In occasione del 25° anniversario dalla prima uscita nelle sale di Tonari no Totoro (Il mio vicino Totoro) di Hayao Miyazaki, Lucky Red ripropone a Lucca Comics&Games 2013 un film amatissimo a livello internazionale. Si tratterà di due proiezioni: una prevista per venerdì 1° novembre, e preceduta da una sfilata dedicata allo Studio Ghibli (il tutto a partire dalle ore 12.00); l'altra arricchita da introduzione e dibattito a cura di Gualtiero Cannarsi, collaboratore di Lucky Red per l'adattamento delle opere Ghibli, attesa per domenica 3 novembre alle 14.00.
L'introduzione e il commento di Cannarsi, conoscitore ed appassionato della cultura nipponica a tutto tondo, cercherà di inquadrare la pellicola del 1988 nel contesto storico dell'animazione giapponese dell'epoca, rendendo conto del valore di un'operazione artistica e di mercato che ha significato molto nell'evoluzione della carriera di Miyazaki, nella percezione dello Studio Ghibli e nel più generale panorama dell'animēshon.
La proiezione lucchese intende fornire al pubblico, oltre all'occasione di riassaporare un lungometraggio carico per molti di significati e di nostalgia, chiavi di lettura capaci di far vedere l'opera sotto una nuova ottica.
Il mio vicino Totoro nasce infatti in un contesto molto lontano dall'Italia attuale, nello spazio e nel tempo, eppure così vivo nell'immaginario dei fan, capaci ogni volta di rendere attuali l'emozione e l'affetto che li legano a questa pellicola. Un'occasione per riscoprirla sarà anche l'uscita, ormai imminente (27 novembre), del Blu-ray italiano.
Il dibattito lucchese di domenica non tralascerà di sottolineare come il venticinquesimo anniversario di Totoro coincida con la riproposizione di una scommessa importante per lo Studio Ghibli: la doppietta Miyazaki-Takahata del 1988 (Il mio vicino Totoro e Una tomba per le lucciole) viene bissata nel 2013 con Kaze Tachinu e Kaguya-hime. Un Miyazaki che lascia da parte il fantastico per “mostrare l'umano a tutto tondo” e il ritorno dopo quattordici anni di Isao Takahata sono un evento che ormai travalica la cerchia degli appassionati e diventa di caratura mondiale. Venticinque anni fa, però, la Ghibli muoveva ancora i primi difficili passi, tanto che Tonari no Totoro e Hotaru no Haka possono considerarsi la prima pietra angolare dell'edifico meraviglioso che verrà innalzato negli anni a venire.
Recuperando una visione storica che dia il giusto rilievo a quel momento così importante per l'animazione giapponese, si potranno comprendere ancora meglio opere che col cuore già si amano così tanto.
Si ringrazia Gualtiero Cannarsi per le anticipazioni che ha voluto gentilmente fornirci a proposito del suo intervento lucchese. Inoltre, come lo stesso Cannarsi ci ha voluto amichevolmente anticipare, in coda all'evento ci sarà il momento "One more thing...", con una notizia che farà sicuramente tantissimo piacere agli appassionati. Non ci resta che attendere domenica.
Fonte consultata:
Twitter@Lucky Red
L'introduzione e il commento di Cannarsi, conoscitore ed appassionato della cultura nipponica a tutto tondo, cercherà di inquadrare la pellicola del 1988 nel contesto storico dell'animazione giapponese dell'epoca, rendendo conto del valore di un'operazione artistica e di mercato che ha significato molto nell'evoluzione della carriera di Miyazaki, nella percezione dello Studio Ghibli e nel più generale panorama dell'animēshon.
La proiezione lucchese intende fornire al pubblico, oltre all'occasione di riassaporare un lungometraggio carico per molti di significati e di nostalgia, chiavi di lettura capaci di far vedere l'opera sotto una nuova ottica.
Il mio vicino Totoro nasce infatti in un contesto molto lontano dall'Italia attuale, nello spazio e nel tempo, eppure così vivo nell'immaginario dei fan, capaci ogni volta di rendere attuali l'emozione e l'affetto che li legano a questa pellicola. Un'occasione per riscoprirla sarà anche l'uscita, ormai imminente (27 novembre), del Blu-ray italiano.
Il dibattito lucchese di domenica non tralascerà di sottolineare come il venticinquesimo anniversario di Totoro coincida con la riproposizione di una scommessa importante per lo Studio Ghibli: la doppietta Miyazaki-Takahata del 1988 (Il mio vicino Totoro e Una tomba per le lucciole) viene bissata nel 2013 con Kaze Tachinu e Kaguya-hime. Un Miyazaki che lascia da parte il fantastico per “mostrare l'umano a tutto tondo” e il ritorno dopo quattordici anni di Isao Takahata sono un evento che ormai travalica la cerchia degli appassionati e diventa di caratura mondiale. Venticinque anni fa, però, la Ghibli muoveva ancora i primi difficili passi, tanto che Tonari no Totoro e Hotaru no Haka possono considerarsi la prima pietra angolare dell'edifico meraviglioso che verrà innalzato negli anni a venire.
Recuperando una visione storica che dia il giusto rilievo a quel momento così importante per l'animazione giapponese, si potranno comprendere ancora meglio opere che col cuore già si amano così tanto.
Si ringrazia Gualtiero Cannarsi per le anticipazioni che ha voluto gentilmente fornirci a proposito del suo intervento lucchese. Inoltre, come lo stesso Cannarsi ci ha voluto amichevolmente anticipare, in coda all'evento ci sarà il momento "One more thing...", con una notizia che farà sicuramente tantissimo piacere agli appassionati. Non ci resta che attendere domenica.
Fonte consultata:
Twitter@Lucky Red
In ogni caso mi servirebbe sentire quello che ha da dire Cannarsi, perche attualmente Totoro è uno dei piu brutti Ghibli che abbia visto, e ne ho apprezzati molti, quasi tutti, ma questo no...
Forse come dice nella notizia non riesco a contestualizzare il tutto nel Giappone di 25 anni fa...
Dunque se qualcuno lo filmasse o riassumesse quello che Cannarsi avrà da dire, mi farebbe un favore immenso.
Idem. XD Ho pensato: "Sono impazziti!!!"
eh, meglio tardi che mai!
mi sa che lascerò il posto a qualcuno più desideroso di rivedere Totoro della sottoscritta, però forse sarà l'anno buono per scambiare due parole con Cannarsi.
Però diamine...devo ancora capire perchè se io vado di sabato in fiera, le cose succedono sempre negli altri giorni...idem quando capita che vado di domenica.
Non ce prendo mai!
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