@Bradipo Lento, riguardare le opere che da bambino mi sono rimaste nel cuore? L'ho fatto eccome! In particolare ce ne sono alcune di cui ho notato aspetti, allusioni o squisiti dettagli che, per forza di cose, da bambino mi erano sfuggiti. Mi vengono in mente alcuni esempi emblematici di film che molti hanno amato da bambini e continuano ad amare anche da adulti, come il Re Leone o Hook, ma anche altri film non propriamente per bambini, come ad esempio il sottovalutato Waterworld di Kevin Costner, film che amai da ragazzino e che da adulto divenne per me un film di culto. Però devo ammettere (e mi sembra il caso di farlo, visto che scrivo su questo sito) che questa nostalgia del passato per quanto mi riguarda non vale per gli anime e i manga, che invece ho scoperto piuttosto tardi (a parte DragonBall che iniziai a collezionare a 14 anni, il primo manga che ho letto è stato Berserk quando ormai avevo superato i 20 anni, poi sono passato direttamente a manga più moderni come Gunslinger Girl, Black Lagoon, Green Blood ecc) e che comunque in generale in questo campo sono più attratto dall'estetica moderna. Ma si tratta di una scelta soggettiva e di gusti personali miei, quindi questo non cambia le cose e capisco perfettamente la tua sensazione nel rivedere Lamù e Goldrake, penso che per te abbiano fatto lo stesso effetto che ho io adesso nel rivedere i film della Disney degli anni '90 e che avrò ancora di più quando li rivedrò a 40 anni!
Nostalgia forever! Anzi profondissima nostalgia...non nego che ci sono anime non brutti anche in questo presente, ma purtroppo non posso fare a meno di sentire un'infinita nostalgia per il passato e ancora oggi vado a ricercare i vecchi titoli. Al momento sto riguardando tutti gli episodi di Goldrake...Evviva Actarus!
@ StefanoHab : le opere che si vedono da piccoli avranno sempre un posto speciale. Che le serie fossero dei capolavori o delle idiozie. E questo il potere nostalgico. Ed e' un qualcosa che affligge tutti nessuno escluso. Chi e' cresciuto negli anni 70, chi negli anni 80, chi ancora negli anni 90 e chi e' piccolo adesso e cresce con Pretty Cure a simili. Il problema quindi non e' l'essere nostalgico in quanto tale. Il problema per come la vedo io e che raggiunta una certa eta', il fan di animazione dovrebbe relazionarsi alle opere che ama in quanto opere giapponesi, e non in nome di una versione farlocca italianizzata. Io ho dei bellisimi ricordi di Mazinger Z quando lo mandavano in tv. Il doppiaggio spagnolo mi ha fatto amare questo anime. Ma so benissimo che il doppiaggio spagnolo era farlocco piu' o meno e quindi oggi se mai volessi rivisitare questo anime lo vorrei vedere come Nagai/Toei l'hanno inteso o attraverso un doppiaggio fedele (cosa improbabile) o attraverso dei subs fedeli. I ricordi d'infanzia non me li toglie nessuno, ma oggi come adulto se continuo a guardare serie anime pretendo che quello che vedo/sento/leggo sia fedele a quello che l'autore ha voluto. Il girellico, o girellaro non e' colui che e' nostalgico. E colui che pretende che l'opera stuprata da un adattamento non fedele abbia il sopravvento su un trattamento fedele solo perche' e' cosi' che la vide da bambino/a. Questi non sono fan di animazione. Questi sono prigionieri della proprio infanzia che se ne fregano altamente degli anime.
Riferendomi agli anime già guardati in precedenza, mi capita sempre più spesso di fare un re-watch di opere che in passato avevo adorato e restarne leggermente deluso. Età differente, aspettative differenti e atmosfere differenti hanno progressivamente modificato il mio gusto personale e ciò che ricerco nelle opere. Non mi sorprende affatto ritrovare nel presente diverse opere di mio gradimento. Quindi direi che, sì, la cosa mi è indifferente, purché gli anime del passato siano in grado di invecchiare bene. Per quanto riguarda gli anime datati che non ho visto, trovo che alcuni, nei loro ovvi difetti grafici riescano comunque a comunicare in ugual modo alle serie recenti. Facendo un esempio famoso, mi sono innamorato delle atmosfere dell'anime di Initial D da solo un paio d'anni, eppure la serie ha più di 3 lustri. È uno di quei casi in cui la realizzazione grafica non inificia la bontà del prodotto.
