Moglie di una spia: da film a manga. Operazione riuscita? Recensione
Una spy story melò trasferita dal grande schermo alle tavole del fumetto
di Hachi194
Il film originariamente nasce come episodio speciale girato in 8K Super Hi-Vision per la trasmissione su un apposito canale in 8K dell'emittente pubblica giapponese NHK, ma poi è stato presentato in anteprima alla 77ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia in una speciale versione cinematografica, e in seguito, in tv a giugno 2020 e nelle sale nipponiche da ottobre dello stesso anno.
Avendo avuto questo grande successo, non stupisce la volontà di trasformarlo anche in un manga. La casa editrice Shogakukan lo ha così serializzato su Sunday GX, affidando la scrittura della storia a Ryusuke Hamaguchi e Kiyoshi Kurosawa e i disegni a Masasumi Kakizaki, noto al pubblico italiano specialmente per il seinen storico Rainbow, ma autore anche di Gene-X, Green Blood, Hideout e Bestiarius.
Tutto si gioca infatti sul concetto di fiducia: i personaggi di questa storia, sia i principali che i comprimari, devono affidarsi agli altri, far leva sui sentimenti per scampare alla polizia militare e all'accusa di spionaggio. I fatti si susseguono veloci nel manga, tenendo il lettore sospeso fra i dubbi, i ribaltamenti di ruoli e i colpi di scena della storia, anche se il destino di Satoko alla fine di questa storia è intuibile già dalle prime pagine, ambientate quando tutto è ormai finito, cioè nel 1945.
Nonostante ciò, la sceneggiatura è ben costruita e viene voglia di sapere come si è arrivati fin lì. Inoltre va dato atto agli autori di aver voluto affrontare un tema molto scottante: quella guerra in Manciuria intrapresa dall'esercito nipponico di cui poco e mal volentieri si parla in Giappone, intrisa di crimini e orrori, comuni purtroppo ad ogni conflitto, che ogni governo vorrebbe insabbiare, come se il fatto stesso di essere nel pieno di una guerra li potesse giustificare.
I personaggi sono ben caratterizzati, anche se ovviamente su tutti spicca Satoko, la moglie appunto del titolo. Giovane donna della borghesia dell'epoca, benestante nonostante l'incombere della guerra, sembra la classica mogliettina che aiuta il marito dietro le quinte, che sfoggia abiti occidentali, beve whisky estero e si preoccupa ansiosa del benessere del consorte.
In realtà è meno svampita di quello che sembra e seppur impaurita, decide di affrontare gli uomini che le ruotano attorno: dall'amico d'infanzia ora capo di polizia, al nipote che si batte in prima persona per denunciare gli orrori visti in Manciuria, al marito in cui cerca di credere ciecamente fino all'ultimo, nella speranza che l'amore sia più forte di tutto. Il finale c'è ma resta aperto ad alcuni dubbi su chi sia il gatto e chi il topo. Ovviamente non posso aggiungere oltre per non rivelare troppo.
Le tavole rendono bene le atmosfere cariche di sospetto ed incertezza tipiche dell'epoca, giocando sui chiaroscuri ed alternando disegni dai contorni molto netti e definiti fra bianco e nero ad altri dove si gioca soprattutto con le sfumature di grigio. Imponenti i fondali che ci riportano una Kobe d'altri tempi, molto viva nelle prime pagine e distrutta dai bombardamenti alla fine della storia.
L'edizione Planet Manga è curata: due volumi di 144 pagine in formato 13X18, brossurato con sovraccopertina, disponibili sia singolarmente che in cofanetto.
Ma purtroppo, c'è un "ma" alla fine della recensione di questo manga. Finita la lettura, mi è venuta la curiosità di vedere il film da cui la storia è tratta, e di cui avevo già sentito molto parlare all'epoca del Festival di Venezia, e per quel che mi riguarda il film è migliore del manga.
Pur mantenendosi fedele alla pellicola, il manga accelera molto nella parte iniziale, perdendo così per strada la spensieratezza della protagonista nella versione cinematografica, leggerezza che creava un forte contrasto con la seconda parte, quando le carte si scoprono. Acceleramento aggiungerei inutile, visto che nel secondo volume si usano diverse pagine per descrivere ciò che è avvenuto in Manciuria, mentre nel film viene spiegato in un dialogo di pochi secondi.
