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YoiChan

Episodi visti: 11/11 --- Voto 10
"Genji monogatari sennenki" è un anime tratto dall'opera "Genji monogatari " scritta nel periodo Heian. La storia tratta le avventure amorose del giovane Hikaru Genji, secondogenito dell'imperatore. La trama è ricca di passione e di sentimenti che si intrecciano tra di loro: gelosia, gioia, tristezza e amore. Vedendo l'anime si intuisce sin da subito che si tratta di un'opera complessa. La stessa personalità del protagonista è ricca di sfaccettature, e le numerose donne che incontra e che frequenta hanno ognuna una personalità diversa e a volte opposta a l'una quella dell'altra. E' questo l'aspetto più intrigante.
I disegni, a mio parere, sono a dir poco sublimi. Il tratto è molto curato, così come i dialoghi che in alcune scene sembrano dei versi di una poesia. Le musiche sono anch'esse molto belle e rilassanti e si adattano perfettamente alla storia.
Ho amato sin dall'inizio quest'anime e non me me ne sono pentita. Ogni puntata lascia con il fiato sospeso e non si vede l'ora di vedere il seguito.


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Antoine

Episodi visti: 11/11 --- Voto 8
"Genji Monogatari Sennenki" è una serie particolare che non consiglierei a tutti, anzi, solo a poche persone particolarmente sensibili e dall'animo poetico. D'altra parte di questo si parla: amore e poesia. Non posso con certezza dire quanto la serie animata si distacchi dall'opera originale di Murasaki Shikibu, visto che iniziai a leggere il romanzo molti anni fa e per vari motivi lo interruppi quasi subito. Ricordo però che mi piaceva, anche se non mi faceva trasalire a ogni pagina. Lo stesso succede con questa serie animata che quindi, credo, renda abbastanza lo spirito del celebre romanzo giapponese.

La storia in sé non è niente di eccezionale: si parla del bellissimo Genji, figlio illegittimo dell'imperatore del Giappone, e dei suoi numerosi amori. Non c'è azione, ci sono molta riflessione, molti baci, numerose poesie, frasi non dette.
Il protagonista non è niente di eccezionale: quello che spinge a guardare la serie sono le donne di cui s'innamora, vere protagoniste della storia. Hanno diverse personalità, diversi modi di agire, diversi modi d'intendere l'amore. Ho trovato, quindi, piacevole guardare queste donne a loro modo straordinarie, la loro bellezza, la loro eleganza, nascoste dietro inaccessibili (quasi) cortine. Di tutte, le più interessanti sono due: la principessa Fujitsubo, madre adottiva di Genji, dolce, malinconica ed estremamente nobile d'animo; e la dama Rokujo, passionale, inquietante e oscura.

La regia di Osamu Dezaki è particolarmente adatta a una storia come questa: lenta, dolce, con molti fermo-immagine a pastello. Il character design di Akio Sugino è come al solito eccezionalmente bello, soprattutto nel delineare le figure femminili che risultano ben caratterizzate e distinguibili. Ottima anche la scelta cromatica dove spiccano i paesaggi sereni e melanconici e gli sgargianti kimono delle dame. Bellissime sono le musiche, suggestive, evocative, sempre adatte.

La serie tuttavia non è perfetta. Intanto è un po' inconcludente visto che non tratta l'intero romanzo, ma solo una parte. A volte è davvero eccessivamente lenta e guardare più di due episodi di fila diventa un po' stucchevole. Nonostante il design stupendo, i disegni sono di qualità altalenante e molti fotogrammi tradiscono le mani di disegnatori poco attenti al dettaglio e poco sensibili al design particolare di Sugino. Le animazioni sono ridotte all'osso visto che nella maggior parte delle scene i personaggi sono seduti e parlano. Tuttavia, almeno nelle scene un po' più movimentate, avrei gradito delle animazioni ricche. C'è l'impressione che il budget non fosse particolarmente elevato... Infine, se le musiche che accompagnano l'anime sono stupende, le sigle sono a dir poco imbarazzanti e fuori luogo. Brutte è un complimento. Buono il doppiaggio, ma non esaltante. Bravissime sono le doppiatrici di Fujitsubo e soprattutto quella di Rokujo, ma gli altri non spiccano, in particolare Genji.