Nei manga il discorso è diverso. Pur amando alla follia i seinen post-2000, alcune mie opere preferite rientrano nella fascia più datata, in particolare nel cyberpunk. Credo quindi di avere un amore totale verso determinati generi a prescindere dall'epoca di realizzazione. I manga che considero capolavori li sfoglio spesso, ma non sento il bisogno di rileggerli da cima a fondo, perché parte integrante del mio insieme di conoscenze. La nostalgia per le prime opere lette non l'avverto anche perché erano boiate inenarrabili, la nostalgia per quei manga appartenenti ad un'epoca mai vissuta, che però contengono una miniera d'emozioni, quella c'è ed è forte.
tl;dr: votato - La cosa mi è indifferente basta che siano titoli di valore.
Nostalgia forever "prende il robottone e gioca sul divano" . Sono un nostalgico del passato e me ne vanto u.u . Ammettiamolo...... prima non solo gli anime ma tutto in tv e non solo era più bello di com'è adesso, perciò essere un nostalgico è un qualcosa che si ci ancora al passato e col quale confrontiamo il presente, ma allo stesso tempo, quando affrontiamo nuove sfide voltandoci indietro troviamo la forza di andare avanti; o almeno è così per me .
Anch'io ho votato per l'indifferente, però...è vero che di mondezza ne facevano come ne fanno adesso, ma ogni periodo rispecchia il proprio tempo. Le produzioni pre-2000 sono diverse da quelle del 2010, come quelle di adesso saranno diverse da quelle del 2025.
"Non mi dispiace il presente, ma preferisco il passato.." però il CD della d'Avena, no, eh???? Seguo attivamente le nuove serie, soprattutto negli ultimi anni grazie a internet, le apprezzo e spessissimo mi ci appassiono, pure..ma il passato..beh, gli anni '80 erano un'altra cosa...e vorrei vedere!! Avevo 10 anni!!! Sì, sono un Calimero fra gli otaku e un Fantozzi del fandom--> attacca a mangiare Nutella, che piace a tutti, girellari e non tiè!!!!
Giusto: nonostante abbia votato la stessa cosa nemmeno io metterei i CD della D'Avena!!! Magari solo una sua canzone ogni tanto, ma soprattutto metterei quelli dei Cavalieri del re, dei Rocking Horse, di Georgia Lepore, delle Mele verdi ed altri grandi dimenticati, le cui sigle sono state cestinate per darne di nuove a lei!
Non è un segreto per nessuno che io sia un nostalgico e che preferisca le produzioni di qualche anno fa rispetto a quelle di adesso. Più che nostalgia, in realtà, credo, però, che si tratti di "imprinting". Le produzioni giapponesi sono fortemente legate a specifici target e spesso e volentieri sono legatissime o riflettono mode, modi di pensiero, i periodi storici della loro creazione, quindi non è strano che si preferiscano le opere legate al proprio target o al proprio periodo. Tempo fa, su questo sito si faceva una discussione sul fatto che chi ha vissuto l'adolescenza nel pre-2000 fatica ad identificarsi nelle commedie sentimentali odierne che hanno una forte presenza di cellulari, Internet, Ipod e affini, e, di contro, non fatico a credere che un adolescente di oggi possa non ritrovarsi in una storia anni '80 con videocassette, walkman, cabine telefoniche, ragazze con capelli cotonati e body da aerobica alla Cindy Crawford.
