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Allzeitbereit

Episodi visti: 7/7 --- Voto 7
E' una serie con luci e ombre.

Lo svolgimento della trama soprattutto della prima parte è carico di tensione. Un plus aggiuntivo è il fatto di ritrovare personaggi delle serie storiche, cosa che non adombra l'incisività dei nuovi personaggi. Geniale anche la risoluzione del mistero dello scrigno di Laplace. Grafica magnifica, come penso mai in nessuna serie precedente di "Gundam".

Che cosa quindi non va? Mah, i rimandi continui a soluzioni già adottate in varie storie passate (anche se è vero che è praticamente una caratteristica delle serie di "Gundam", però ogni tanto ci aggiungono qualcosa anche di originale, vedi "Mobile Suit Gundam: Iron-Blooded Orphans"), la risoluzione del finale che alla fine ho trovato un po' confusa, il personaggio di Final Frontal che alla fine mi è rimasto vuoto e poco significativo, e il fatto che ad alcuni personaggi, nonostante certe premesse, non è stato dato abbastanza spazio, Loni Garvey in primis.

Comunque un 7 se lo merita sicuramente, e lo consiglierei come serie con cui iniziare la conoscenza del mondo di "Gundam", se non lo si è mai incrociato prima (pur essendo una storia che pone un punto alle serie precedenti dello UC, penso potrebbe far venire voglia di vedere come si è arrivati sin qui).


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VirgilDmc3

Episodi visti: 7/7 --- Voto 9
E' una serie davvero molto profonda sia dal punto di vista della trama che dello sviluppo dei personaggi (mai statici, in continua evoluzione e crescita interiore), e di alto standard qualitativo nei comparti sonoro/grafica. Ci si chiedeva se l'integrazione della CG avrebbe stonato con l'animazione classica in una serie di "Gundam", e la risposta è un convinto no. Geniale inoltre la trovata "tutti lo vogliono, ma nessuno sa di cosa si tratta", relativa allo scrigno di Laplace, che tiene alta la curiosità fino alla fine.
Visione assolutamente consigliata ai fan di "Gundam", di difficile fruizione per tutti gli altri.


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Otaku moderato

Episodi visti: 7/7 --- Voto 9,5
<b>Attenzione: la seguente recensione contiene spoiler sulle serie precedenti</b>

La saga di Gundam, nel nuovo millennio, è sempre più fiorente grazie ai giovani appassionatisi ai mecha d'azione grazie alle ambientazioni della Cosmic Era narrate nelle serie di "SEED" e "SEED Destiny" e al futuristico Anno Domini narrato nelle serie di "Gundam 00". Si sa, tali ambientazioni alternative possiedono una propria identità nella narrazione e nel loro modo di vedere la guerra, ma hanno tutti elementi che li caratterizzano e accomunano: incomprensione, guerra, sentimenti, battaglie, Mobile Suit e Gundam sempre più sgargianti e potenti.
Ma nonostante questo, molti non si sono dimenticati dell'Universal Century, dove si narrava una guerra di odio e incomprensione, di corruzione e di disperazione, combattuta a caro prezzo e che ha avuto personaggi come Amuro Ray, Kamille Bidan e molti altri, diventate figure storiche.
Coloro che volevano tornare in quell'ambientazione a loro tanto cara hanno visto esaudito il loro desiderio quando spuntò in Giappone una saga di light lovel che non solo riprendeva l'U.C., ma che citava ed omaggiava quelle guerre ed avvenimenti che tutti quanti ricordavano, oltre a riprendere quei sentimenti che si provavano ai tempi di quella saga iniziata quando il Primo Gundam si sollevò, solco i cieli, si combinò e infine sparì nell'atmosfera in una nebulosa boreale che brillò nello spazio. Ciò giustificò un successo della light novel tale da richiedere a gran voce l'anime.
Ma Sunrise decise di fare qualcosa d'inaspettato: non ha fatto la solita serie televisiva, ma decise di fare di più: riprendendo la moda degli OAV pre-anni 2000, dove la grafica era ben superiore agli anime televisivi d'epoca, decise di riproporre tale stile, ovvero con una serie OAV dove la durata di un episodio era elevata e la grafica doveva essere roba da cinema, o qualunque altra cosa che doveva spaccare la mascella per la meraviglia.

