Aiutare e non sostituire.
Diciamo che buttare dentro sto capitolo in cui usano ia poco prima di passare probabilmente ad aggiungere pagamenti all'app non è stata proprio la mossa più furba lol
Typesetting e editing di quel capitolo comunque sono sotto del mediocre, molti anni fa facevo scans e un capitolo del genere probabilmente l'avrei rifiutato e rieditato... e sto parlando di editing amatoriale, qui invece parliamo di quella che dovrebbe essere un lavoro ufficiale.
Diciamo che buttare dentro sto capitolo in cui usano ia poco prima di passare probabilmente ad aggiungere pagamenti all'app non è stata proprio la mossa più furba lol
Typesetting e editing di quel capitolo comunque sono sotto del mediocre, molti anni fa facevo scans e un capitolo del genere probabilmente l'avrei rifiutato e rieditato... e sto parlando di editing amatoriale, qui invece parliamo di quella che dovrebbe essere un lavoro ufficiale.
Ma dai, ho visto lettering su manga fatti da umani di gran lunga peggiore di questo...la verità è che se si può risparmiare tempo e denaro un'azienda ha tutto il diritto di farlo, specie per attività di così basso livello.
A me non ha dato abbastanza fastidio da fare polemica
Non è raro vedere traduzioni rushate e con errori di ortografia anche nei manga stampati in italia.
A me non ha dato abbastanza fastidio da fare polemica
Ma sì, la gente fa polemica solo perché un'attività viene automatizzata. Sapessero loro quante persone hanno perso il lavoro per colpa delle nuove tecnologie. Ma a nessuno è mai importato più di tanto. Purtroppo bisogna rendersi conto che molti lavori diverranno obsoleti, è questione solo di tempo.
A me non ha dato abbastanza fastidio da fare polemica
A me non ha dato abbastanza fastidio da fare polemica
Ma sì, la gente fa polemica solo perché un'attività viene automatizzata. Sapessero loro quante persone hanno perso il lavoro per colpa delle nuove tecnologie. Ma a nessuno è mai importato più di tanto. Purtroppo bisogna rendersi conto che molti lavori diverranno obsoleti, è questione solo di tempo.
E quindi? Accetto in silenzio? Se permetti, finché posso, do il mio dissenzo.
Capisco quello che dici, ed infetti è andata come dici tu in molti settori in passato. La mia riflessione però va oltre la perdita di lavoro dei traduttori. Siccome di sta caz.. di A.I. ne stanno parlando tutti, e la stanno mettendo ovunque, so già dove si andrà a finire. Ho alle spalle visioni di film, di cartoni, di libri di autori di fantascienza che mettevano in guardia da certi pericoli del progresso, della scienza, della A.I. E guarda caso l'andazzo e la via è proprio ciò che avevano predetto di non fare. E sono preoccupato. Cioè, in futuro, a l'uomo, cosa resterà da fare?
Diciamo che buttare dentro sto capitolo in cui usano ia poco prima di passare probabilmente ad aggiungere pagamenti all'app non è stata proprio la mossa più furba lol
Typesetting e editing di quel capitolo comunque sono sotto del mediocre, molti anni fa facevo scans e un capitolo del genere probabilmente l'avrei rifiutato e rieditato... e sto parlando di editing amatoriale, qui invece parliamo di quella che dovrebbe essere un lavoro ufficiale.
Ma dai, ho visto lettering su manga fatti da umani di gran lunga peggiore di questo...la verità è che se si può risparmiare tempo e denaro un'azienda ha tutto il diritto di farlo, specie per attività di così basso livello.
Diciamo che buttare dentro sto capitolo in cui usano ia poco prima di passare probabilmente ad aggiungere pagamenti all'app non è stata proprio la mossa più furba lol
Typesetting e editing di quel capitolo comunque sono sotto del mediocre, molti anni fa facevo scans e un capitolo del genere probabilmente l'avrei rifiutato e rieditato... e sto parlando di editing amatoriale, qui invece parliamo di quella che dovrebbe essere un lavoro ufficiale.
Ma dai, ho visto lettering su manga fatti da umani di gran lunga peggiore di questo...la verità è che se si può risparmiare tempo e denaro un'azienda ha tutto il diritto di farlo, specie per attività di così basso livello.
Attività di basso livello quello su un app ufficiale letta da milioni persone di persone in tutto il mondo, della rivista di fumetti più importante? Non sono d'accordo.
