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Questo è un manga scritto da una otaku per gli otaku.

La trama ruota principalmente su due coppie molto otaku, mostrando la loro quotidianità divisa tra lavoro in ufficio (dove sono tutti ben inseriti e alcuni nascondono palesemente il loro essere otaku), il tempo libero dedicato a questo mondo popolato da anime, manga, cosplay e videogiochi ..... e alcuni capitoli dedicati alle relazioni di coppia.
Una lettura leggera e a tratti divertente, senza troppe pretese, drammi o scossoni, snodandosi genericamente in brevi capitoli autoconclusivi.


Di sicuro è una lettura molto impegnativa per chi non si intende abbastanza di videogiochi, manga o anime e si sta approcciando da poco a queste cose.
Alla fine di ogni volume, comunque, ci sono note corpose che spiegano nel dettaglio usi, linguaggi tipici che aiutano il lettore a comprendere al meglio i dialoghi dei nostri protagonisti, anche se a volte li ho trovati troppo lunghi e pesanti.

Narumi Momose ( 26 anni) dall'aspetto fanciullesco e dolce è appassionata di anime e manga ,soprattutto boys love, che scrive anche nel tempo libero cimentandosi come autrice, molto solare e gentile, sempre attenta agli altri e a metterli a loro agio, una ragazza che lotta per nascondere fortemente il suo essere otaku frutto di dure discriminazioni passate e fidanzata con Hirotaka Nifuji ( 26 anni) appassionato ed esperto videogiocatore, una coppia tendenzialmente tranquilla e un po' banale;
Taro Kabakura ( 28 anni) assomiglia tantissimo a Narumi nelle passioni e nel suo nascondere l'essere otaku, uomo dal volto spesso minaccioso ma in realtà dal carattere gentile e disponibile, fidanzatissimo con Hanako Koyanagi ( 27 anni ) appassionata cosplayer dall'aspetto di una classica segretaria elegante con gli occhiali e generosa di curve, dal carattere un po' irascibile ma, come il suo fidanzato, di animo gentile nel profondo, formano una coppia tendenzialmente litigiosa ma di base in ottimi rapporti.


Come dicevo, i capitoli sono ricchi di citazioni e situazioni che solo gli appassionati di videogiochi, manga o anime possono comprendere.
Per farvi un esempio: Hanako che riesce a convincere il fidanzato Kabakura a fare il suo primo e unico cosplay (lui così determinato a non volerne sapere ), egli ha ceduto dopo tanto tempo e insistenze in cambio di un regalo..... una action figure costosissima che voleva da tantissimo tempo;
Oppure la fobia di Nifuji per i tuoni... fobia che ha radici nell'infanzia.... quando i videogiochi erano su Playstation 1 e i salvataggi erano assai pochi e dosati: ho riso di gusto nel vedere Nifuji bambino disperato di fronte alla console spenta per colpa del black out dovuto ai tuoni! ... eh i giochi di una volta....e i traumi di una volta ah ah!! Ma solo chi ha videogiocato negli anni 90 può capire...
Come l'importanza di mostrarsi persone "normali" sul posto di lavoro o nella società in generale, la coscienza di parlare una lingua con terminologie prettamente legate a quei settori che fanno estraniare chi non è avvezzo di questo mondo e ti guarda come se parlassi arabo.

I disegni di Fujita hanno un tratto deciso e armonioso.
L'autrice ha anche giocato spesso con i lettori includendo tra un capitolo e l'altro brevi scene dove i suoi protagonisti si cimentavano in situazioni proposte o consigliate dai lettori stessi.

La Planet manga ne ha fatto una buona edizione in grande formato, anche se gli 11 volumi sono abbastanza sottili.

Consigliato a chi ama i manga che mostrano in maniera ironica e leggera cosa significhi essere un otaku condito con un velo di romanticismo .