Benvenuti in "Gundam Unicorn".

<b>Attenzione: la seguente parte contiene spoiler</b>

La serie è ambientata nell'U.C. 0096, ovvero tre anni dopo le vicende raccontate nel film "Il contrattacco di Char". Nella sfera terrestre la pace sembrava essere tornata del tutto, ma purtroppo un'antica ombra risalente all'inizio dell'U.C. tornerà a sconvolgere la pace.
Infatti, è venuto fuori il cosiddetto "Scrigno di Laplace", un misterioso oggetto il cui contenuto potrebbe provocare la caduta della federazione terrestre, e per i pochi ancora fedeli a Char è un occasione da non farsi sfuggire, in quanto un gruppo chiamato "Le Maniche", guidato dal misterioso Full Frontal, un individuo somigliante a Char, è già sulle sue tracce.
Ma altre forze sono interessate allo scrigno, ovvero la fondazione Vist, i possessori dello scrigno in questione, che esercitano una grande influenza sulla federazione, e la federazione stessa, la quale tenta di proteggere l'ubicazione dello scrigno a tutti i costi mediante il corpo indipendente Londo Bell.
E, in questa partita a tre per lo scrigno, verrà coinvolto il giovane Banagher Links, studente di Industrial 7, quando finirà per incontrare la misteriosa Audrey Burn, in realtà una ormai adolescente Minerva Zabi, e finirà col diventare il pilota di quello che viene definito come la chiave dello scrigno: il Mobile Suit Unicorn Gundam.

"Gundam Unicorn" poggia su una narrativa molto complessa, data la sua natura di OAV, dove vengono comunque ripresi i concetti dell'inutilità della guerra, le trame nell'ombra, i legami fra i vari personaggi e, ovviamente, le battaglie fra Mobile Suit in cui si uccide o si è uccisi.

Parte della struttura delle vicende è focalizzata sui personaggi, con un Banagher coinvolto in una guerra che non voleva, ma che gradualmente riuscirà ad accettare e a maturare come uomo nel carattere, o il pilota Riddhe, che da semplice soldato verrà coinvolto sempre più pesantemente nel conflitto, dato anche il suo legame familiare, o i vari membri della fondazione Vist, che non esiteranno a fare carte false per i propri scopi, evidenziando ancora una volta la codardia della federazione. Anche Audrey, alias Minerva, sarà una delle colonne principali della storia, permettendo di vedere il punto di vista di un popolo stanco della guerra d'indipendenza che la sua famiglia causò anni addietro.
Anche i vari soldati di Zeon dimostrano un peso speciale nella storia, coma la pilota Marida Cruz e i suoi compagni d'equipaggio, così come il nuovo equipaggio dell'ormai famosa Argama.
E fra tutti questi personaggi si intrecceranno legami molto particolari, che daranno un peso fondamentale alle vicende narrate.

Ovviamente, la narrazione non lesina le sorprese, oltre a offrire camei di alcuni personaggi, come Bright Noah, avvenimenti, figure storiche o mezzi delle serie passate.
Graficamente, il titolo spacca la mascella, con livelli di qualità pari ai film cinematografici, complici le spettacolari battaglie fra Mobile Suit, dotati di un livello di dettaglio maniacale, e una magistrale tecnica d'interpretazione e musiche d'alto livello sonoro.
Anche il mecha design fa del suo meglio, proponendo modelli di Mobile Suit sia vecchi che nuovi, ma non lasciano indifferenti il Gundam Unicorn e il suo sistema NT-D.

"Gundam Unicorn" è uno dei migliori capitoli dedicati alle vicende del Mobile Suit bianco, usando una formula inaspettata e funzionale, anche se gli episodi, della durata di circa un'ora (un'ora e mezza per l'ultimo), richiedono una visione calma, complice una realizzazione molto curata, che farà felici coloro che volevano una vera storia, di quelle che venivano raccontate nell'U.C.

