Enako: la cosplayer giapponese possiede un intero magazzino di costumi
Tra i 400 e i 500 costumi ordinati in contenitori
di Hayato F.Seiei
Enako è esplosa nella scena del cosplay nipponico intorno al 2012, riuscendo nel 2016 ad avere un profitto mensile di circa 7.884 euro. Le cifre, però, si sono presto alzate, arrivando addirittura a superare i 78.834 euro al mese nel 2019. Attualmente Enako afferma di essere stata assunta come testimonial per diverse società di anime e videogiochi, con dei guadagni provenienti anche dalle dirette streaming.
La cosplayer sta apparendo su diverse riviste giapponesi, recitando per film e doppiando per alcune serie, inoltre ha registrato dei pezzi di musica pop. Secondo la stampa giapponese, Enako sta guadagnando circa 876 mila euro all'anno. Il suo successo ha fatto notizia in patria, con diverse persone infastidite dai suoi guadagni. Molti le hanno detto “Paga le tasse”, con Enako a rispondergli ogni volta “Dannazione, già le pago”.
Nella clip sottostante, Enako mostra il magazzino dei suoi costumi. A quanto pare ha bisogno di un intero appartamento per contenere i suoi cosplay chiusi e organizzati in contenitori impilati l’uno sopra all’altro. Quando gli viene chiesto il numero di costumi che possiede, lei risponde “Non li ho mai contati, ma immagino che siano tra i 400 e i 500”.
Così tanti costumi hanno bisogno di una buona organizzazione ed infatti su ogni scatola vi è un’etichetta con l’immagine del personaggio corrispondente.
Sul retro vi è una stanza interamente dedicata alle parrucche e ad accessori come spade e bastoni.
L’anno scorso il governo giapponese ha iniziato a lavorare su dei cambiamenti per le leggi sul copyright riguardante i cosplay. La legge porrebbe una tassa di licenza per i cosplayer professionisti, non intaccando chi si traveste per passione. A quei tempi Enako disse la sua riguardo la legge, dicendo che ogni volta che appariva in televisione usava costumi originali, oppure interpretava personaggi su cui aveva il permesso. Come già detto, il cosplay è un gran business ed ha, ovviamente, regole da rispettare.
Fonte Consultata:
Kotaku