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Kirad

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7,5
La terza serie di “Symphogear” presenta un deciso passo in avanti rispetto alle precedenti, ossia una trama costruita certamente meglio: mentre la prima serie tentava di creare una sorta di complotto senza riuscirci, qui abbiamo una storia più articolata che riesce a realizzare anche un paio di discreti colpi di scena. Nulla di memorabile, però riescono ad evitare l’eccessiva prevedibilità, che era invece il principale difetto di trama della seconda serie.

Riguardo ai contenuti, al tentativo di dare una certa profondità a storia e personaggi, il mio responso è ‘ni’: i temi, che ruotano soprattutto intorno al rapporto tra padri e figlie, ci sono davvero e hanno una loro funzionalità nella narrazione, ma allo stesso tempo sono svolti non solo in maniera semplice (cosa che ci sta in un’opera che punta soprattutto sull’azione), ma anche in maniera ordinaria (c’è un ravvedimento che mi sembra pure troppo repentino), quindi producono giusto quel minimo di empatia necessaria per interessarsi alle vicende di queste guerriere. Comunque, devo dire che ad Hibiki hanno dato un tormento emotivo sui suoi poteri che, francamente, messo a questo punto della storia, mi è sembrato alquanto ritardatario (sarebbe stato meglio metterlo in una delle serie precedenti). Dalla serie “G” hanno recuperato un personaggio, e mi chiedo se servisse davvero, mentre il comandante Genjuro vince il premio come personaggio più inutile di questa terza stagione.
Passando all’azione, è sicuramente l’elemento migliore: già l’inizio è avvincente e spettacolare, e, anche se ormai lo stile della serie è consolidato e non riserva sorprese, ci viene comunque mostrata una sequenza di combattimenti ben realizzati, con un ritmo incalzante e con la giusta dose di suspense, il tutto aiutato da animazioni di buona fattura. Pure l’iniziale esibizione canora di Tsubasa e Maria mi è piaciuta come coreografia.

Fanservice come al solito molto presente, ma senza esagerazioni. Abbiamo quindi un titolo non straordinario, ma fatto comunque bene, e il mio voto oscilla tra il 7 e il 7,5.


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Otaku moderato

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
Dopo una partenza un po' zoppicante per la prima serie, seppur sia stata un successo in ambito musicale, e un seguito decisamente migliorato sotto ogni punto di vista, "Symphogear" torna a farsi sentire con una sempre scoppiettante terza serie, sotto il nome di "Senki Zesshou Symphogear GX".

E' passato un bel po' di tempo dall'incidente della Frontier, con l'incarcerazione del dottor Ver e della scomparsa definitiva dei Noise, quindi Hibiki, Tsubasa e Chris possono finalmente godersi una vita pacifica o, per meglio dire, avrebbero potuto, perché un nuovo pericolo, proveniente dall'antico mondo dell'alchimia, sta per incombere, costringendo le tre ragazze a dover ricorrere di nuovo ai poteri dei loro artefatti e dover scendere in campo. Ma stavolta non saranno da sole, poiché Maria, Kirika e Shirabe, un tempo loro avversarie, entreranno in azione come loro alleate, complice l'aiuto della misteriosa Elfnein, che, per ragioni spiegate più avanti, intende fermare i piani dei nuovi nemici.

In questa terza serie le strutture continue ed episodiche delle serie precedenti vengono alternate, poiché, in questa serie, vi sono almeno un paio di occasioni in cui si dà un po' di fiato allo spettatore; ciò non intacca il fatto che la narrazione procede molto spedita e fluida in ambito narrativo, con continui colpi di scena e battaglie sempre più spettacolari e coreografate, complice il fatto che qui vi è un vero e proprio "power up" per quanto concerne i poteri delle protagoniste.