Il fatto è che a differenza di un lavoro umano, qui il risultato è mediocre e allo stesso livello per tutto il capitolo, dal primo all'ultimo riquadro.
Penso sia un po' offensivo chiamarlo lavoro di basso livello, è un lavoro che può richiedere molte ore e attenzione e cura ai dettagli della forma dei balloon, la grandezza delle tavole, la sillabazione e quant'altro... la differenza tra risultato di bassa e alta qualità è sempre evidente.. tralasciando il punto di vista sul lettering in generale, in ogni caso non è un forse che questo sia mediocre e anche al di sotto, è un fatto.
Penso sia un po' offensivo chiamarlo lavoro di basso livello, è un lavoro che può richiedere molte ore e attenzione e cura ai dettagli della forma dei balloon, la grandezza delle tavole, la sillabazione e quant'altro... la differenza tra risultato di bassa e alta qualità è sempre evidente.. tralasciando il punto di vista sul lettering in generale, in ogni caso non è un forse che questo sia mediocre e anche al di sotto, è un fatto.
Penso sia un po' offensivo chiamarlo lavoro di basso livello, è un lavoro che può richiedere molte ore e attenzione e cura ai dettagli della forma dei balloon, la grandezza delle tavole, la sillabazione e quant'altro... la differenza tra risultato di bassa e alta qualità è sempre evidente.. tralasciando il punto di vista sul lettering in generale, in ogni caso non è un forse che questo sia mediocre e anche al di sotto, è un fatto.
Concordo, non capisco perché venga così bistrattato il lavoro che c’è dietro al lettering.
È una parte del disegno e proprio come per la traduzione c’è bisogno di un certo lavoro per adattarlo alla nostra lingua.
i testi erano grandi e talvolta uscivano dai riquadri e dai ballons, mentre il font usato era sempre lo stesso, anche in presenza di urla.
Scusate ma cosa si intende per lettering fatto da una IA?
Capirei parlassimo della traduzione ma se come "lettering" si intende unicamente l'inserimento di un testo già pronto dentro spazi vuoti nelle vignette di un fumetto non scomoderei nessuna IA.
Al più sarebbero algoritmi automatizzati come già sono sempre più pieni i programmi di grafica da decenni.
Ad esempio quando sia lancia un comando per "unire" più fotografie in una sola "panoramica" mica si parla di IA, eppure è un'operazione anche più complessa (per un essere umano) che insere del testo in uno spazio vuoto di un'immagine.
Per me è accettabile. Comunque non è che ci voglia una laurea in ingegneria per fare il lettering. E non ci vuole nemmeno alcuna capacità particolare, per quello dico che è il livello più basso che ci sia. Il fatto che ci vogliano molte ore non vuol dire molto: anche per realizzare una maglia di lana "a mano" ci vuole molto tempo, ma al giorno d'oggi chi lo fa più?
E invece per un lettering di qualità serve studiare, aggiornarsi continuamente e conoscere l'industria
Purtroppo sono anche le localizzazioni italiane che ci abituano male, perché il 90% della roba che esce è messa davvero male lato lettering.
Ecco, da profano questo non capisco, mi sbaglio a pensare che sia un lavoro tedioso che sarebbe meglio non dovesse fare nessuno?E invece per un lettering di qualità serve studiare, aggiornarsi continuamente e conoscere l'industria, tant'è che spesso e volentieri vengono pagati più dei traduttori. Visto che ho anche esperienza come traduttore, posso confermare che in svariati casi il lavoro di lettering richiede più tempo e più attenzione della traduzione, lo confermano anche altri colleghi.
Ecco, da profano questo non capisco, mi sbaglio a pensare che sia un lavoro tedioso che sarebbe meglio non dovesse fare nessuno?E invece per un lettering di qualità serve studiare, aggiornarsi continuamente e conoscere l'industria, tant'è che spesso e volentieri vengono pagati più dei traduttori. Visto che ho anche esperienza come traduttore, posso confermare che in svariati casi il lavoro di lettering richiede più tempo e più attenzione della traduzione, lo confermano anche altri colleghi.
E invece per un lettering di qualità serve studiare, aggiornarsi continuamente e conoscere l'industria, tant'è che spesso e volentieri vengono pagati più dei traduttori.
Scusate ma cosa si intende per lettering fatto da una IA?
Capirei parlassimo della traduzione ma se come "lettering" si intende unicamente l'inserimento di un testo già pronto dentro spazi vuoti nelle vignette di un fumetto non scomoderei nessuna IA.