HayatoFromMars

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HayatoFromMars

Episodi visti: 7/7 --- Voto 10
Si sente lo spirito della prima serie fin dal primo episodio. Personaggi molto ben strutturati, animazione molto buona, mecha design ottimo, OST da erezione perenne (per esempio "UNICORN") e una trama (come già detto) che mantiene lo spirito della prima serie. Collega molto bene alcune delle passate serie "Unicorn", soprattutto narra in breve i fatti di "Char's Counterattack" nel primo episodio e mantiene anche la drammaticità solita alla maggior parte delle serie del brand.
Il best pg, secondo me, è Marida Cruz, ma anche Banagher è degno di nota, perché, pur essendo il solito ragazzino che pilota il famoso Mobile Suit, caratterialmente sembra più maturo rispetto agli altri precedenti protagonisti. L'unica pecca dell'anime è la mancanza dei famosi ceffoni di Bright...
Una serie che consiglio ai neofiti del brand, anche se bisognerebbe guardare alcune serie "Unicorn" per comprendere al meglio l'anime. C'era da aspettarselo, dopo tanto tempo, dalla Sunrise.


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Genocid

Episodi visti: 7/7 --- Voto 10
Serie stupenda, ricca di collegamenti a serie passate e "future" di "Gundam", e una storia accattivante e avvincente corredata da un orgia di mobile suit che farebbe sbavare ogni appassionato. I combattimenti sono dinamici e molto realistici, danno quel senso di immersione di guerra globale che poche opere riescono a dare, l'uso della CG poi rende gli effetti di laser ed esplosioni molto ben fatto e realistico rispetto ad opere del passato.
Ovviamente la serie rende il meglio se si ha un ottima conoscenza del resto dell'Universal Century, ma può essere apprezzata anche da un neofita.


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AkiraSakura

Episodi visti: 7/7 --- Voto 6
"Gundam Unicorn" è una serie di sette OAV basata sull'omonima novel di Harutoshi Fukui. Si tratta di un prodotto destinato ai fans gundamici di vecchia data, pieno di rimandi al passato riconoscibili esclusivamente dagli "UC fags" navigati. Ergo siamo di fronte ad un prodotto costituito prevalentemente da fanservice, che, per quanto sia di qualità, non è assolutamente tominiano nei suoi intenti - come poteva invece esserlo, ad esempio, quel piccolo capolavoro di "Gundam 0080", con il suo messaggio antimilitarista e il suo modo di accennare il tema della difficoltà di comunicazione tra individui. "Unicorn" può essere tranquillamente accostato a "Gundam 0083", altro OAV dalla grafica e dagli aspetti tecnici mostruosi confezionato apposta per i fans - ma privo della sostanza del vero "Gundam" come inteso e concepito dal suo creatore originale, tale Yoshiyuki Tomino.

Gli eventi narrati in "Gundam Unicorn" si collocano nell'Universal Century, precisamente dopo i fatti accaduti nel lungometraggio "Char's counterattack" e nel finale di "ZZ Gundam". Il misterioso leader di Neo Zeon, Full Frontal, dà il via ad un nuovo conflitto con la federazione terrestre per rivendicare l'indipendenza degli spazionoidi. Banagher Links, protagonista indiscusso della serie (assieme ad una cresciuta Mineva Zabi), si ritroverà a bordo del Gundam Unicorn, un misterioso prototipo mecha che sembra essere la chiave del cosiddetto "Scrigno di Laplace", un oggetto in grado di ribaltare le sorti della guerra...

