Memorie dell'Isola Ventaglio: prime impressioni sul nuovo manga di Kan Takahama
Dopo il pluripremiato La Lanterna di Nyx e L'Ultimo volo della Farfalla, arriva per Dynit il terzo capitolo della trilogia storica di Nagasaki
di zettaiLara
L'opera segue la vita della piccola Tamao, una ragazza nata in una casa di piacere, dalla sua nascita fino all'età adulta.
D'altro canto Kan Takahama ci ha fortemente viziati, a partire da quando ci ha volutamente dischiuso la porta di un mondo fin troppo affascinante, attraverso il volume unico L'ultimo volo della farfalla. Un mondo nei confronti del quale non è facile resistere alla tentazione di sbirciare sempre di più, e con sempre maggiore curiosità.
In questo senso, quando alla storia di Kicho aveva fatto seguito la miniserie La Lanterna di Nyx che ne funge da indiretto sequel, si è trattato per i lettori di una sorpresa in grado di offrire un graditissimo ritorno, su quello stesso evocativo palcoscenico storico di fine '800 in piena catartica rivoluzione.
In maniera non dissimile dalla Alice di Carroll che Miyo evoca, le sue avventure ne La Lanterna di Nyx trasportano il lettore stesso all'interno di un mondo "altro" costellato da personaggi in bilico fra antico e nuovo, tradizioni e modernità, nell'ambito di un fascinoso mélange di Oriente e Occidente rinvenibile praticamente in ogni dove.
Ecco perché è difficile non farsi prendere da un certo turbinio di emozioni quando si sfogliano le pagine del primo volume di Memorie dell'Isola Ventaglio, che cronologicamente si installa esattamente a metà delle succitate opere, narrando le vicende della piccola Tamao, nata all'interno di una casa di piacere e dunque destinata, sulla carta, a muoversi soltanto all'interno di questo luccicante ma angusto acquario.
Lo status quo sociale che in Giappone è stato inamovibile per diversi secoli, tuttavia, sta per cambiare in maniera dirompente, e la prospettiva da cui la Takahama lo analizza stavolta è quella di Dejima, l'isola artificiale a forma di ventaglio al largo di Nagasaki, nell'estremo sud del Giappone, che rappresentava quell'unica porzione di territorio franco in cui gli stranieri potevano muoversi e commerciare con le terre del Sol Levante, diversamente chiuse ad ogni accesso.
Ancora una volta la sensei ci offre una protagonista donna, e per di più ordinaria, mostrandoci il suo percorso di crescita in un mondo che all'universo femminile è ancora fortemente ostile e ingrato.
Per chi giunge dai precedenti volumi, Tama è una vecchia conoscenza, così come alcuni dei co-protagonisti con cui la giovane avrà modo di interfacciarsi, e ciò è elemento che risulta particolarmente gradito ai fini delle palesi interconnessioni tra le varie storie; ciò non significa tuttavia che non ci si possa avvicinare alla lettura di Memorie dell'Isola Ventaglio senza letture pregresse, perché anzi la miniserie ben si presta ad essere apprezzata anche in maniera del tutto a sé stante.
Più improbabile sarà, semmai, il non aver curiosità di saggiare gli altri capitoli della trilogia di Nagasaki una volta affezionatisi ad almeno uno dei tre, grazie alla solida e distensiva capacità narrativa ed evocativa dell'autrice.
Si riconferma piacevolissimo anche il tratto di disegno della sensei, che già si era assottigliato, pulito ed ammorbidito ancor più durante la stesura de La Lanterna di Nyx. L'uso dei retini richiama acquerelli di varie gradazioni e non di rado le tavole appaiono alla stregua di scatti fotografici in bianco e nero, da tale è l'attenzione al dettaglio e alla stratificazione delle sfumature.
Dal punto di vista grafico è inoltre affascinante la scelta di un racconto che si snoda su tavole interamente a fondo nero, pagina dopo pagina, come già visto ne L'ultimo volo della farfalla; il pensiero attinge direttamente dal mondo dei ricordi e la malinconia si espande lieve sulla lettura, in maniera tangibile eppur mai pesante.
