DreamNote
Cosa fareste se entraste in possesso di un quaderno che permette, scrivendo il nome di una ragazza, di farle fare tutto quello che volete? Non ha dubbi l'anonimo protagonista di DreamNote, non dopo aver puntato gli occhi su un'allegra famigliola composta da una madre e dalle sue due figlie, cui il ragazzo dà ripetizioni private. Lo spunto di partenza è chiaramente preso dal celebre Death Note, ma la storia si sviluppa in un contesto differente e va a parare da tutt'altra parte, visto che il protagonista prende un po' troppo sul serio l'espressione "farsi una famiglia".
La trama, come avviene in tanti hentai, è soltanto una robetta riassumibile in quattro righe, ideata giusto per collegare fra di loro le scene di sesso che si susseguono in questi due episodi, coinvolgendo il protagonista senza nome, le tre donne e, in un'occasione, anche altri due ragazzi. Altrettanto prevedibile è il fatto che manchi una caratterizzazione psicologica dei personaggi, che si basa sugli stereotipi soliti: il ragazzo perverso che sfrutta il suo potere per soddisfare la sua libidine, la moretta timida, la biondina tsundere coi codini, la donna matura e occhialuta ma ancora piacente. Non viene neppure spiegata l'origine del misterioso quaderno, particolare che probabilmente alla maggior parte del pubblico non sarebbe comunque interessato, visto che abitualmente chi guarda certe produzioni vuole vedere in abbondanza tutt'altro genere di scene.
Dal punto di vista tecnico, DreamNote ha animazioni e disegni curati quanto basta, senza infamia e senza lode, una caratterizzazione dei personaggi nell'aspetto e nel carattere molto stereotipata, un comparto sonoro non eccelso occupato quasi interamente da gemiti e urli: nulla di più e nulla di meno di quello che si trova nella media degli hentai.
Se si appartiene a quel genere di spettatori che mette in pratica il proverbio "chi si accontenta gode", la visione di DreamNote non sarà particolarmente deludente; se invece si fa parte di quella categoria che cerca anche nelle produzioni erotiche un buon prodotto è meglio girare altrove, visto che l'industria degli hentai è riuscita a sfornare opere di grande qualità come Bible Black, Cool Devices o gli OAV tratti dai manga di Maeda, oppure visionare questi due episodi senza grandi aspettative.
La trama, come avviene in tanti hentai, è soltanto una robetta riassumibile in quattro righe, ideata giusto per collegare fra di loro le scene di sesso che si susseguono in questi due episodi, coinvolgendo il protagonista senza nome, le tre donne e, in un'occasione, anche altri due ragazzi. Altrettanto prevedibile è il fatto che manchi una caratterizzazione psicologica dei personaggi, che si basa sugli stereotipi soliti: il ragazzo perverso che sfrutta il suo potere per soddisfare la sua libidine, la moretta timida, la biondina tsundere coi codini, la donna matura e occhialuta ma ancora piacente. Non viene neppure spiegata l'origine del misterioso quaderno, particolare che probabilmente alla maggior parte del pubblico non sarebbe comunque interessato, visto che abitualmente chi guarda certe produzioni vuole vedere in abbondanza tutt'altro genere di scene.
Dal punto di vista tecnico, DreamNote ha animazioni e disegni curati quanto basta, senza infamia e senza lode, una caratterizzazione dei personaggi nell'aspetto e nel carattere molto stereotipata, un comparto sonoro non eccelso occupato quasi interamente da gemiti e urli: nulla di più e nulla di meno di quello che si trova nella media degli hentai.
Se si appartiene a quel genere di spettatori che mette in pratica il proverbio "chi si accontenta gode", la visione di DreamNote non sarà particolarmente deludente; se invece si fa parte di quella categoria che cerca anche nelle produzioni erotiche un buon prodotto è meglio girare altrove, visto che l'industria degli hentai è riuscita a sfornare opere di grande qualità come Bible Black, Cool Devices o gli OAV tratti dai manga di Maeda, oppure visionare questi due episodi senza grandi aspettative.