Contrariamente alla filosofia gundamica originaria, fatta di poca speculazione e tanta sostanza - gli schiaffoni di Bright insegnavano molto più di qualsiasi pedagogia ed elucubrazione mentale di sorta -, "Unicorn" si approccia alla solita guerra tra umani e spazionoidi con dialoghi molto pomposi, pseudo-filosofici, che spesso risultano privi di sostanza - sopratutto quelli dell'ultimo episodio, nei quali, con molti giri di parole altisonanti, praticamente si dice poco o nulla: la solita manfrina sull'evoluzione uomo-scimmia-newtype, sull'importanza delle scelte del "cuore" e dei "buoni sentimenti"; inoltre le derive misticheggianti inneggianti all'amore e alla fratellanza reciproca si potevano tranquillamente evitare in questo contesto (piuttosto mi rivedo per la quarta volta "Ideon" e "Ideon: Be Envoked"). Un grande inconveniente è che tutta la serie sia caratterizzata da ruffianate estreme e talvolta nauseanti, anche per un fan di vecchia data come il sottoscritto.

Il protagonista è molto maturo nonostante la giovane età - forse un po' troppo -; al suo fianco troviamo un'inaspettata Mineva Zabi cresciuta, la quale in "Z Gundam" e "ZZ Gundam" era ancora succube di Haman Karn a causa della sua giovane età, e Marida Cruz, la dodicesima clone di Elpeo Puru (altro riferimento della serie a "ZZ Gundam"). Senza dimenticare ovviamente tutti gli altri comprimari, alcuni dei quali discretamente caratterizzati e con un certo background alle spalle.

Con "Unicorn" ritornano in scena le cupe atmosfere di "Z Gundam" (non a caso una delle serie più aprezzate dai fans di vecchia data); ovviamente non mancano all'appello i newtype artificiali e i loro deliri psicologici, derivanti dall'atroce condizionamento che subiscono per essere trasformati in macchine da guerra, l'onnipresente capitano Bright (tuttavia ridotto ad una sorta di cameo/manichino inespressivo), la Neil Argama, alcuni riferimenti all'evento finale di "Char's Counterattack".

La sceneggiatura ruota intorno al misterioso scrigno di Laplace, la cui natura viene rivelata nell'ultimo OAV: a mio avviso, questo è stato un buon espediente per tenere alta l'attenzione dei fans, che hanno senz'altro contribuito ad accrescere l'hype nell'attesa della rivelazione finale. Alla fin fine la natura dell'oggetto è abbastanza consona al mood della serie, e non scade eccessivamente nel ridicolo, anche se risulta comunque aria fritta ai fini del concept gundamico originario dell'UC, al quale non aggiunge assolutamente nulla di fondamentale.

La regia è buona, mentre il character design non fa rimpiangere quello di YAS (che ha illustrato l'omonima Novel); il mecha design curato da Hajime Katoki ("Gundam 0083"), per quanto sia buono, presenta alcuni nuovi robot abbastanza brutti, diversamente da quelli ispirati al passato, come ad esempio lo stesso Unicorn. Le animazioni dei mecha utilizzano la computer grafica in modo poco invadente; pure uno come me, che non predilige i poligoni 3D negli anime, con "Gundam Unicorn" si è dovuto ricredere: la CG dei mecha si integra benissimo con le animazioni in 2D dei personaggi.

Oltre agli indiscutibili meriti tecnici, "Gundam Unicorn" riabilita lo snobbato "ZZ Gundam", rinnegato dallo stesso Tomino con i tre film riassuntivi di "Z Gundam". Questo per me è un pregio: sono infatti convinto che, nonostante gli innegabili difetti, "ZZ Gundam" sia un capitolo fondamentale nella continuità dell'UC, in quanto svela il destino di Kamille Bidan e Haman Karn, chiudendo una volta per tutte la storia di "Z Gundam" con un finale degno di questo nome.
In "Gundam Unicorn" vengono spiegati molto bene, sia al fan sfegatato della saga che all'eventuale profano, molti retroscena gundamici che in altre serie non vengono affatto approfonditi: chi è Zeon Zum Deikun, cos'è il contolismo... anche se comunque ritengo i tre romanzi di Tomino (editi in italia dai Kappa boys con un'eccessivo zelo nella scelta della punteggiatura) indispensabili per approfondire il retroscena politico gundamico originale.