In ambito di caratterizzazione, stavolta non c'è proprio verso di compatire i nemici, visto che il loro fattore umanità è zero assoluto, tranne un caso, mentre alle protagoniste vengono dati ancora più approfondimenti in ambito psicologico e caratteriale: Chris è sempre più tsundere, piena di preoccupazione; Tsubasa è di nuovo alla ricerca di un sostegno emotivo, complice una macchia del passato di famiglia; Kirika e Shirabe mostrano sempre affinità e affiatamento, quasi fossero più di semplici amiche (effettivamente, in una certa ottica, definirle soltanto amiche è riduttivo); Maria, forte di un nuovo potere, avrà la sua maturazione; infine Hibiki ancora una volta alternerà un carattere vivace e gentile al suo cuore di nuovo in lacrime, stavolta in ambito familiare. Peccato stavolta che Miku, seppur sia sempre una presenza preziosa per Hibiki, abbia avuto poco spazio nell'azione (e in effetti, con quello che ha avuto nella serie precedente, ci può stare).

Graficamente si rimane sui buoni livelli della precedente, mentre per il sonoro c'è poco da dire: pletora di brani orecchiabili, complice l'opening, seppur la frenesia degli scontri li renda difficili da metabolizzare, e voice acting del cast di seiyuu di ottima fattura.

Dicono che il terzo capitolo sia destinato a essere il peggiore? Per "Senki Zesshou Symphogear GX" questo luogo comune non esiste, dimostrando che con il giusto impegno gli autori sanno tirare fuori dal cilindro prodotti di pregevole fattura, oltre a un ottimo lavoro di merchandising musicale sfruttato a dovere. Le guerriere musicali, in nome della loro giustizia e per l'amore delle persone a loro care, sono pronte di nuovo a cantare e combattere.


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Magiic

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
Quando lessi che sarebbe stata fatta la terza serie delle Symphogear caddi letteralmente dalla sedia, visto che ho adorato le due stagioni precedenti. Ovviamente consiglio la visione anche delle due stagioni precedenti per poter comprendere il carattere e le storie dei personaggi.

Questa terza stagione riprende infatti da dove si era rimasti alla fine della seconda, con il trio composto da Hibiki, Tsubasa e Chris che continuano a vivere tra scuola ed eroismo indossando le loro Symphogear. Invece le nemiche della seconda stagione, Maria, Kirika e Shirabe, sono, almeno per il momento, in prigione. Le sei eroine dovranno però unire le forze dinnanzi a un nuovo nemico, l'alchimista Carol e le sue quattro marionette che vogliono distruggere il mondo usando la "Canzone della Fine". Le sei ragazze dovranno quindi affrontare di nuovo un nemico sconosciuto, ma anche loro stesse, in quanto, dopo iniziali sconfitte contro le marionette, dovranno rinnovare la loro motivazione per combattere, aggrappandosi ai sentimenti che le hanno sostenute finora. Da non dimenticare è l'introduzione nel cast della misteriosa Elfnein, che, con le sue conoscenze, aiuterà le Symphogear a risvegliare un nuovo potere in grado di fronteggiare l'alchimia.

Come le altre due stagioni, questi tredici episodi sono permeati dalle canzoni, e la forza che ne scaturisce ha infatti lo scopo di far andare avanti le Symphogear, che esprimono i loro sentimenti attraverso di esse. Tutte le canzoni, opening ed ending sono cantante dalle stesse doppiatrici, così come già fatto nelle altre due stagioni.
La grafica è apprezzabile e calza a pennello alla storia, anche con scene abbastanza tamarre animate magistralmente, come all'inizio dell'episodio 1 in cui Hibiki, Tsubasa e Chris fanno atterrare uno shuttle in avaria, creandosi una pista d'atterraggio distruggendo alcune montagne della catena dell'Himalaya.

Anche in questa stagione si ritrova l'elemento power-up che, come suggerisce anche il titolo "Believe in Justice and Hold a Determination to Fist", viene concesso solo a coloro i quali credono in ciò che sia giusto e, per far valere le proprie idee di giustizia, hanno abbastanza determinazione da buttarsi a capofitto in una battaglia per salvare il mondo.