Trascorrendo da ragazzo spesso del tempo con le bande di strada, tanto da identificandosi lui stesso come un furyo (nome dato ai giovani delinquenti) al liceo viene espulso un mese dopo l’inizio della scuola per cattivo comportamento e al tempo stesso viene licenziato dal suo primo lavoro. In seguito viene assunto come host in un locale nel quartiere Shinjuku di Tokyo, utilizzando tali introiti per finanziarsi gli studi.
Successivamente viene utilizzato come «scout», il suo compito era reclutare giovani donne incontrate per strada, lavoro svolto fino a quando viene dichiarato illegale. Queste sue esperienze gli saranno molto utili per il suo lavoro di debutto nel mondo dei manga: a partire dal 2005 serializza "Shinjuku Swan / Shin Yado Suwan", dove il protagonista svolge lo stesso impiego dell'autore.
Il lavoro viene riconosciuto ottenendo una menzione d'onore al premio esordienti per la rivista Young Magazine e una raccomandazione della giuria al 12° Japan Media Arts Festival. L'opera giunge anche sul grande schermo grazie a due film live-action diretti dal celebre e discusso regista Sion Sono. Il manga termina nel 2013 e intanto dal 2010 lavora anche su un'altra sua opera, "Abaddon".
Negli anni seguenti cura diverse opere di media durata lavorando sempre per diverse riviste della Kodansha. Al giovane autore gli viene sottoposto un'idea, considerando il suo trascorso, quella di serializzare un'opera incentrata sulle bande giovanili. L'autore non conosce bene l'ambiente moderno ricordandosi bene com'era un tempo, per questo ebbe l'idea del viaggio del tempo per mostrare com'erano i delinquenti di un tempo, la nascita di Tokyo Revengers.
Iniziata il 1º marzo del 2017 l'opera riscuote un grandissimo successo di pubblico e di critica vincendo il premio Kōdansha per i manga nella categoria shōnen nel 2020. L'autore riversa sulla sua opere tutto il suo credo, rivestendo i delinquenti del passato di una certa nobiltà d'animo. Il manga riceve diversi adattamenti, in particolare una lunga serie anime e film live action. Il manga vanta oltre 80 milioni di copie in circolazione.
Quasi a sorpresa abbandona lo storico e fortunato sodalizio con la Kodansha per pubblicare sulla più prestigiosa rivista della Shueisha. A partire dal 2024 pubblica Negai no Astro, rimanendo sempre nei temi a lui cari inserendo elementi soprannaturali-fantascientifici. Nei suoi lavori raramente si avvale dell'aiuto di un assistente.
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