Nato a Kasugai nella prefettura di Aichi. Appassionato di cinema da bambino, immagina come quelle storie viste nei film potrebbero svilupparsi in modo più chiaro nei fumetti, iniziando a sognare di diventare un autore di manga. Alle elementari legge le riviste Weekly Shonen Jump e Weekly Shonen Sunday e si diverte a disegnare robot come quelli di Gundam, mostri e spiriti.
Alle medie rimane fortemente influenzato dalle opere di Rumiko Takahashi, in particolare da Lamù. Per il giovane Satoshi, abituato alla netta divisione di target maschili e femminili delle riviste, leggere di un qualcosa capace di superare quelle storiche divisioni, fu illuminante. Quella lettura gli ha trasmesso un forte senso di libertà e da quel momento non ha più avuto dubbi sul suo futuro. A quindici anni completa il suo prima manga.
Frequenta un circolo di doujin gestito dall'autore di manga Akihiro Itō.
Al primo anno di scuola superiore inizia a partecipare al Comiket. L'esperienza non ha fruttato economicamente, ritenendolo ugualmente un piacevole ricordo. Si trasferisce a Tokyo dove convive con altri cinque ragazzi, tutti autori di manga con poca esperienza, in un appartamento abbastanza spazioso.
Essendo l'unico a non aver ancora debuttato e riscontrando l'enorme bravura dei suoi coinquilini, percepisce l'ambiente come un forte stimolo a fare del suo meglio. Debutta a diciassette anni. I suoi primi lavori non riscontrano molta fortuna come nel caso di "Riot"; iniziato nel novembre del 1993 e sospeso nel 1994 per poi essere ripreso nel 1998 venendo rinominato "Riot of the World" e mai realmente terminato. La sua prima opera di successo è "Kamikaze" (1997 – 2003), successivamente preferisce dedicarsi unicamente ai disegni e collaborando con Tatsuhiko Ida realizza "XBlade" (2007 - 2010) e il seguito "XBlade Cross" (2011 - 2013)
In seguito si dedica ad alcuni adattamenti di opere famose: cura il manga della light novel "Shingeki no Kyojin: Before the Fall" (2013 - 2019) e successivamente "Dororo to Hyakkimaru-den - Dororo e Hyakkimaru - La Leggenda", rielaborando il celebre "Dororo" di Osamu Tezuka. Secondo l'autore si deve tendere a perfezionare continuamente la propria arte, puoi ritenerti soddisfatto del risultato ottenuto ieri, ma oggi dovresti considerarlo migliorabile, nell'ottica di una crescita continua.
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