HISAE IWAOKA è un’illustratrice e mangaka giapponese nata il 17 luglio 1976, nella Prefettura di Chiba. Poco è noto della sua vita privata.
Laureatasi presso il dipartimento artistico della Joshibi University of Art and Design di Tokyo (una delle tre facoltà dedicate all’Arte e al disegno di Tokyo), inizia la sua attività di mangaka nei primi anni 2000, mentre sbarca il lunario lavorando per una società di informatica. Le prime opere di Hisae Iwaoka, in particolare "Yume no Soko" ( Depth of Dreams), sono state pubblicate sulla rivista mensile "Monthly Afternoon", ottenendo un buon successo tra il pubblico e la critica. Per Yume No Soko riceve, l'Honourable Mention Prize nel Kodansha Afternoon Four Seasons Award nel 2006. Il primo di vari riconoscimenti ottenuti nel corso degli anni. È con l’approdo sulla rivista Ikki, il magazine che l’editore Shogakukan riserva alle sue opere più alternative, che la sua carriera di mangaka trova il giusto contesto per maturare ed esplodere. Fra i suoi primi manga ad essere pubblicati sul magazine abbiamo, "Shiroi Kumo", 11 intensi capitoli (2004) che le fanno ottenere l’Ikiman Newcomer Comic Award. Ma soprattutto per questo manga riceve la prima delle due nomination al prestigioso Japan Media Arts del 2005.
Passaggio importante e non secondario della sua carriera è la partecipazione, negli stessi anni (2004), alla grande mostra collettiva "Tokyo Girls Bravo" organizzata da Takashi Murakami per la Marianne Boesky Gallery, importante galleria d’arte moderna di New York. L’evento riunì un agguerrito gruppetto di illustratrici e disegnatrici nipponiche che avrebbero fatto strada. Oltre a lei parteciparono Chiho Aoshima, Chinatsu Ban, Aki Fujimoto, Yumiko Inada, Rieko Kasahara, Makiko Kudo, Mahomi Kunikata, Rei Sato ed Aya Takano.
Nel corso degli anni Hisae Iwaoka ha proseguito la sua carriera di mangaka alternandola con quella di illustratrice. Sempre su Ikki, ha pubblicato il one Shot, “Hana Bolo” (“Fiori di Biscotto”), e successivamente, nel 2006, ha iniziato la pubblicazione di quel “Dosei Mansion” ( “Saturn Apartaments”) che è ancora oggi il suo manga più noto e più lungo, conclusosi nel 2011.
Proprio per Dosei Mansion nel 2011 ha vinto il Japan Media Arts Festival, diventando una fra le poche artiste donne ad aver ottenuto questo riconoscimento (ricordiamo anche Fumiyo Kōno e Makoto Isshiki )
Da ricordare fra le sue altre opere “Hoshi ga Hara Aa Manjuu no Mori” (2009), pubblicato questa volta per l'editore Asahi Shinbunsha sui magazine Nemuki e Namuki +. Per la stessa rivista, nel 2016, ha proposto anche il one shot "Shiawase no Machi" e “Koshoku Robot”, serializzato sulle riviste Cookie e Jump Kai dell'editore Shueisha. Proprio da quest'ultimo manga è stato tratto un Live Action trasmesso da Nippon TV nel 2017.
Isae Iwaoka non ha una foltissima produzione come mangaka, ma ha una congrua produzione da illustratrice. Le suo opere hanno avuto forte apprezzamento della critica e l'interesse del pubblico non solo in Giappone ma anche all’estero. Negli USA, in Francia, in Svezia (dove è stato proposto “Yume no Soko”), e ora anche in Italia.
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