Le tavole nere operano un forte contrasto cromatico se confrontate con quelle de La Lanterna di Nix, a maggior ragione a fronte di uno stile grafico ormai maturo e dunque ben equiparabile tra le due opere.
Nyx ci propone d'altronde, tanto nella storia quanto nel disegno, tutta la freschezza e l'ebbrezza del 'nuovo mondo' in rutilante cambiamento, mentre da L'ultimo volo della farfalla traspare fortemente la greve malinconia di un mondo antico che sta per volgere al termine.
In Memorie dell'Isola Ventaglio a spiccare è invece la convivenza dei contrasti, talora pacifica e talora meno, con le incongruenze che emergono dall'incontro tra mondi diversi e le resistenze date da tradizioni secolari messe alla prova o a confronto; tra le pagine si respira l'aria del vento che cambia in favore del commercio, la curiosità e la diffidenza del diverso, la dura realtà del Cristianesimo in Giappone, la vita di giovani nel cui sangue scorre Oriente ed Occidente in pari misura, in bilico verso il futuro.
Qui più che mai, rispetto ancora ai precedenti capitoli, si ha l'impressione di trovarsi di fronte a un'opera corale con tanti vissuti e prospettive, in cui la giovane, curiosa e malleabile Tama sembra quasi essere più un trait d'union che una vera protagonista, come un uccellino che si posa lieve su varie realtà, becchettando docile da ciascuna ed ascoltandone l'animo.
Ad impreziosire una lettura che desta interesse sotto molteplici aspetti, vi è poi un apparato di note e disegni esplicativi che la Takahama propone tra i vari capitoli: vi ritroviamo aneddoti dell'epoca Meiji e su Dejima, come ad esempio le Esposizioni Universali o l'adozione del Calendario Gregoriano, la quale si rinviene infine anche nella titolazione dei capitoli stessi.
L'ampio formato 15x21 cm del volume consente ancora una volta di apprezzare al meglio le belle tavole della sensei; evocativa è anche la stessa illustrazione di copertina, che si srotola lungo l'intera lunghezza del volume, dal fronte al retro, attraverso la forma di una cartolina d'epoca raffigurante proprio Tama.
Dal burbero Ganji alla signora Kei, e dai ribelli Momotoshi e Victor al dottor Thon, il volume spalanca le porte a numerose storie di cui pensavamo di sapere già molto, salvo ovviamente ricrederci durante questa nuova lettura.
Non resta che cedere alla tentazione, dunque, e permettere a quelle porte di condurci oltre la loro soglia, verso i prossimi volumi.
Con Memorie dell’Isola Ventaglio ci immergiamo nei ricordi d’infanzia di Tama, già conosciuta nella Lanterna di Nyx, ambientati a Dejima, l’isola nei pressi di Nagasaki dove risiedevano i commercianti stranieri, soprattutto olandesi.
La ragazza, nata nel quartiere dei piaceri, si appresta a lavorare come tuttofare nella casa di un ricco commerciante olandese prima di andare incontro al suo triste e obbligato destino di diventare una prostituta. In questo contesto, la protagonista si interfaccia con tanti altri personaggi in un’opera che definire corale può essere anche riduttivo. Gli intrecci e le storie si susseguono in una maniera così naturale e spontanea che per il lettore sembra davvero essere immersi nell’atmosfera dell’isola.
È stato un turbinio di emozioni, tra stupore e nostalgia, rivedere i protagonisti de La Lanterna di Nyx e approfondire il passato di Momo, Victor, Key, Ganji e tutti gli altri.
Assoluta nota di merito la caratterizzazione della fantastica protagonista, una ragazza con tanti sogni e desideri costretta dal fato a fare i conti con una realtà difficile e più grande di lei, che nell’animo e nel corpo è ancora molto infantile. Positiva e determinata, apprezza e si stupisce delle piccole cose, anche le più frivole e banali, in un mondo dove la divisione in classi è ancora molto forte e sembrano regnare solo i soldi e gli affari.