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Naco

Episodi visti: 11/11 --- Voto 8
<i>Genji Monogatari Senneki</i> altro non è che la trasposizione animata delle prime - più o meno - trecento pagine del romanzo più antico giapponese: <i>Genji Monogatari</i>, appunto, scritto dalla dama di corte Murasaki Shikib, edito da Einaudi per l'Italia. Tra l’altro, non capisco perché fermarsi a 11 puntate, quando il romanzo, ovviamente, è concluso da un pezzo e si poteva fare una serie più lunga, che raccontasse tutta la vicenda.
A parte qualche variazione narrativa, non tanto di avvenimenti, quanto di tempistiche (alcuni eventi sono stati anticipati, altri posticipati, più alcune scene aggiunte nell’ultimo episodio, che, secondo me, gli autori potevano pure risparmiarsi), l’anime narra la storia di Genji, uno dei figli dell’Imperatore del Giappone, e delle donne che ruotano attorno a lui. A partire da Fujitsubo, la sua matrigna, di cui è perdutamente innamorato e che non dimenticherà mai, per passare poi ad Aoi, la sua prima moglie, a Murasaki, la bambina che adotterà, che si crescerà e che alla fine prenderà come seconda moglie, e a tutte quelle donne con cui il principe avrà una storia, tutte bellissime, tutte nobilissime - anche la più “povera”. Il tutto, ambientato in un’atmosfera incantata, quasi da fiaba. Siamo davanti a un Giappone diverso da quello a cui siamo abituati; non è il popolino quello che ci troviamo davanti, ma la famiglia imperiale giapponese e il micro mondo che la circonda, fatto di dame bellissime con abiti preziosi, di danze, di letture, di poesie, di preghiere e di riti che scandiscono il tempo.

Proprio perché la trama ricalca quella del romanzo, c’è da dire che non si può condannare la serie, da questo punto di vista: in effetti, la vita di Genji, almeno fin dove si ferma l’anime, ma anche oltre, non è altro che una storia d’amore dietro l’altra, con donne bellissime, che si innamorano del principe al primo sguardo e per cui darebbero la vita. Il fatto che anche lui provi sentimenti molto forti per queste donne, non so se mi faccia più ridere o piangere: voglio dire, va bene essere facili all’innamoramento, ma a volte si rasenta l’ipocrisia! Comunque, parliamo di un romanzo del Mille, in un Paese che ancora oggi è molto diverso dal nostro, quindi meglio non indagare troppo sulla vita sentimentale del principe Genji.
Anche a livello di tempistiche, la serie segue il romanzo (anche se, a dire il vero, la versione stampata in alcuni punti è un po’ più veloce e meno pesante): molto lente le scene, ma anche i discorsi, spesso decantati sotto forma di poesie bellissime, sia per suono che per significato. Anche i disegni si adattano bene alle atmosfere narrate e ai tempi dell’azione: tratti molto dolci, colori delicati e mai troppo forti negli esterni, in contrasto con i colori sgargianti dei kimoni indossati dalle dame. I personaggi femminili sono davvero bellissimi, nonostante, ahimé, non possa dire lo stesso di Genji. Sì, probabilmente i canoni della bellezza maschile delle giapponesi sono profondamente diversi dai miei!
Ovviamente, anche le musiche si adattano perfettamente al resto, attraverso l’ausilio anche degli strumenti tipici giapponesi, suonati anche dagli stessi personaggi. A dire il vero, mi ha lasciato molto perplessa l'opening, che ho trovato in netta contrapposizione sia con i tempi lenti della vicenda, sia con la sigla finale, molto più dolce e in linea con la storia.
Insomma, <i>Genji Monogatari Sennenki</i> è un anime che consiglio a chi è interessato alla vicenda del romanzo, soprattutto se vuole farsi semplicemente un’idea della trama. Francamente, a me non avrebbe mai spinto a leggerlo, ma qui è semplicemente questione di gusti.


