Beet - TotoEra il 1986, quando un giovane programmatore semisconosciuto, Yuji Horii realizzò il primo capitolo di quella che sarebbe ben presto diventata una delle più importanti saghe videoludiche di sempre: Dragon Quest. Grazie anche al character design di Akira Toriyama e alle musiche di Koichi Sugiyama, Dragon Quest racimolò record d'incassi ad ogni sua nuova incarnazione, aiutando a definire molti dei canoni stilistici ed estetici dei nascenti j-rpg (i giochi di ruolo di matrice giapponese) e generando parallelamente un enorme quantità di materiale correlato, da spin-off della serie regolare a gadget di vario tipo, da manga ad anime, facendo così la fortuna di non poche persone. Tra i tanti personaggi che nel tempo hanno intersecato il cammino di Dragon Quest vi è un duo di fumettisti divenuto famoso realizzando quella che è forse la più nota tra le trasposizioni della fortunata saga videoludica: La grande avventura di Dai (Dai no daibouken), giunta in Italia sia in formato cartaceo che nella sua controparte animata, anche nota come I cavalieri del drago. I due signori in questione sono Riku Sanjo (sceneggiatore) e Koji Inada (disegnatore) i quali, a sei anni di distanza dalla conclusione di Dai, decisero di tornare insieme per realizzare una nuova storia che, sebbene ispirata all'estetica di Dragon Quest, fosse ambientata in un proprio universo narrativo.

BEET, IL RE DELL'AVVENTURA

Beet - Cover 1 Star ComicsIn parte ispirato al volume unico Dragon Quest IV gaiden – Jigoku no meikyuu, realizzato nel 2001 dalla coppia in occasione della celebrazione del XV anniversario di Dragon Quest, nel numero di aprile 2002 della rivista Monthly Shounen Jump (da non confondere con la sua “sorella” settimanale Weekly Shounen Jump, quella di Dragon Ball, Slam Dunk e One Piece per intenderci) dell'editore Shueisha, vide la luce Bouken-ou Beet, traducibile come “Beet, il re dell'avventura”, ma noto anche col titolo occidentale Beet the Vandel Buster. Come già fu per Dai, Riku Sanjo si occupò della sceneggiatura e Koji Inada, aiutato da Katsuyoshi Nakatsuru, del disegno.
Il mondo di Beet si divide idealmente in due fazioni: gli umani e i demoni. Da quando questi ultimi, chiamati vandel, sono usciti dalle tenebre in cui dimoravano per devastare i territori degli umani è iniziata un'epoca di dolore, sofferenza e interminabili combattimenti: l'era della tenebre. Le incursioni di mostri e vandel hanno reso dura e pericolosa la vita degli esseri umani, forzandoli ad arroccarsi in poche città difese da possenti cancelli e incantesimi difensivi in grado, nei limiti del possibile, di tenere lontani i nemici. Per far fronte direttamente alla minaccia dei vandel, invece, è nata una professione di guerrieri atti alla distruzione di mostri e vandel: i vandel buster, comunemente noti semplicemente come buster, in grado di contrapporre al meryoku, l'energia demoniaca del vandel, un'energia divina, il teryoku, tramite cui lanciare potenti incantesimi.
Se già l'ambientazione, dunque, si rifà palesemente a quella di un classico gioco di ruolo alla Dragon Quest, Sanjo e Inada si spingono oltre, inserendo una notevole componente di fanservice per gli appassionati del genere per quanto riguarda la caratterizzazione delle gerarchie di vandel e buster. Sul versante umano c'è il sistema delle house, abitazioni presenti in ogni città in cui i buster, previo esame della retina, possono venire ricompensati delle loro imprese. Ad ogni mostro o vandel, infatti, è stata assegnata una ricompensa proporzionale alla sua pericolosità da consegnare a chi lo sconfiggerà, in modo da incentivare più buster possibile a combatterli; tale ricompensa si divide in un premio in denaro ed in un quantitativo di punti d'esperienza, tramite i quali i buster possono... salire di livello. Ogni buster ha infatti tatuato a fuoco sul proprio petto una serie di simboli atti ad indicare il proprio livello di buster; più esso è alto, più questi è forte e dotato di esperienza.
Specularmente al sistema delle house, per i vandel esiste il mahinkan, fortezza ai limiti estremi del mondo, in cui i vandel possono acquistare i mostri da rilasciare contro gli umani. Così come i buster vengono premiati per lo sterminio di mostri e vandel, questi ultimi ottengono denaro e prestigio in proporzione ai danni che riescono a causare al mondo umano, si tratti dell'assassinio di persone comuni, della distruzione di intere città oppure della sconfitta dei buster più potenti. A stabilire la gerarchia dei vandel sono le stelle, delle pietre sferiche incastonate nel loro braccio sinistro assegnate come ricompensa per le imprese più grandi; maggiore è il numero di stelle possedute da un vandel, maggiore è il risultato militare necessario per ottenere la successiva.
Il primo capitolo funge da prologo alla saga e ci mostra il piccolo Beet farsi tatuare il marchio del vandel buster sul proprio petto; suo sogno è quello di diventare un potente buster ed unirsi ai suoi eroi, la squadra di Zenon. Formata da cinque potentissimi buster e considerata la più potente del continente, la squadra di Zenon è in visita ad Uncruz, il villaggio in cui dimora Beet, per difenderla dall'attacco di un notevole numero di mostri, avanguardia dell'arrivo di uno dei vandel più pericolosi conosciuti: Beltoze, il re della tragedia. Zenon e compagni ingaggiano battaglia contro il potente vandel, ma vengono presti interrotti da Beet che, incitando i suoi eroi, distrae Zenon nel momento del colpo finale e si fa catturare da Beltoze, che gli lancia un colpo mortale senza farsi molti problemi. Persa la formazione di combattimento, Zenon e compagni vengono sconfitti e possono solo fuggire per mettere in salvo Beet. Per riuscire a salvare la vita di Beet, che scopriamo essere il fratello minore di Zenon, i cinque guerrieri decidono di tramutare le loro saiga, l'arma suprema che i buster più abili riescono a materializzare dal proprio petto tramite l'utilizzo del teryoku, in energia vitale e inserirla a forza nel corpo di Beet. Dopodiché, i cinque guerrieri, privi di saiga, energia divina ed ormai allo stremo delle forza, si lanciano in un ultimo, disperato, attacco suicida contro il re della tragedia.