In conclusione, questa è una buona serie OAV che potrebbe fare la gioia di molti appassionati, così come l'indifferenza di altri, come ad esempio i puristi legati al "Gundam" originale di Tomino, assuefatti da quel continuo riciclaggio sterile di "Z Gundam" operato con costanza - da più di vent'anni - dalla Sunrise per vendere i gunpla. Il sei e mezzo è dovuto in gran parte agli aspetti tecnici - visione a 1080p altamente consigliata.


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kaio1982

Episodi visti: 6/7 --- Voto 10
Mobile Suit Gundam Unicorn, è una serie Oav iniziata nel 2010, ambientata nell'universo Universal Century (l'unico che conta), che terminerà con il settimo Oav previsto per la primavera del 2014. Nonostante l'assenza dell'ultimo Oav, ritengo questa serie ormai giudicabile con estrema chiarezza. Inizio subito dicendo che Mobile Suit Gundam Unicorn è un capolavoro assoluto, che segue fedelmente la linea temporale e tutti gli avvenimenti delle serie classiche, in maniera fedele e maniacale.
Siamo nell'anno 0096 UC, 3 anni dopo gli avvenimenti del film Mobile Suit Gundam: Char's Counterattack e ben 9 da quelli narrati nella serie leggendaria, Mobile Suit Z Gundam.
L'anime inizia con un breve flashback in cui il primo ministro Riccardo Marsenas inaugura nell'anno 0 la nuova era spaziale. Durante la cerimonia viene attaccata la colonia e in un attimo ci ritroviamo dell'anno 0096. Il protagonista, anche questa volta è un ragazzino di 16 anni ma, a differenza di Amuro e Camille, Banagher Links è un ragazzino molto più maturo della sua eta, coscienzioso, pacifista, poco istintivo e superbamente caratterizzato, dimostrando caratterialmente almeno 20 anni. L'intera trama, ruota attorno ad un misterioso scrigno denominato Laplace, la cui chiave e nientemeno che il nuovissimo e maestoso Gundam Unicorn.
Tra i protagonisti è facile riconoscere una deliziosa Mineva Zabi, il capitano Bright ed ovviamente, il personaggio simbolo dell'intera serie, un tale Full Frontal che, oltre ad essere il leader di Neo Zeon, viene definito come la reincarnazione di Char Aznable. Full Frontal ha gli stessi tratti somatici, voce e viso del mitico e leggendario leader, ma sarà veramente lui? Non rispondo.
Parlando sia di trama che di sceneggiatura, non posso che applaudire ai realizzatori di questo capolavoro che non risulta mai pesante, noioso o incasinato. I dialoghi sono semplicemente divini e sempre caratterizzati da estrema eleganza e profonde riflessioni di ogni genere, specialmente sulla guerra. Naturalmente i personaggi principali godono di una caratterizzazione maggiore rispetto ad altri, ma questo è normale. I combattimenti tra i mecha, sono sempre altamente carichi d'atmosfera e d'azione, senza mai risultare caotici e servono sempre per portare avanti la splendida trama.
Dal punto di vista tecnico, Mobile Suit Gundam Unicorn è l'eccellenza assoluta, grazie anche al ritorno dello stile grafico dei personaggi di Mobile Suit Z Gundam. Il character design è eccelso, dettagliatissimo, con i riflessi dei capelli che si muovono in sincronia con il movimento della testa, ricordando a chiunque come bisogna realizzare dei personaggi come si deve.
Il mecha design è splendido e come sempre, estremamente vario molto dettagliato.
Le animazioni sono sempre estremamente fluide, anche grazie all'utilizzo intelligente della computer grafica, che non risulta mai invadente. Le musiche sono buone, ma non memorabili, mentre il doppiaggio in italiano è naturalmente straordinario e perfetto.
Ovviamente consiglio questa serie Oav agli appassionati di mecha d'autore, ma anche a chi vuole gustarsi una serie mecha moderna di qualità elevatissima.