Di certo nel mondo dell'animazione giapponese non è raro imbattersi in "parodie" di altri anime o manga, che data la particolare rilevanza in quest'ambito sono stati citati in altre serie, o addirittura ci sono serie stesse basate su quell'anime di impatto. E' accaduto a tanti prodotti, e non da meno la stessa sorte non poteva non capitare a uno degli anime e manga che più riscuote successo in questi ultimi tempi: "Death Note".
E vi sarete accorti dal titolo di questa serie (se possiamo adoperare tale termine) che altri non è che la "parodia" stessa, in chiave naturalmente erotica, dell'anime sopraccitato. La trama di "Dream Note" è questa: un ragazzo ha trovato un quaderno su cui vi è scritto "Dream Note". La ragazza il cui nome verrà scritto su quel quaderno non morirà, ma avrà di sicuro opportunità di conoscere più a fondo il protagonista della serie, che rimarrà anonimo per ambedue gli episodi di cui è composto l'anime, chiamato semplicemente con il termine di "sensei".
Nulla da stupirci, perché di certo la trama non è il punto di forza degli OAV, concentrata, come è giusto che sia, su quello per cui è fatta, ovvero essere un buon hentai. Ci sarà riuscita? Si deduce certamente dal mio voto.
I due OAV altro non potremmo definirli, naturalmente, che un concentrato di scene erotiche e poco più, con giusto qualche dialogo tra il protagonista e le ragazze, per avere almeno un'ambientazione del tutto (almeno questo) e per dare una motivazione al tutto, sebbene il più delle volte questa motivazione è piuttosto forzata e si precipita spesso nella banalità del genere, ma in alcune sotto-storie riesce comunque a ben amalgamare gli elementi che ci presenta. L'ambientazione è variegata per questo tipo di anime, data la presenza di ambientazione scolastica, prettamente domestica e non, risultando talvolta poco credibile, come poco credibile a volte sono le scene stesse di sesso su cui è incentrato l'episodio - sono rimasto alquanto perplesso nella scena del "telefono".
Nulla da dire sui personaggi. Il protagonista è anonimo e somigliante molto a Light Yagami, di cui condivide caratteristiche somatiche e atteggiamenti, in primis le espressioni del viso, tipiche del protagonista di "Death Note". Gli altri personaggi sono tre (più qualche comparsa di poco senso), ovvero le tre ragazze con cui ha a che fare il protagonista: una ragazza tsundere, dalla somiglianza più o meno marcata a Misa Amane, giusto per accontentare tutti, una passiva piena di dubbi, e un'altra dai tratti maturi con gli occhiali, per dare spazio ai gusti dei telespettatori tipici del genere. Naturalmente non posso dire niente sulla caratterizzazione, solamente abbozzata per dare un'idea del contesto della situazione, ma più di questo non ci si spinge oltre.
La grafica ha molti alti e bassi. Di certo vi è una maggiore cura degli sfondi nel secondo OAV e anche del character design con meno sbalzi. La grafica, sopratutto nel secondo capitolo, è tipica del genere, a volte dotata di freschezza, mentre a volte questo elemento viene meno. Nel complesso, posso dire che si tratta di una grafica gradevole e alquanto curata, negli standard del genere.
Purtroppo la trama non viene poi approfondita, e non si sa poi perché il ragazzo possieda quel quaderno, a meno che non sia come nel contesto di "Death Note", ovvero corrispondente a quando Light usa il quaderno prima della venuta di Ryuk.
Sul doppiaggio nulla o poco da dire. Anche la voce del protagonista è simile a quella del doppiatore originale di Light Yagami, mentre le ragazze, come al solito, urlano per tutto il tempo.