Molto interessante il parallelismo che viene fuori in questo primo volume tra la gioventù di Tama e quella dei suoi quasi coetanei Momo e Viktor; classi sociali e prospettive completamente diverse ma stessa determinazione e incertezza verso il futuro, tipica di un’epoca di profondi cambiamenti.
Un aspetto molto interessante è poi tutto l’approfondimento, tramite la storia di Ganji, verso le discriminazioni e persecuzioni dei cristiani del Giappone. Realtà che, sinceramente, conoscevo solo superficialmente. Da questo punto di visto appaiono come una vera e propria manna dal cielo le pagine d’intermezzo, in cui l’autrice spiega i retroscena storici inerenti al capitolo precedente; non solo gli albori del cristianesimo nel Paese ma anche tradizioni e usanze del Giappone del periodo Meiji, l’esposizione universale in Francia di quegli anni e tante altre piccole e grandi curiosità su un mondo che conosco ancora poco ma che sono determinato a scoprire meglio.
I disegni sono semplicemente magnifici, realistici ma delicati allo stesso tempo. Mi ha impressionato come l’autrice riesca a far trasparire le emozioni attraverso le espressioni dei volti, soprattutto nella protagonista. L’edizione proposta da Dynit Manga è ottima: formato ampio che rende merito all’arte della Takahama, materiali di pregio e un glossario molto utile alla fine del volume che permette di non sovraccaricare di note la singola pagina. Peccato per il prezzo, un po’ troppo alto rispetto alla media delle altre case editrici.
Insomma, un primo volume che mi ha convinto appieno e che ha spazzato via quel leggero timore che avevo prima di leggere il racconto. Una storia apparentemente semplice ma molto coinvolgente, dove la forza dei personaggi emerge con vigore da ogni pagina. Momenti profondi e riflessivi si alternano a quelli più leggeri rendendo così la lettura piacevole e scorrevole. Ora non mi resta che aspettare i prossimi volumi e intanto consigliarlo vivamente a tutti coloro che amano questo tipo di storie e ambientazioni.
Memorie dell’Isola ventaglio, facente parte della trilogia di Nagasaki, è un’opera che può essere tranquillamente letta stand-alone ma, a mio avviso, lascia qualcosa in più a chi ha già letto La Lanterna di Nyx per i tanti personaggi già visti e conosciuti in essa. Titolo magnifico, che tra l’altro è stato il vincitore degli AnimeClick Awards 2022 come miglior serie breve.
Memorie dell'Isola Ventaglio chiude e completa la trilogia della maestra Kan Takahama; la storia, benché sia l’ultima ad essere stata ideata, si inserisce cronologicamente tra L'ultimo volo della farfalla e La Lanterna di Nyx e la protagonista è la giovane Tama, che qui ritroviamo alla soglia dell’età adolescenziale. Proprio perché fa parte di una trilogia, i personaggi sono già tutti noti, ma è davvero bello e interessante scoprire il loro background: ritroviamo davvero tutti i personaggi che ci hanno accompagnato nelle precedenti opere, da Momo a Ganji, fino a Victor.
Quello che però cattura davvero l’interesse del lettore è l’ambientazione: ci troviamo in un periodo di grandi cambiamenti nella storia del Giappone a cavallo dell’epoca Meiji, dove le culture si fondono sempre più e il bando verso gli stranieri inizia a star stretto a chi vive già a metà tra i due mondi. La commistione tra occidente e oriente, se nella Lanterna di Nyx aveva già trovato un solido terreno sul quale prosperare, qui invece fa approcciare alla preparazione di quel terreno. Si viaggia perciò in condizioni precarie dove ognuno rischia qualcosa per trovare o mostrare il vero sé stesso. È sicuramente il caso di Ganji che deve nascondere la sua vera fede, ma ancor più questo si nota nella nostra protagonista che, nata nel quartiere dei piaceri, avrebbe già il futuro scritto, se non fosse che la rivoluzione è alle porte.
