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8.0/10
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Kappeita Taira ha 10 anni e quando era ancora piccolo ha perso la madre. Rimasto solo con il papà Shigeo, Kappeita (detto Capeta o Kacchan) si dedica ai lavori domestici e trascorre molto tempo da solo ad annoiarsi. Il signor Shigeo, convinto che a suo figlio non pesi stare solo, continua imperterrito nel suo lavoro alla ditta di pavimentazioni con frequenti straordinari. Un bel giorno si ritrova per lavoro in un kartodromo e gli viene una grande idea: costruire, con i pezzi vecchi di altre vetture, un kart per suo figlio. Capeta ha sempre avuto una passione per le auto e la sorpresa di Shigeo lo manda al settimo cielo.
Quando, insieme al padre e ai suoi amici Monami e Nobu, si presenta al kartodromo per la prima guida, attira immediatamente l'attenzione della signora Nanako Minamoto e di suo figlio Naomi. La signora Nanako è proprietaria della scuderia di kart Autohouse Racing e ingaggia giovani piloti di talento, mentre Naomi è un bravissimo pilota di go-kart. Trovandosi in pista insieme a quest'ultimo, Capeta inizia a capire cosa significhi gareggiare e nasce un'immediata rivalità tra i due. Da questo momento in poi, inizia la lunga corsa di Capeta con l'unico obiettivo di raggiungere la categoria di Naomi Minamoto e batterlo. La strada però è irta di ostacoli, ce la farà a realizzare il suo sogno?

Non sono mai stata un'appassionata di motori e non mi sono mai piaciute le corse automobilistiche. A questo punto vi chiederete come mai ho deciso di guardare Capeta e il motivo è molto semplice. Mi sono imbattuta in un episodio di Capeta su Rai Gulp e vedendo un protagonista un po' diverso dal solito, un giovanotto di 14 anni non particolarmente affascinante, impacciato, serio, ma determinato quando si trattava di corse ho avuto la sensazione che ci fosse qualcosa di speciale. E in effetti durante la visione di questi 52 splendidi ed emozionanti episodi ho avuto la conferma delle mie prime impressioni.

Il giovane Capeta non è dotato di molti mezzi economici provenendo da una famiglia con un tenore di vita molto modesto, ma con impegno, sacrificio, lacrime, sudore e con il supporto di amici e persone che hanno creduto nel suo talento è riuscito a sfondare nel mondo dei go-kart prima e nella Formula Stella successivamente.
La crescita di Capeta avviene in modo graduale, il suo stile di guida è sempre stato grezzo, ma efficace. La sua fama è costruita sulle spettacolari rimonte che è riuscito a compiere nelle varie categorie a cui ha partecipato, dalla sua gara d'esordio nella Cadet Junior, fino all'indimenticabile corsa sotto una pioggia torrenziale ad Haruna, un sorpasso dietro l'altro, che lo hanno condotto non solo in testa alle gare, ma hanno acceso l'animo di numerosi tifosi che inneggiano solo al suo nome sugli spalti. La grinta e la determinazione di Capeta affascinano e trasmettono emozioni uniche. Il rombo dei motori, la griglia di partenza, il suono dei pneumatici che scivolano sull'asfalto, sorpassi all'ultimo respiro, frenate brusche, testa-coda e la tanto agognata bandiera a scacchi a determinare il vincitore: Capeta è un miscuglio di emozioni dalla prima all'ultima puntata.

Ogni personaggio di Capeta ha un ruolo importante ai fini della storia, il padre Shigeo senza il quale non sarebbe potuto iniziare un sogno, la grintosa e sfacciata Monami che non ha mai smesso di incoraggiare Capeta anche nei momenti più bui, il generoso Nobu che ha dato tutto se stesso affinché Capeta potesse gareggiare ogni gara nonostante le difficoltà economiche. E non meno importanti sono il signor Kumada del kartodromo dove il protagonista ha fatto i primi passi e il Presidente Ikari della ditta di pavimentazioni che ha investito molto denaro per supportare il Team Capeta.
L'anime è inoltre accompagnato da una bella colonna sonora dai suoni decisi, il giusto mix che contribuisce a rendere avvincente ogni singola gara. Le corse sono rese al meglio grazie alla computer grafica che aiuta a creare effetti più realistici tanto da fare sembrare i piloti quasi “umani” in certe circostanze. Fantastico!
Capeta è un anime che farà la felicità di tutti gli amanti delle automobili e anche di quelli che come me fino a ieri non avrebbero mai pensato di guardare un cartone sulle auto da corsa. Capeta può appassionare chiunque. Il mio voto finale è un 8 e mezzo.