Nata nella prefettura di Kanagawa. Da studente invia alcuni suoi lavori, ma dopo aver terminato gli studi e aver trovato lavoro, decide di tentare nuovamente di farsi pubblicare cambiando editore a cui si rivolge, scegliendo la casa editrice Shogakukan. Esordisce nel 1981 con Akai Densetsu. Opera pubblicata al posto di un autore impossibilitato a rispettare la scadenza stabilita.
Il suo primo successo è "Yami No Purple Eye" (1984 - 1987), da cui nel 1996 viene tratto un adattamento animato. Il manga nel 1987 ottiene il premio Shōgakukan per i manga, categoria shōjo. Dopo una serie di racconti brevi si specializza nel genere horror, per quanto inizialmente non era interessata a prendere tale strada.
Tra i suoi successivi lavori il breve "Ryouko no Shinrei Jikenbo" (1988 - 1991), "Umi no Yami, Tsuki no Kage" (1987 - 1991) e soprattutto uno dei più noti, "Ao no Fuuin - Il sigillo azzurro" (1992 - 1994). Dopo averlo concluso si dedica a un diverso tema rispetto al passato, abbandonando l' horror a favore delle opere d’ambientazione storica. Una delle sue serializzazioni più lunga a tal proposito è "Sora wa Akai Kawa no Hotori - Anatolia Story" (1995 - 2002), altro suo grande successo. Il manga con oltre 20 milioni di copie in circolazione guadagna anche il favore della critica ottenendo nel 2001 il premio Shōgakukan per i manga, categoria shōjo, il secondo per l'autrice.
Nel 2018 l'opera viene adattata in uno spettacolo teatrale per la celebre Takarazuka Revue. Altri suoi lavori includono i successivi "Mizu ni Sumu Hana" (2004 - 2006) e l'altra sua lunga serializzazione, "Yume no Shizuku, Ougon no Torikago" iniziata nel 2010. Appassionata delle opere di Keiko Takemiya in passato è stata assistente di Mineko Yamada. Dal tratto morbido e sottile, preferisce alle scene statiche quelle in movimento, anche in occasione di un bacio.
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