Non so che cosa prova nei miei confronti"... in casi come questo, forse il partner potrebbe fare qualcosa per far capire che è innamorato, e questa sarebbe una cosa bella, no?
Si può far capire di essere innamorati anche senza dirlo a parole. Io faccio sempre in modo che i miei lettori capiscano che i due protagonisti provano qualcosa l'uno per l'altra... anche se loro stessi forse non se ne rendono conto!
E' pensando a questi schemi per i miei personaggi che passo le giornate...
Se, dunque, i personaggi di Ranma 1/2, Inuyasha, Lamù e tante altre storie di questa celebre e importante autrice sembrano sempre litigare, essere ad un passo dal confessare il loro amore senza mai metterlo nero su bianco e facendo dannare molti fan, ecco spiegata la ragione.
Fonte consultata: Account Twitter di Rumiko Takahashi