Quanto agli anime di oggi, non ne amo molto certi stilemi grafici e certe tendenze che riflettono, visto che io sono venuto su con tutt'altro tipo di personaggi e di tematiche, ma ci sono buoni prodotti anche oggi, fra le duemila ragazzinemoemoekyun e i duemila figoni efebici piagnoni e belloni che giocano a fare i gay. Sono probabilmente di meno rispetto a un tempo, nonostante la maggior quantità di prodotti, perché la tendenza attuale è quella di compiacere gli otaku, i cui gusti non sono molto comprensibili (per fortuna) ad un pubblico straniero e rendono le serie a loro dedicate poco adatte per un pubblico mainstream, mentre un tempo si producevano molte più serie dedicate ai bambini e agli adolescenti, che potevano essere capite e importate anche fuori dal Giappone. Il Giappone di oggi è, poi, una società molto occidentalizzata e benestante, quindi certe tematiche delle serie di una volta, legate alla Seconda guerra mondiale, al rapporto conflittuale con l'Occidente, all'inquietudine del dopobomba, che rendevano così belli, tragici, speranzosi, maturi ed emozionanti i cartoni giapponesi di un tempo, nelle serie di oggi non ci sono più, inevitabilmente, visto che per la generazione dei giovani di oggi tutto questo triste capitolo della loro storia è solo un racconto dei libri di scuola da studiare controvoglia fra un videogioco e l'altro. Non tutto quello che usciva negli anni '80 e '90 era bello, certo, così come non lo è oggi. Ci sono state e ci saranno sempre cose belle e cose brutte, anche se poi tutto è filtrato attraverso il gusto personale e, ad esempio, i bambini riescono tranquillamente ad emozionarsi con serie che magari così belle non sono ma riescono nell'intento di appassionarli od emozionarli.
Non sono d'accordo per niente sul rinnegare il passato. Certo, è difficile approcciarvisi e spesso c'è bisogno di fare uno sforzo non sempre facile per contestualizzare certe cose, ma è un gioco che spesso e volentieri vale la candela. Non va bene nemmeno fossilizzarsi solo sul passato, però. Quanto agli adattamenti italiani d'epoca, non vedo perché non si debba guardare serie vecchie per loro timore. Oggi, fra fansub, dvd, siti di vendita online, edizioni straniere in home video, le versioni originali sono alla portata di tutti, e se uno vuole guardarsi Ken il guerriero piuttosto che Wedding Peach (due nomi a caso) senza censure o doppiaggi da due lire può benissimo trovarli facilmente e guardarli in giapponese con sottotitoli, gustandoseli nella loro integrità.
E' facile poi, oggi, prendersela coi nostalgici e gridare "Dàlli al girellaro!" (termine che viene quasi sempre usato erroneamente)... voglio poi vedere, fra venti o trent'anni, quando tutti gli anime saranno fatti interamente in computer grafica 3D, se non saranno schifati gridando un ritorno all'animazione "ibrida" di oggi se non addirittura a quella "preistorica" priva di innesti in computer grafica
Il fatto è che nella nostra infanzia abbiamo visto un concentrato di tre decenni di animazione giapponese in un lasso di tempo relativamente breve, abbiamo visto più o meno il meglio che era stato prodotto in 30 anni, lo vedevamo in tv con una frequenza oggi impensabile; lo vedevamo da bambini con il cervello pronto ad emozionarsi e non a chiedersi il perché di mille cose; non abbiamo visto chissà quante opere spazzatura e anche se le avessimo viste credo che in molti gli darebbero comunque un giudizio positivo offuscato dalla patina nostalgica. Ora guardiamo TUTTO e per di più in contemporanea, con una mente più critica perché siamo cresciuti e mentre prima non ci rendevamo conto della noia di vedere 90 e passa episodi di Mazinger con il solito mostro della settimana, ora siamo molto più critici su mille aspetti.
Poi è normale chi come me è nato ad inizio anni '80 ed è cresciuto con i modelli dell'epoca avrà sempre un debole per le serie costruite su quegli stessi modelli, per un bambino di oggi, mettiamocelo in testa, il tizio pompato alla Stallone è qualcosa di superato e forse anche ridicolo. Per questo credo che la nostalgia sia pericolosa se portata agli eccessi perché pretende di imporre modelli passati ad una società diversa da quella che li aveva creati. Magari il bambino crescendo si appassionerà ad Hokuto no Ken, ma facciamogli vivere il loro tempo. Se partiamo da questo presupposto, che ogni epoca ha i suoi stili e suoi modelli e che non possiamo ricalcare il passato su ogni produzione forse saranno molte di più le opere contemporanee che potremmo apprezzare.
A me piacerebbe far parte della prima generazione di padri che invece di criticare e basta quello che piace ai propri figli cercherà invece di comprenderlo. Del resto ancora litigo con mio padre perché dice che solo Disney fa animazione vera e non voglio entrare nel ciclo e diventare quello che utilizza il tremendo luogo comune "questi c'hanno Peppa Pig, noi avevamo Goldrakeeeee!!!!!111!11!