In conclusione si tratta di un buon hentai, ma avrebbe potuto cimentarsi anche in qualcosa di più. Peccato, la trama di sottofondo avrebbe potuto essere simpatica. Do in definitiva un 6 complessivamente. Spero nell'uscita di un terzo OAV, ma a quanto ho letto dovrebbe essere definitivamente l'ultimo, il secondo.
E vi sarete accorti dal titolo di questa serie (se possiamo adoperare tale termine) che altri non è che la "parodia" stessa, in chiave naturalmente erotica, dell'anime sopraccitato. La trama di "Dream Note" è questa: un ragazzo ha trovato un quaderno su cui vi è scritto "Dream Note". La ragazza il cui nome verrà scritto su quel quaderno non morirà, ma avrà di sicuro opportunità di conoscere più a fondo il protagonista della serie, che rimarrà anonimo per ambedue gli episodi di cui è composto l'anime, chiamato semplicemente con il termine di "sensei".
Nulla da stupirci, perché di certo la trama non è il punto di forza degli OAV, concentrata, come è giusto che sia, su quello per cui è fatta, ovvero essere un buon hentai. Ci sarà riuscita? Si deduce certamente dal mio voto.
I due OAV altro non potremmo definirli, naturalmente, che un concentrato di scene erotiche e poco più, con giusto qualche dialogo tra il protagonista e le ragazze, per avere almeno un'ambientazione del tutto (almeno questo) e per dare una motivazione al tutto, sebbene il più delle volte questa motivazione è piuttosto forzata e si precipita spesso nella banalità del genere, ma in alcune sotto-storie riesce comunque a ben amalgamare gli elementi che ci presenta. L'ambientazione è variegata per questo tipo di anime, data la presenza di ambientazione scolastica, prettamente domestica e non, risultando talvolta poco credibile, come poco credibile a volte sono le scene stesse di sesso su cui è incentrato l'episodio - sono rimasto alquanto perplesso nella scena del "telefono".
Nulla da dire sui personaggi. Il protagonista è anonimo e somigliante molto a Light Yagami, di cui condivide caratteristiche somatiche e atteggiamenti, in primis le espressioni del viso, tipiche del protagonista di "Death Note". Gli altri personaggi sono tre (più qualche comparsa di poco senso), ovvero le tre ragazze con cui ha a che fare il protagonista: una ragazza tsundere, dalla somiglianza più o meno marcata a Misa Amane, giusto per accontentare tutti, una passiva piena di dubbi, e un'altra dai tratti maturi con gli occhiali, per dare spazio ai gusti dei telespettatori tipici del genere. Naturalmente non posso dire niente sulla caratterizzazione, solamente abbozzata per dare un'idea del contesto della situazione, ma più di questo non ci si spinge oltre.
La grafica ha molti alti e bassi. Di certo vi è una maggiore cura degli sfondi nel secondo OAV e anche del character design con meno sbalzi. La grafica, sopratutto nel secondo capitolo, è tipica del genere, a volte dotata di freschezza, mentre a volte questo elemento viene meno. Nel complesso, posso dire che si tratta di una grafica gradevole e alquanto curata, negli standard del genere.
Purtroppo la trama non viene poi approfondita, e non si sa poi perché il ragazzo possieda quel quaderno, a meno che non sia come nel contesto di "Death Note", ovvero corrispondente a quando Light usa il quaderno prima della venuta di Ryuk.
Sul doppiaggio nulla o poco da dire. Anche la voce del protagonista è simile a quella del doppiatore originale di Light Yagami, mentre le ragazze, come al solito, urlano per tutto il tempo.
In conclusione si tratta di un buon hentai, ma avrebbe potuto cimentarsi anche in qualcosa di più. Peccato, la trama di sottofondo avrebbe potuto essere simpatica. Do in definitiva un 6 complessivamente. Spero nell'uscita di un terzo OAV, ma a quanto ho letto dovrebbe essere definitivamente l'ultimo, il secondo.