Beet - Squadra di Zenon

La storia riprende tre anni dopo: Beltoze e i guerrieri di Zenon sono scomparsi e non si sa nulla sulla loro sorte, Beet ha da tempo lasciato il villaggio di Uncruz per diventare un potente buster in grado di ereditare la missione di Zenon e compagni, mentre il villaggio è ora difeso da Poala, figlia dei genitori adottivi di Beet e sua grande amica d'infanzia, divenuta anch'ella buster per proteggere il villaggio e i suoi abitanti dai continui attacchi dei mostri. Proprio mentre quest'ultima è impegnata nel combattimento contro un vandel che sta causando notevoli danni ad Uncruz e dintorni, Beet ritorna dal suo lungo viaggio d'addestramento per dare l'ultimo saluto al suo villaggio natale e a coloro che l'hanno cresciuto. L'allenamento ha infatti dato i suoi frutti, con Beet che ora è addirittura in grado di materializzare ed utilizzare tutte e cinque le saiga che i guerrieri di Zenon gli avevano donato tre anni prima: la lancia di fuoco di Laio, la Burning Lance, lo scudo d'acqua di Cruss, il Crown Shield, la pistola del vento di Alside, il Cyclone Gunner, l'ascia del fulmine di Bluezam, la Boltic Axe e persino la più potente di tutte, la spada di luce di Zenon, l'Excellion Blade. Ed ora è tempo per Beet di spingersi ancora più lontano da casa, dove dimorano i più potenti tra tutti i vandel, coloro che fanno calare l'oscurità sul mondo umano, in modo da realizzare il suo più grande sogno fin da bambino: porre fine all'era delle tenebre. Al suo viaggio si unisce Poala, come numero due della neonata Squadra di Beet.
Beet - Beet A partire da ottobre 2002 Beet fu pubblicato anche in formato monografico, arrivando a quota 12 volumi nel settembre 2006, per poi fermarsi. La serie era infatti entrata in pausa a tempo indeterminato l'aprile dello stesso anno a causa di non meglio precisati problemi di salute del disegnatore Koji Inada, che gli rendevano impossibile la prosecuzione del lavoro. A complicare la situazione della serie, nel giugno 2007 Monthly Shounen Jump, che dal milione e mezzo di copie vendute nel 1989 era gradualmente scesa fino a giungere alle sole 420 mila del 2006, chiuse i battenti. Pochi mesi dopo, come suo erede spirituale, iniziò Jump Square, su cui furono continuati alcuni dei titoli ancora in corso come Claymore, Letter Bee o Rosario + Vampire, mentre per quanto riguarda Beet, ancora in pausa per l'indisposizione di Inada, fu pubblicato un annuncio sul sito ufficiale in cui si confermava la sospensione a tempo indeterminato e si consigliava di controllare il sito ufficiale della rivista e della sua "collega" V-Jump per possibili novità future. Al momento della stesura di questo approfondimento (giugno 2012), ancora nessuna novità è stata rivelata sullo stato di salute di Koji Inada o sulla possibilità di una ripresa della serie, che resta, quindi, ancora sospesa al capitolo 47.
A febbraio 2005 venne inoltre pubblicato il Bouken-ou Beet Great Adventure, volume contenente numerose informazioni sulla serie, dall'ambientazione ai personaggi; in pratica una versione ampliata dei Beet the World, mini-capitoli presenti in appendice ad alcuni dei volumi monografici di Beet e presentanti diverse spiegazioni sui personaggi e luoghi presentati fino a quel momento.
La serie venne pubblicata anche in Italia da Star Comics, col titolo Beet Vandel Buster, in 12 volumi mensili da 3,30€ (prezzo alzato a 4,20€ dal volume 9 in poi) tra marzo 2007 e febbraio 2008, prendendo il posto di Peace Maker sulla collana Ghost, per poi lasciare a sua volta spazio alla riedizione di Inuyasha.