Si tutto quello che volete ma lasciateci il diritto di comprare i dvd di Goldrake con l'entusiasmo di un bambino o di cantare a squarciagola le sigle di un tempo.. come sempre è l'estremismo quello che rovina tutto, il girellaro vero è quello che accetta appunto i doppiaggi di un'epoca in cui i cartoni avevano pochi fondi e gli adattamenti erano quello che erano quindi ovviamente non accettabili oggettivamente. Adattamenti badiamo bene non doppiatori, perchè ho sentito dire più volte che i doppiatori di cartoni erano la serie b della loro categoria, andate a riguardarvi i nomi: un Del Giudice, un Onofri, un Cigliano...vabbè...
Nonostante la mia risaputa antipatia per Cristina d'Avena, come cantante e come persona, ho votato "- Non mi dispiace il presente ma amo di più il passato. #mette cd Cristina D'Avena a palla". Premettendo che rispetto le opinioni di tutti e che anime e manga sono "belli" quando trasmettono qualcosa, il mio cuore appartiene perlopiù a titoli del passato, in primis L'Uomo Tigre, che è la mia opera preferita. Seguo con interesse però anche opere recenti. Sarebbe bello comunque, a parer mio, che tanti fans moderni fossero curiosi verso certi titoli storici e provassero a dar loro un'opportunità. Ormai il mondo di anime e manga è talmente vasto che è difficile inventare qualcosa di veramente nuovo! Spesso tra le nuove uscite riscopriamo idee che sono già state usate anni e anni indietro quindi è bello per me immergermi in un mondo che ormai non c'è più, e riscoprire le emozioni di ciò che è stato inventato per la prima volta.
Si tutto quello che volete ma lasciateci il diritto di comprare i dvd di Goldrake con l'entusiasmo di un bambino o di cantare a squarciagola le sigle di un tempo..
Perché qualcuno può togliervelo? Guarda che in Italia è tutto il contrario!! Sono i fan di un'opera che ne vorrebbero usufruire nel modo più corretto che si trovano sempre nella posizione di non avere quello che gli spetta, spesso confinati alla sola fruizione dei sottotitoli corretti (quando ci dice bene) Il problema è che tu puoi correre in edicola a comprarti Goldrake o al cinema a vederti "La leggenda del grande tempio" con lo storpiaggio classico. È solo chi vorrebbe vedersi Grendaizer oppure Legend of Sanctuary che non ha il diritto di farlo, come non ha avuto il diritto di vedersi le nuove serie di Saint Seiya con un adattamento decente. Su dai, non capovolgiamo la realtà. L'estremismo è stato quello di coloro che hanno stalkerato la pagina fb di Lucky Red minacciando boicottaggi se Legend of Sanctuary non fosse diretto e doppiato da De Palma. Qui purtroppo chi se la piglia in saccoccia sono i fan di un'opera che vorrebbero vederla nella sua versione corretta, così a perderci oltre ai fan è anche l'opera stessa che continua ad esistere nella sua versione sbagliata.
Purtroppo le nostre case editrici ne approfittano e non riescono a darci un dvd con la traccia nostalgica e quella corretta, purtroppo optano per la scelta peggiore: solo il doppiaggio nostalgico.
@Godai io personalmente non so che dirti sui cavalieri, è un titolo che arrivò in Italia quando la passione per gli anime mi era scemata e che non mi ha mai preso al contrario ad esempio di Dragon Ball, quindi purtroppo non posso parlare riguardo questo titolo.
Riguardo i titoli naganiani mi farebbe davvero piacere una versione riveduta e corretta ma capisco pure che l'elevato numero di ep più i costi di licenza Toei e quella delle sigle originali (cosa che viene spesso sottovalutata ma ora sono Universal e simili e ti chiedono i cifroni) renderà questa cosa molto difficile dato il costo di un doppiaggio ex novo per tantissime puntate...i sub sono un utild compromesso come si è visto nell'edizione di Devilman che è andata a quanto so pure bene. Al vero appassionato preme più che venga data valenza storica a questi titoli che i giovani bollano come vecchi, obdoleti e da buttare.
Per me non importa la data di produzione di un titolo, se lo scopro e ne leggo buone recensioni, o mi viene consigliato, una possibilità gliela darò al di là dell'anno di produzione.
Però quand'è che un titolo esattamente diventa vecchio? Quali sono i fattori che ci fanno distinguere tra titoli vecchi e nuovi? La fine del secolo scorso? La presenza della computer grafica o meno? Il numero di episodi?