Chi legge manga e guarda anime sa che di quasi ogni opera viene realizzata una parodia erotica. Quest'anime è simile a quelle parodie, che di solito rimangono confinate solo su carta. Come si capisce dal titolo, 'Dream Note' è la versione hentai di 'Death Note'.
Dire così comunque è sbagliato di per sé, perché di 'Death Note' prende solo il concetto di base: il protagonista, che rimane senza nome nel corso dei due episodi, è in possesso di un quaderno, il Dream Note, sul quale basta scrivere il nome di una donna e un comando, per far sì che inevitabilmente venga eseguito. Il nostro Light dei poveri userà i poteri del quaderno per farsi un'intera famiglia, madre e due figlie.
Purtroppo l'anime non ha una vera trama (io mi illudo che anche in questo tipo di anime ci possa essere). Non verremo mai a sapere come il protagonista sia entrato in possesso del quaderno, né da dove derivino i suoi poteri. I due episodi sono solo una sequenza di scene di sesso, una dopo l'altra, dove viene mostrato il quaderno con il comando scritto sopra, e poi l'effettiva messa in atto. Tutto qui.
Per il resto, si tratta di un anime hentai abbastanza standard, con le solite scene di sesso, le solite animazioni e via dicendo. Il chara design dei personaggi è sufficiente, da segnalare solo il protagonista, piuttosto somigliante a Light Yagami, con anche alcune delle sue smorfie, e una delle ragazze molto simile a Misa Amano.
Il doppiaggio è il solito, con le ragazze che urlano tutto il tempo, ma nel primo episodio alcune volte andavano fuori sincrono, e la cosa si vedeva. La colonna sonora pure è molto trascurabile, tranne un pezzo, che è praticamente preso dalla colonna sonora di 'Death Note' e un po' modificato.
Alla fine 'Dream Note' è solo un anime hentai come tutti gli altri. Peccato perché l'idea di base poteva essere simpatica, se fosse stata sfruttata meglio. Non riesce a essere una buona parodia, né a differenziarsi in qualche modo dalla miriade di anime hentai già esistenti.
Dire così comunque è sbagliato di per sé, perché di 'Death Note' prende solo il concetto di base: il protagonista, che rimane senza nome nel corso dei due episodi, è in possesso di un quaderno, il Dream Note, sul quale basta scrivere il nome di una donna e un comando, per far sì che inevitabilmente venga eseguito. Il nostro Light dei poveri userà i poteri del quaderno per farsi un'intera famiglia, madre e due figlie.
Purtroppo l'anime non ha una vera trama (io mi illudo che anche in questo tipo di anime ci possa essere). Non verremo mai a sapere come il protagonista sia entrato in possesso del quaderno, né da dove derivino i suoi poteri. I due episodi sono solo una sequenza di scene di sesso, una dopo l'altra, dove viene mostrato il quaderno con il comando scritto sopra, e poi l'effettiva messa in atto. Tutto qui.
Per il resto, si tratta di un anime hentai abbastanza standard, con le solite scene di sesso, le solite animazioni e via dicendo. Il chara design dei personaggi è sufficiente, da segnalare solo il protagonista, piuttosto somigliante a Light Yagami, con anche alcune delle sue smorfie, e una delle ragazze molto simile a Misa Amano.
Il doppiaggio è il solito, con le ragazze che urlano tutto il tempo, ma nel primo episodio alcune volte andavano fuori sincrono, e la cosa si vedeva. La colonna sonora pure è molto trascurabile, tranne un pezzo, che è praticamente preso dalla colonna sonora di 'Death Note' e un po' modificato.
Alla fine 'Dream Note' è solo un anime hentai come tutti gli altri. Peccato perché l'idea di base poteva essere simpatica, se fosse stata sfruttata meglio. Non riesce a essere una buona parodia, né a differenziarsi in qualche modo dalla miriade di anime hentai già esistenti.