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ReiRan->--@

Episodi visti: 11/11 --- Voto 8
Sensuale, sensuale, sensuale, quindi ritmi lenti atmosfere sfumate luci soffuse. Di grande impatto sono le rappresentazioni e i colori dei kimono che scivolano lentamente va dai corpi, i lunghi capelli delle nobili donne, gli ammiccamenti da dietro le persiane schermo (scusate ma non so il nome giapponese) e dai ventagli che vengono persi per essere riportati... Ritengo che siano molto ben rappresentate le stagioni e il loro fluire, oltre alla classica rappresentazione della primavera e dei ciliegi in fiore sono raffigurate bene il candore della neve lo scroscio della pioggia autunnale e la calura estiva, le nebbie... Genjii è l’amante perfetto nobile, ricco, intellettualmente stimolante poiché colto, bello e quindi attraente, magnetico, prestante e come se non bastasse provetto cavallerizzo e abile spadaccino. Quindi tutte le donne cadono ai suoi piedi, tutte, ma come spesso accade si vuole ciò che non si può avere: Genjii ama Fujitsubo la attuale moglie dell’imperatore (suo padre) destinata a concepire un erede al trono. Non potendo avere colei che brama passa da una avventura amorosa all’altra, di dama in dama, amori e lussuria ma sempre con un velo di tristezza e sofferenza. Fino al tragico finale. Chi non apprezza il genere lasci stare, si annoierebbe, infatti non credo che sia un anime adatto a un pubblico non troppo maturo. Bella la colonna sonora e l’ opening theme "Hiyori Hime"- Puffy AmiYumi, e l’ ending theme while "Koi" - Kousuke Atari.

Kuroi

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Kuroi

Episodi visti: 3/11 --- Voto 7
Allora, mettiamo i puntini sulle i: Genji Monogatari non è una storia cinese, ma è il romanzo più antico e famoso della storia della letteratura giapponese!
Genji, lo splendente, l'uomo che ogni donna dell'epoca (NB: la storia del romanzo si svolge nella capitale imperiale Heiankyo - attuale Kyoto-durante il periodo Heian, 800-1200 circa) vorrebbe come amante, è il figlio cadetto dell'imperatore e di una concubina, dama bellissima ma di basso rango che muore poco dopo la nascita di questo bambino meraviglioso, preferito dall'imperatore stesso il quale, tuttavia, è costretto a trattarlo alla pari degli altri suoi figli, per rispetto della moglie legittima e del figlio di questa, che sarà l'erede al trono.
Detto ciò, anche se ho visto solo pochissime puntate, credo che questo anime rispetti in pieno la lentezza del romanzo scritto intorno al 1200 dalla dama di corte Murasaki Shikibu (leggetelo, se volete avere un'idea di letteratura giapponese classica).
Nulla di strano, allora, se l'atmosfera sembra ovattata o il ritmo lentissimo! Il romanzo è molto complesso e si dipana intorno alle tante avventure amorose del giovane principe, che rappresenterebbe il modello ideale di uomo in quanto bello, affascinante, discreto e, ovviamente, indimenticabile!
La gelosia morbosa e a tratti crudele di dama Rokujo, la morte per possessione di dama Yugao sono fedeli all'originale; anche la storia d'amore (quasi) incestuosa e tormentata del principe con la giovane e bella dama Fujitsubo, nuova concubina dell'imperatore scelta per la straordinaria somiglianza con la madre di Genji, è assolutamente fedele e rappresenta il leit motif del romanzo in cui si spiega come, in Fujitsubo, Genji ritrovi anche l'affetto materno di cui è stato privato.
Lo definirei illuminante per chi desidera addentrarsi nella cultura tradizionale del Sol Levante, con uno sguardo particolare sul chiuso e ristretto microcosmo dell'antica corte imperiale, con i suoi fasti, la sua raffinatezza e i suoi numerosi intrighi.

shuurei

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shuurei

Episodi visti: 5/11 --- Voto 8
Anime molto particolare, quasi surreale, dall'atmosfera magica tipica delle storie fiabesche cinesi... Se avete mai visto delle opere d'arte cinesi potrete capire cosa intendo. Interessante il disegno e le musiche e la storia devo dire quasi classicamente orientale. Il giovane figlio di un nobile cinese che sin da piccolo si innamora della sua giovane nuova matrigna, con tutte le implicazioni per un amore incestuoso e passionale. Da non perdere per gli amanti del genere. Voto 8. 00