La capacità della Takahama di destreggiarsi nell’uso delle varie lingue e delle varie culture, lascia ancor più a bocca aperta ed estasiati. Lo studio che c’è dietro è davvero encomiabile e la storia risente positivamente di questa cura nei dettagli, che si ritrova anche nello stile di disegno e nelle tavole. L’effetto acquerello, che caratterizza tutta la trilogia, qui offre un sapore anche nostalgico e malinconico ed è accentuato dal fatto che tutte le tavole sono bordate di nero, a sottolineare il fatto che sono appunto memorie di Tama e di un tempo che non c’è più.
Kan Takahama a mio avviso con questa opera si supera: Memorie dell’isola ventaglio è un manga imperdibile, che ha tanto da dire e raccontare, tanti aneddoti, sulla storia di un Giappone ormai perduto, da scoprire.
Per coloro i quali ancora non si sono avvicinati alla trilogia di questa autrice, Memorie dell’isola ventaglio è un ottimo punto di partenza.
La maestria dell’autrice vi catapulterà in un modo pieno e sconosciuto, con tanti personaggi al quale affezionarsi e che sapranno farsi amare talmente tanto che sarà inevitabile poi voler sapere più su di loro tramite le opere precedenti.
L’edizione di Dynit è sempre ben curata e chiara, fatto salvo per due refusi nel quale mi sono imbattuta. La traduzione presa in carico dalla stessa Asuka risulta sempre chiara, grazie anche alle numerose note sia tra le tavole, sia alla fine del volume.
Memorie dell'isola Ventaglio 1
A1866: a Nagasaki, e più di preciso a Dejima, il vento d'Occidente soffia sul Giappone. La giovanissima Tamao viene mandata come aiutante insieme alla cortigiana Sakunosuke a casa di un mercante olandese. Nata e cresciuta in una casa d'appuntamenti, Tamao conoscerà per la prima volta il mondo al di fuori del quartiere dei piaceri di Maruyama... L'ultima opera della trilogia di Nagasaki della pluripremiata Kan Takahama!
Prezzo: 12,90 €
Totale voti: 11 0 0
CloveRed
Un Giappone in bilico, tranquillo ma destabilizzato dal cambiamento. Estremamente elegante ed interessante. È stato piacevole ritrovare e continuare a leggere dei protagonisti di Nyx e de l’ultimo volo della farfalla. Tama è adorabile🥰
05/12/2022
Franky-san
Un inizio davvero fantastico! Che bello rivedere Nagasaki e i protagonisti de "La Lanterna di Nyx" in altri momenti della loro vita. La protagonista, Tama, poi è superlativa in tutto e per tutto, immersa in una realtà più grande di lei, purtroppo.
25/11/2022
Arwen1990
L'ho amato tantissimo. Orfana di Nyx ho aspettato con trepidazione questa uscita e forse anche con qualche timore. Nessuna delusione, anzi mi è piaciuto tantissimo. Un Giappone in bilico, come la maggior parte dei personaggi. Che belli rivederli tutti ❤️
25/11/2022
zettaiLara
Splendido affresco corale su un mondo che stava per cambiare per sempre. Dejima era fascinazione, timore reverenziale, traffico commerciale e abiura feroce del cristianesimo; Tama corre qua e là, riprendendo i fili con i tanti personaggi noti. Ganji çOç!!
13/11/2022
Altri Voti
Titolo | Prezzo | Casa editrice |
---|---|---|
Memorie dell'isola Ventaglio 1 | € 12.90 | Dynit |
Memorie dell'isola Ventaglio 2 | € 12.90 | Dynit |
Memorie dell'isola Ventaglio 3 | € 12.90 | Dynit |
Memorie dell'isola Ventaglio 4 | € 12.90 | Dynit |
ArtiAndrea
Molto bello merita.
06/12/2022