OLTRE I CONFINI DELL'AVVENTURA

Beet - AnimeIl manga di Beet ebbe un buon successo di pubblico, tanto che nel 2004 ne venne annunciata una trasposizione animata televisiva. Ad occuparsene fu una delle compagnie più importanti della scena animata giapponese sempre in prima linea per quanto riguarda le trasposizioni dei maggiori successi cartacei: Toei Animation (Digimon, Dragon Ball, Pretty Cure, Mazinger Z, One Piece, Sailor Moon, Saint Seiya, Slam Dunk), che già aveva trasposto in animazione La grande avventura di Dai. La regia fu affidata a Tatsuya Nagahime (Interlude), qui alla sua prima importante regia dopo aver svolto il ruolo di assistente alla regia nel film di Hanayori dango, Ashita no Nadja e nella terza serie di Doremì; Yoshimi Narita (sceneggiatore in Silent Mobius e in diversi episodi di Doremì) si occupò della composizione della serie, mentre a curare il character design fu scelto Naoyoshi Yamamuro (Dr. Slump, Digimon Frontier: Kodai Digimon fukkatsu!!); le musiche vennero invece affidate all'esordiente Hiroshi Takashi.
La serie andò in onda dal 30 settembre 2004 al 29 settembre 2005 su TV Tokyo il giovedì sera alle 18.30, per un totale di 52 episodi. Al momento dell'inizio della trasmissione della serie era da poco stato pubblicato l'ottavo volume monografico cartaceo, cosa che spinse gli sceneggiatori dell'anime a trasporre solamente la prima parte della storia fino alla conclusione della saga di Grineed, chiudendosi con la partenza per Grancista della squadra di Beet ed il dialogo tra Shaggy e Darkness Eye. Il materiale era tuttavia troppo poco per coprire ben un anno di trasmissione settimanale, motivo per cui, a fianco della trasposizione dei capitoli originali vennero realizzati un discreto numero di episodi “filler” anime-original. Il primo episodio inizia con una battaglia inedita tra un Beet già cresciuto e Giluth, un vandel da tre stelle, per poi andare a narrare le vicende di tre anni prima tramite flashback. Anche queste vengono allungate, in modo da permetterle di occupare ben due episodi interi, con l'aggiunta di un altro vandel da cinque stelle che attacca il villaggio di Uncruz prima di Beltoze. Si torna poi al presente, con la saga introduttiva di Mugain, per poi passare ad una nuova serie di episodi filler incentrati sulla lotta contro Melmondo, un vandel collezionista di saiga che mantiene prigionieri i buster catturati in modo da non far scomparire le saiga da essi evocate per poterle sfoggiare nella propria collezione come fossero oggetti d'arte. In questa saga viene presentato il personaggio di Jiku, buster di livello medio-alto che entra a far parte del cast di personaggi dell'anime nel ruolo di amico-rivale di Beet, apparendo in buona parte degli episodi filler della serie, insieme ai suoi due compagni gemelli. In totale vengono realizzati circa una ventina di episodi originali, mentre la saga principale viene trasposta in modo tutto sommato fedele, senza alterazioni significative nell'evoluzione della trama o nella caratterizzazione dei personaggi ma limitandosi a qualche modifica marginale. Tra queste vi è Toto, tenera creaturina rosa che segue Poala ovunque vada, rifugiandosi spesso nei suoi vestiti – con un predilezione particolare per il petto – e che diventa ben presto la mascotte della serie.