Anche per valutare bene la validità di un titolo, penso sia necessario che passi un minimo di tempo (non basta l'hype del momento a stabilirne il livello), così da poter anche avere più visioni alle spalle per fare un paragone oggettivo.
Detto questo mi considero una spettatrice abbastanza eclettica, partendo dai cartoni di quand'ero bambina, sono passata per diverse commercialate odierne e ad esse ho accostato titoli da molti considerati "classici". Nel complesso penso che l'importante sia divertirsi senza farsi troppi pregiudizi legati all'epoca, si rischia solo di precludersi titoli validi, passati e odierni.
Premesso che Ironic è indubbiamente un girellaro sebbene lui continui a sostenere il contrario... Esaminiamo la cosa con l'occhio del trentanovenne che ha passato tutte le fasi: 1. L'animazione a livello tecnico ha fatto enormi progressi, chi sostiene il contrario non è obiettivo; 2. Anche a livello di musiche e colonne sonore non c'è paragone con le opere degli anni '80 e '90.
La tesi che sostengono i girellari invece è in primis che le trame odierne non sono al livello di quelle dei "vecchi" prodotti. A me invece pare che le trame odierne siano in media decisamente più articolate. Non so se avete mai provato a rivedervi anime anni '80-'90: le trame sono decisamente più semplici e spesso ti ritrovi a chiederti "ma come faceva a piacermi questa roba?". Ovvio che l'occhio di un bambino non è quello di un adulto, ma è indubbio che ci sia stata una maturazione complessiva delle trame.
Anche il fatto di sostenere che oggi si produce tanta fuffa (harem, moe, ecc.) non fa testo, in quanto anche in passato si produceva tanta fuffa che semplicemente non veniva acquistata in Italia. Basta seguire qualche gruppo fansub che si occupa di serie "vintage" per rendersene conto.
[Scusate, ma non mi faceva editare e volevo aggiungere una cosa]
Bisogna anche considerare che la gran parte di quelli che sostengono che erano meglio i titoli di una volta, ha visto pochissimi titoli nuovi o addirittura neanche uno.
@Kotaro: i belloni che giocano a fare i gay c'erano anche negli anni '80. Il problema è che il doppiaggio italiano non lo faceva capire.
I miei erano solo esempi per dire che purtroppo in Italia quelli che sono sempre soddisfatti sono i girellari, potrei dire anche che non sentirò mai il mio adorato Maison Ikkoku senza un doppiatore che ricopriva 3 ruoli diversi modificando la voce. Sinceramente non sono uno di quei tizi che dicono "che schifo il doppiaggio ita meglio l'originale" e mi sarei francamente stufato di pagare un edizione a prezzo pieno che mi offre un doppiaggio errato e di cui non usufruisco. E mi sarei anche stufato di non ascoltare doppiaggi all'altezza. Come vedi dai commenti i giovani hanno voglia di vedere serie con valenza storica, proprio per questo si deve esaltare la suddetta valenza con un trattamento dell'opera dignitoso. Per un nato nel 1990, la voce di Malaspina su Duke Fleed non rappresenta niente.
Personalmente sono abbastanza indifferente, non sono mai stato un nostalgico, ma, allo stesso tempo, non ci vedo neanche niente di male.
Più che altro la cosa che mi lascia spesso perplesso è quando la nostalgia viene portata all'estremo, diventando una negazione della realtà in cui opere oggettivamente mediocri (dal punto di vista tecnico e narrativo) assurgono alle vette più alte dell'animazione di tutti i semplicemente perché arrivate prima.
Insomma, un conto è il 'merito storico', un conto è il giudizio qualitativo, e l'essere arrivati prima non significa necessariamente aver fatto un buon lavoro.