Nel film poi ci si serviva del cinema stesso per creare un affascinante gioco di specchi: Yusaku e Satoko infatti amano girare film amatoriali, l'ultimo dei quali immagina la donna nei panni di una spia. Questo cortometraggio amatoriale diretto da Yusaku arriverà a giocare un ruolo chiave nella vicenda, ruolo che permane nel manga ma che perde di fascino, diventando la pellicola semplicemente il resoconto di una gita di famiglia.
Gli attori affinano una recitazione che sottrae invece di aggiungere: emblematici sia Issei Takahashi nel ruolo di Yusaku dai mille volti, sia Yū Aoi che rende bene l'evolvere di Satoko, da giovane donna ingenua a moglie di una spia, rosa dai dubbi ma fedele al suo uomo a tal punto da diventare sfrontata e quasi divertirsi in questo doppio gioco.
Kurosawa inventa piccoli espedienti narrativi che richiamano alla mente registi del calibro di Hitchcock o scrittori come Stephen King (chi ha visto il film e letto Misery non deve morire capirà a cosa mi sto riferendo). Inoltre Kurosawa ci fa capire come si può ottenere molto anche senza per forza far vedere tutto, ottenendo quello che si vuole senza spendere milioni di yen: una cassa in un grande ambiente diventa la stiva di una nave, l'acqua che trema nei bicchieri e il rumore del rombo di un aereo sono sufficienti a rendere perfettamente l'idea del terrore di trovarsi sotto ad un bombardamento.
Sarebbe interessante poter chiedere agli autori le motivazioni dietro ai cambiamenti apportati: se è giustissimo che due media diversi abbiano finalità diverse e si debbano esprimere con linguaggi differenti, alcune scelte fanno sorgere domande spontanee nel lettore/spettatore.
Moglie di Una Spia - Cofanetto
Trasposizione manga del film vincitore di un Leone d'Argento a Venezia. Vigilia della Seconda Guerra Mondiale. Yusaku Fukuhara si reca in Manciuria in cerca di nuove opportunità commerciali. Qui si imbatte suo malgrado in un segreto militare. Yusaku intende denunciare alle autorità internazionali i gravi atti commessi dal Giappone, ma la moglie si oppone…
Prezzo: 14,00 €
Totale voti: 11 3 0
GianniGreed
Box molto semplice ma sufficientemente curato, che racchiude i due volumi della serie. Niente di speciale ma funzionale.
25/10/2022
Log4n
Cofanetto di non troppo pregiata manifattura ma considerato che costa come i 2 volumi singoli va bene. 1 volume: storia scorrevole, mi piace. Disegni splendidi ed espressivi. Forse un po' troppi errori ortografici di traduzione. Vedremo il secondo.
25/10/2022
Rory-84
La trama mi aveva molto incuriosito. Il disegno è molto bello ed espressivo peccato che la storia non sia molto approfondita. Scorrevole ma scivola via senza lasciarti molto. Dimenticabile. Il cofanetto è scarso
13/10/2022
shinji01
Non ho visto il film, quindi non posso fare un paragone. Il manga mi è piaciuto così così. Lettura scorrevole ma la storia non mi ha mai preso né fatto sobbalzare
11/10/2022
Aminako
Ho letto il primo, interessante, ma attendo il secondo per essere certa di avere colto tutto
10/10/2022
stelladicarta
Pensavo meglio a dire il vero, nel senso avevo aspettative alte ma boh, la storia a tratti mi sembra molto velocizzata e il finale è un pochetto aperto. Disegni molto belli, così come il periodo di ambientazione. Edizione promossa in pieno.
02/10/2022
Hachi194
Un manga tratto da un film. La storia procede bene salvo poi lasciare il solito finale aperto. Lei andrà in America a vendicarsi? Lui sarà ancora vivo? Quindi bene ma non benissimo. Ahimè il film è meglio.
02/10/2022
2247
Solito "cofanetto" non proprio esaltante. Rilegatura che si scolla facilmente, troppo esile e inidonea al peso totale dei due volumi. Storia breve ma che ha il coraggio di toccare un tema scottante per il mondo nipponico, che glissa sempre (per l'omote).
21/09/2022
Altri Voti
Titolo | Prezzo | Casa editrice |
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Moglie di Una Spia 1 | € 7.00 | Panini Comics |
Moglie di Una Spia 2 | € 7.00 | Panini Comics |
Moglie di Una Spia - Cofanetto | € 14.00 | Panini Comics |
Arwen1990
La cosa più bella di questo cofanetto è la pubblicità al film che ha vinto il leone d'argento al festival del cinema di Venezia. Per il resto niente di speciale, solotico cofanetto che occupa spazio che contiene due volumi piuttosto sottiili
18/09/2023