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Killing91

Episodi visti: 2/7 --- Voto 10
Gundam Unicorn, nuovo episodio della saga Gundam ambientato nella UC (Universal Century), ha superato ogni mia più rosea aspettativa. Da fan di questa saga, iniziata nel lontano '88, ho apprezzato soprattutto i disegni, lasciati più o meno intatti a com'erano quelli degli anni passati. L'evoluzione dei disegni in Gundam si può notare nelle altre saghe legate a questi mobile suit; ma come altri, sostengo che gli originali siano sempre i migliori. La definizione nei dettagli di ogni mobile suit è ciò che delinea la nuova generazione di Gundam, già presente in Gundam 00 ma qui perfezionata notevolmente. Le OST sono stupende, alcune hanno un che di orientale davvero apprezzabile. La scelta di suddividere Gundam Unicorn in 6 OAV l'ho condivisa pienamente; meglio di alcuni suoi predecessori con 50 o più puntate, suddivise in una o due serie, piene di elementi trascurabili. L'unica cosa che mi trovo a dover criticare, è il fatto che escano soltanto 2 OAV all'anno; di conseguenza per terminare la serie bisognerà attendere altri 2 anni.

La storia si svolge nell'anno 0096 UC, tre anni dopo le vicende narrate nel lungometraggio Char's Counterattack. Il protagonista di Gundam Unicorn è Banagher Links; a differenza di Amuro (Gundam 0079) sembra essere più serio e con le idee chiare (cosa che apprezzo molto). L'eroina di questa saga è senza dubbio Audrey Burne. La storia ruota attorno a questi due ragazzi che per una serie di circostanze si incontrano, e il loro obbiettivo è fermare una possibile guerra. Al centro di tutto c'è il Laplace Box, un oggetto o dei dati non identificati, che potrebbero rovesciare la federazione se caduto in mani sbagliate. La federazione terreste nel frattempo sembra intenta ad eliminare i rimanenti della fazione di Neo Zeon, classificati come terroristi, che invece cercano di rivendicare i propri diritti come Spacenoids.

Gundam Unicorn è senza dubbio la saga più bella a parer mio; grazie alla mescolanza della grafica eccezionale (Gundam 00) e della trama avvincente (UC). Straconsigliato ai fan di Gundam, e a coloro che sono nuovi di questo mondo.

loki22

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loki22

Episodi visti: 1/7 --- Voto 10
Una grande attesa per questa nuova serie che ha pienamente soddisfatto tutte le aspettative.
Gundam Unicorn rievoca il passato con una grafica tutta nuova e di alto livello e con un sonoro davvero ottimo (la colonna sonora è magnifica). I personaggi sono disegnati con grande cura, così come i MS e le ambientazioni.
La storia può essere difficile da capire se non si conosce la vecchia storia, ma rimane piacevolissima comunque.

Il voto è un 10 pieno perché di serie così non se ne vedevano da Seed, che pure non era esente da difetti. Consigliato a chi ama Gundam da sempre, ma anche a chi si avvicina la prima volta a questo mondo.


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Elam

Episodi visti: 1/7 --- Voto 10
Fantastico! Da vecchio fan della serie non posso che apprezzare questo primo OAV per trama, musiche, animazioni, un bel tuffo nell'UC però rivisto e adattato alle nuove generazioni. Ho apprezzato moltissimo la location, una colonia in costruzione, e l'attenzione ai particolari (lasciati sullo sfondo) di come l'essere umano si è adattato alla spazio.

Bellissime le musiche che accompagnano sapientemente l'animazione e gli eventi drammatici, intriganti i primi spunti narrativi sulla Laplace Box e il suo segreto responsabile della fortuna economica della famiglia Vist (e presumo non solo legata alla fortuna economica, chissà). Bello il character design in stile UC.
Unica piccola pecca, sempre la solita solfa del ragazzino che pilota il Gundam.

Voto 9,5 da fan della serie, che per ora si assesta sopra di una spanna alle ultime serie non UC uscite negli ultimi anni!