Eiichi Fukui, nato a Tokyo il 3 marzo 1921, prima di iniziare la sua brillante, seppur breve, carriera fumettistica lavora come animatore insieme all'amico Hideo Furusawa.
Il periodo di maggior successo di Fukui arriva con l'inizio degli anni '50: non solo viene scelto per continuare il popolare manga Batto-kun dopo la morte del suo autore Kazuo Inoue, ma diventa anche uno dei fondantori della Jiman nagaya (Tokyo Children's Manga Association), un'associazione di fumettisti per bambini di Tokyo con a capo Keizo Shimada.
Nel 1952, con la fine del mandato del Generale MacArthur, scompare il veto di pubblicare opere sulle arti marziali, e Fukui è uno dei primi ad approfittarne dando il via alla serializzazione di Igaguri-kun, il titolo più venduto del periodo caratterizzato da uno stile di disegno all'avanguardia che seguiva la via tracciata da Shin takarajima e le sue tecniche cinematografiche.
Era un periodo sfiancante per i fumettisti per bambini di Tokyo: sull'onda dell'aumento delle vendite dei manga, infatti, le varie riviste, nel continuo tentativo di rubare lettori alla concorrenza, allegavano ai vari numeri mensili degli allegati e supplementi di decine, se non addirittura centinaia, di pagine, contenenti storie inedite dei disegnatori più ricercati. Sempre più sfinito dalla mole di lavoro a cui era sottoposto, Eiichi Fukui finisce per crollare: il 26 giugno 1954, poco dopo la conclusione del primo capitolo di Akado Suzunosuke, il fumettista si spegne all'età di 33 anni per eccesso di lavoro.
Diversi sono stati gli omaggi a Eiichi Fukui: Manga Shonen gli dedica il numero di settembre, mentre Tezuka omaggia l'amico/rivale in più di un'opera e celebri sono ancora oggi le sue parole:
«La sua morte mi addolora, eppure al contempo sento che con essa ormai ha fine quella competizione per la fama che pesava sul mio cuore come fosse un gigante... ahhh, mi sento più tranquillo ora, è la pura verità.»
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