Voto: Non mi dispiace il presente ma amo di più il passato... però ci tengo a precisare che, a parte rari casi, non mi piacciono le sigle (rifacimento di quelle più vecchie e belle!) di Cristina d'Avena! Tendenzialmente sono nostalgico ma amo anche serie recentissime! Come per la musica ascolto di tutto, se un anime mi piace lo guardo e basta. Accetto molto volentieri i ri-doppiaggi con adattamenti più fedeli, pertanto sono vintage come Goldrake e Zetto ma non girellaro! Bel sondaggio Ironic...e bella la citazione della Signora Ironic ! Anche la signora abcb è mooolto paziente e "felice" della mia passione che comunque accetta ed in parte condivide... pensa che mi ha comprato "di nascosto" il biglietto per Lucca! Vengo a trovarvi ragassi (se riesco con generi commestibili)!
p.s. nel 2011 sono stato a Lucca con tutta la famiglia ed i miei figli si sono portati a casa, rispettivamente, il Grande Mazinga chogokin ed il Gurren Lagann revoltech !! )
Concordo con Azzone, buona parte delle serie di venti/trent'anni fa si basavano principalmente sul trope del "Monster of the Week", dovuto anche al fatto che, a differenza di oggi, la maggioranza delle serie durava più delle ormai canoniche 13/26 puntate. Poi certo, le trame c'erano, ma erano spesso concentrate su singoli episodi chiave (soprattutto sul primo e l'ultimo, naturalmente).
Perchè sono convinta che quella che sono è dovuto a quello che ho vissuto e come l'ho vissuto. Non rimpiango gli anni passati intendiamoci, ma mi piace assaporare ogni tanto il ricordo, il clima di quegli anni e il modo in cui hanno rivoluzionato la mia vita.
Anche se non mi vestirei più orridamente come negli anni 80 e 90!!!
Ironic non so come e dove te le sogni certe cose, ma hai la mia più totale stima. Sei un grande!!!! p.s. Grazie di avermi "riesumata" con il sondaggio precedente!!
Per me "Non mi dispiace il presente ma amo di più il passato. #mette cd Cristina D'Avena a palla#". Da nostalgico metto a palla le canzoni dei vecchi anime anni '80, ma non disdegno anche alcune produzioni moderne, tipo Evangelion, Madoka Magica, Cowboy Beebop, Full Metal Alchemist, ecc. Effettivamente risentire il doppiaggio delle vecchie serie non è esaltante, non come voci (alcune insostituibili), ma più per gli adattamenti, per certi versi ridicoli che non corrispondevano alla reale traduzione. Io preferisco i vecchi titoli ridoppiati con dialoghi più sensati. Inoltre non è una questione di importanza e confronto con titoli moderni, che possono vantare una tecnologia e un Baget più importante, i vecchi anime essendo le "radici", sono importanti e validi a prescindere, come ogni culla di qualsiasi corrente.
io sono molto nostalgico, purtroppo infatti quando attacco ha vedere un anime vecchio la maggior parte delle volte mi emoziona un sacco è quando vedo un anime nuovo ogni tanto mi viene da dire no mi emozionavo tanto dai tempi di,esempio vedo gurren lagann ed a un certo punto dell anime mi viene da dire mado non mi gasavo tanto dai tempi di dendoh
La cosa mi è indifferente basta che siano titoli di valore. #vuole capire se esistono bambolotti gonfiabili pelati# Essendo degli anni novanta mi sono perso la prima grande mandata di anime, quella da vero effetto nostalgia. Ma devo riconoscere che non si può prescindere dalle migliori (e sottolineò migliori) opere del passato. Penso che tutti gli appassionati dovrebbero prima o poi esplorare ciò che è già stato scritto, perché ha lasciato fortemente il segno in ciò che vediamo oggi, e sarebbe un peccato perdere una chiave di lettura in più.
Cristina D'Avena a palla Mi piace anche il presente ma purtroppo non fanno più anime sui robottoni in stile anni 70/80' o con il character design degli anni '90, che preferisco.
Però devo ammettere (e mi sembra il caso di farlo, visto che scrivo su questo sito) che questa nostalgia del passato per quanto mi riguarda non vale per gli anime e i manga, che invece ho scoperto piuttosto tardi (a parte DragonBall che iniziai a collezionare a 14 anni, il primo manga che ho letto è stato Berserk quando ormai avevo superato i 20 anni, poi sono passato direttamente a manga più moderni come Gunslinger Girl, Black Lagoon, Green Blood ecc) e che comunque in generale in questo campo sono più attratto dall'estetica moderna. Ma si tratta di una scelta soggettiva e di gusti personali miei, quindi questo non cambia le cose e capisco perfettamente la tua sensazione nel rivedere Lamù e Goldrake, penso che per te abbiano fatto lo stesso effetto che ho io adesso nel rivedere i film della Disney degli anni '90 e che avrò ancora di più quando li rivedrò a 40 anni!