Beet - Shaggy animeBeet - CD OST

Importante è invece la decisione dello staff dell'anime di edulcorare in parte alcuni aspetti del manga: il sangue viene quasi completamente cancellato, ad eccezione di un paio di occasioni tra le quali c'è il combattimento tra Slade e il phantom di Beltoze, sostituendolo con vapore, liquidi di vario colore o completamente elidendolo; il procedimento per diventare buster, che nel manga prevedeva la (dolorosa) marchiatura a fuoco del simbolo sul proprio petto, diventa un indolore gioco di prestigio; infine vengono eliminate le (poche e nel complesso abbastanza caste) scene ecchi del manga, si tratti di Poala in biancheria intima dopo una nuotata in mare (sostituita da una Poala vestita), di Milfa che mostra le mutandine in praticamente ogni scena di combattimento (la minigonna resta mini, ma le mutandine vengono coperte) o dell'espediente di sfoggiarne l'ampio davanzale con la scusa di mostrarne il livello di buster (nell'anime il livello viene mostrato senza quasi scoprirsi il petto).
L'anime venne pubblicato in una serie di 13 DVD da quattro episodi ciascuno rilasciati a cadenza mensile tra aprile 2005 ed aprile 2006, mentre la colonna sonora fu raccolta in diversi CD musicali contenenti l'intera OST o alcuni delle sigle di apertura o chiusura.
Beet - Beet the Vandel Buster ExelionA solo un anno di distanza dall'inizio della trasmissione della serie, la storia del manga non era andata molto avanti, rendendo impossibile una prosecuzione animata delle avventure originali di Beet. Nonostante questo, esattamente sette giorni dopo l'ultimo episodio dell'anime, fu trasmesso, sempre su TV Tokyo e allo stesso orario, Beet the Vandel Buster Exelion (Bouken-ou Beet Exelion), nuova serie realizzata dallo stesso staff della precedente e narrante un'avventura completamente originale e priva di qualsiasi rimando alle vicende del fumetto. Formata da 25 episodi complessivi trasmessi tra il 6 ottobre 2005 ed il 30 marzo 2006, Exelion riprende nell'esatto punto in cui ci eravamo fermati, con Beet, Poala, Kiss, Milfa e Toto in viaggio via mare per raggiungere Grancista. L'attacco di un potente vandel danneggia tuttavia la nave, costringendola ad attraccare all'isola più vicina per effettuare le necessarie riparazioni. In questo modo Beet e compagni si trovano invischiati nella lotta tra la città di Shantigo ed il vandel Vaus, il guardiano del sotterraneo oscuro. Shantigo è una città unica al mondo in cui più della metà della popolazione è in grado di utilizzare l'energia divina dei buster, tanto da essere conosciuta come la “città del tengeki”. I più abili nel praticare tale arte sono scelti per formare le quattro squadre atte alla difesa e al controllo della città, ognuna caratterizzata dal controllo di uno dei quattro elementi base del teryoku e capitanata dai quattro più potenti della città: Tonga del fulmine, Raymond della corrente, Ebul del vento e Grifas del fuoco. Ai fini della storia, tuttavia, la figura più importante di Shantigo è Leon, il dodicenne principe erede al trono e primo abitante della città ad imbattersi in Beet e compagni. In quanto appartenente alla famiglia reale, Leon possiede un grande teryoku fin dalla nascita, oltre che una spilla, il Bright Prime, in grado di generare una potente barriera di luce capace al contempo di respingere l'energia infernale dei vandel e di potenziare i buster e gli attacchi divini che ci passano attraverso. Su tale potere ha messo gli occhi Vaus, temibile vandel incaricato della custodia del sotterraneo oscuro, una prigione in cui vengono rinchiusi i vandel che hanno infranto la legge del Mahinkan e di cui Vaus può disporre a proprio piacimento. Tra i tanti ve ne sono quattro estremamente potenti, chiamati i re del sotterraneo oscuro: Jera, Atron, Stronga ed Hang. Venuta a conoscenza della situazione, oltre che impossibilitata a continuare il viaggio via mare per i danni alla nave, la squadra di Beet decide di aiutare la città di Shantigo nella lotta contro Vaus, così come di tenere d'occhio l'indisciplinato Leon che, ben lungi dall'aver compreso la propria importanza per la città, cerca in tutti i modi di fuggire per vivere libero e non diventare un buster.

Beet - Exelion PG 1 - Tonga del fulmineBeet - Exelion PG 2 - Raymond della correnteBeet - Exelion PG 3 - Padro
Beet - Exelion PG 4 - Grifas del fuocoBeet - Exelion PG 5 - Ebul del ventoBeet - Exelion PG 6 - Bright Prime

La lotta di Beet e Shantigo contro Vaus si dipana per l'intero arco della serie in modo abbastanza classico per questo tipo di produzioni, con la prima parte caratterizzata principalmente da episodi autoconclusivi basati sullo schema narrativo di matrice tokusatsu del “monster of the week”, in cui Beet e compagni imparano a conoscere la città e i personaggi più importanti, migliorano la propria conoscenza del teryoku grazie agli insegnamenti dei quattro maestri e realizzano il sogno d'infanzia di Poala di aprire una taverna, per poi giungere alla seconda parte con episodi tutti legati tra loro e nei quali viene portata a conclusione la vicenda.
Il cast di personaggi è abbastanza circoscritto: oltre a Beet e compagni, ricoprono un ruolo importante i quattro maestri del teryoku di Shantigo, Leon e suo padre, Vaus e i suoi quattro subordinati. Altri personaggi presentati nella precedente serie, come Slade, Jiku o Beltoze, non vengono nemmeno menzionati, mentre solamente un paio di apparizioni sono destinate a Shaggy, il direttore del Mahinkan. Da segnalare, infine, il debolissimo gatto-vandel Nyanjamar, mascotte della serie a cui vengono dedicati diversi siparietti comici.
Beet the Vandel Buster Exelion fu pubblicata tra maggio e ottobre 2005 in 6 DVD mensili contenenti ciascuno 4 episodi (ad eccezione del primo che ne contiene cinque). Entrambe le serie sono inedite in Italia.

Beet - Exelion PG 7 - MilfaBeet - Exelion PG 8 - KissBeet - Exelion PG 9 - Leon
Beet - Exelion PG 10 - PoalaBeet - Exelion PG 11 - BeetBeet - Exelion PG 12 - Toto

Il 2005 fu indubbiamente un anno importante per Beet che, oltre alla trasposizione animata e alla distribuzione in home-video, fu trasposto in ben tre videogiochi tutti ad opera di Bandai.
A gennaio uscì Bouken-ou Beet Busters Road, RPG per Game Boy Advance che ripercorre la prima parte della storia dallo scontro tra Zenon e Beltoze fino alla fine della saga di Greenid. Lo schema del gioco è abbastanza semplice: il giocatore, che veste i panni di Beet, deve semplicemente esplorare le varie aree di gioco man mano che queste vengono sbloccate risolvendo le missioni che di volta in volta gli vengono assegnate o dai personaggi dell'avventura oppure direttamente nelle varie house. Queste ultime permettono al giocatore di salire di livello (che come nell'anime è più un fatto estetico che altro, dal momento che le statistiche migliorano di battaglia in battaglia man mano che si utilizzano le proprie abilità speciali), ricevere le ricompense in denaro ed accettare missioni. Nelle varie città, oltre alle house, sono presenti diversi edifici tra cui taverne, venditori di oggetti comuni, di armi e di armature; le zone selvagge sono invece caratterizzate dagli incontri casuali con i mostri che sfociano in combattimenti in tempo reale. Da segnalare inoltre il mantenimento della caratteristica di Beet di dormire solo una volta ogni tre giorni: nel videogioco si deve infatti prestare attenzione alla barra dell'energia, il cui esaurimento fa cadere Beet addormentato facendolo riprendere, il giorno seguente, dall'ultima città visitata. Sempre a gennaio uscì anche la guida ufficiale del gioco.

Beet - Busters RoadBeet - Darkness Century

Ad aprile toccò invece a Bouken-ou Beet Darkness Century per Playstation 2, anch'esso incentrato sulla prima parte della storia fino alla fine della saga di Grineed. Lo schema di gioco è qui più orientato all'action RPG rispetto a Busters Road, con combattimenti integrati nel normale svolgimento del gioco.
Infine a dicembre fu rilasciato Bouken-ou Beet Vandel VS Busters per Nintendo DS. Questa volta il giocatore non è chiamato ad impersonare Beet bensì un pirata senza nome che si ritrova a naufragare sull'isola di Futago. Dopo aver dato prova delle sue capacità in combattimento costui riceve il marchio dei buster, iniziando la sua missione di lotta ai vandel. La struttura del gioco è simile a quella di Busters Road, ereditandone la gestione dei personaggi, l'alternarsi di esplorazione e combattimenti casuali e lo stile di questi ultimi, sebbene il tutto sia innestato su una storia ed un'ambientazione completamente originale. Beet - Vandel VS BusterL'isola di Futago è divisa in diverse aree tra loro collegate e divise in gruppi aventi stessa conformazione territoriale (c'è la foresta, le montagne, la miniera, ecc...), in ognuno dei quali è presente un portale magico. Compito del protagonista è trovare e riattivare questi portali prima che i vandel nemici riescano a conquistarli tutti. Nella prima parte del gioco, in realtà, il protagonista può solo esplorare la propria metà isola e salire di livello risolvendo le missioni disponibili nelle house – divisibili in due tipi, il ritrovamento di un oggetto e la sconfitta di un preciso numero di mostri – per poi passare ad un vero e proprio gioco strategico di posizione in cui buster e vandel si muovono sulla “scacchiera” del mondo per conquistare i vari portali, per poi andare infine all'attacco della città nemica. A conclusione del gioco, è possibile ripetere l'intero gioco dal punto di vista dei vandel: impersonando l'aiutante di Harden il giocatore ha anche accesso al mahinkan dove, al posto dell'equipaggiamento degli umani, acquistare mostri da riutilizzare successivamente in battaglia, così da conquistare le stelle del potere dei vandel. Durante tutto l'arco del gioco vi sono dei brevi cameo di quasi tutti i personaggi della prima serie animata, da Beet, Poala e Kiss a Milfa e Slade, dalla squadra di Ark al gruppo di buster di Trowana, da Greenid, Rozzgoat e Franky a Melmondo. In particolare, il nemico principale (nella saga da umano) è il vandel da cinque stelle aiutante di Harden, personaggio originale apparso nell'ottavo episodio di Beet the Vandel Buster Exelion.
Per concludere, fu pubblicato anche diverso merchandise legato a Beet, come magliette, figure, portachiavi ed in particolar modo un gioco di carte collezionabili con vendita di bustine con carte assortite casualmente e mazzi base preimpostati. Sia i tre videogiochi che il gioco di carte collezionabili risultano inediti in Italia.

Beet - Card Game BustinaBeet - Card Game CarteBeet - Card Game Mazzo


Ultimo aggiornamento: 16/06/2012

Autore: Slanzard