Al più sarebbero algoritmi automatizzati come già sono sempre più pieni i programmi di grafica da decenni.
Ad esempio quando sia lancia un comando per "unire" più fotografie in una sola "panoramica" mica si parla di IA, eppure è un'operazione anche più complessa (per un essere umano) che insere del testo in uno spazio vuoto di un'immagine.
Allora, visto che nessuno si è preso la briga di andare alla fonte, pare che il servizio offerto da Orange Inc. permetta non solo di effettuare lettering automatico (tramite AI), ma anche la traduzione eventualmente. In pratica basterebbe caricare una pagina di un manga in giapponese per tradurla completamente in inglese o altre lingue. Ciò significa analizzare il testo, rilevarlo tramite ocr, tradurlo, ridisegnare eventualmente tutte le parti del disegno originale dove c'era testo giapponese (perché chiaramente sarà quasi impossibile occupare lo stesso spazio con il testo tradotto, al di fuori dei ballons). Insomma offrono una soluzione all-in-one, eventualmente. In questo caso però la traduzione è stata effettuata da un essere umano, probabilmente le traduzioni realizzate tramite il servizio di Orange Inc. non sono ancora all'altezza degli standard della Shueisha, magari sono accettabili per qualche mangaka indipendente che pubblica doujin o webmanga su qualche piattaforma o perfino su twitter. In molti casi sarebbe migliore dell'inglese degli stessi mangaka credo.
Dunque, suppongo che in questo caso il servizio di Orange Inc. possa prendere come input un file contenente il testo tradotto (magari con il testo originale a fianco) e fare tutto il lavoro di lettering, redrawing e quant'altro autonomamente. Non basta certo uno script per fare tutto ciò.
Ok ma cose del genere le uso con apple su ipad già da 2-3 anni, dove in safari traduco pagine di fumetti col testo tradotto che sovrascrive quello originale.
Con risultati ovviamente non a livello tipografico, e la traduzione discutibile visto anche il passaggio di interpretazione del testo scritto originale con un ocr.
E google anche prima da quando rilasciò google lens (o come si chiamava).
Ok ma cose del genere le uso con apple su ipad già da 2-3 anni, dove in safari traduco pagine di fumetti col testo tradotto che sovrascrive quello originale.
Con risultati ovviamente non a livello tipografico, e la traduzione discutibile visto anche il passaggio di interpretazione del testo scritto originale con un ocr.
E google anche prima da quando rilasciò google lens (o come si chiamava).
Ma non esistono app paragonabili a quello che realizza OrangeInc, lasciando stare questi risultati imperfetti, ma comunque accettabili. La maggior parte si limita a inserire il testo in sovraimpressione alla meno peggio. E le traduzioni non sono proprio il massimo.
Io non leggerei mai un manga dietro cui non ci sia il lavoro e la passione di di qualcuno.
Un'immagine come questa, al netto del fatto che possa piacere o meno, non la ottieni così schiacciando un tasto sul computer.
Così quindi un'immagine generata dalla stessa IA con gli stessi parametri mi aspetto che non sia sempre la stessa.
E questo si sta già implementando con i sampler: alcuni convergono, mentre altri inseriscono rumore pseudo casuale che modifica per ogni passaggio l'immagine. In quest'ultimo caso, anche avendo le variabili iniziali, non si otterrà un risultato analogo.
Eh no, così non vale, ho proprio specificato -una "variabilità" (non artificiosamente indotta)-
Quantomeno mi aspetto degli algoritmi talmente sofisticati che inizino a considerare anche ciò che l'utente non "chiede" espressamente.
Ad esempio da elaborazioni precedenti "comprendere" i suoi gusti e preferenze e sfruttarli per definire maggiormente il risultato, anche se questo farebbe si che si differenzi se 2 persone chiedono la "stessa cosa" ma non se è sempre la medesima persona a farlo.
L'essere umano è imprevedibile e conta su una fantasia infinita.
Le IA per essere al pari degli esseri umani non dovrebbero mai "essere programmate."
ti faccio un esempio: fai finta che domani escano 200005 nuovi manga 200000 disegnati interamente dalle IA, il resto no. Di tutti questi solo 5 potrebbero stupire, essere completamente diversi da tutti gli altri per stile, impatto o altro che ignoriamo, non importa quanto siamo esperti o abili.
L'essere umano è imprevedibile e conta su una fantasia infinita.
Le IA per essere al pari degli esseri umani non dovrebbero mai "essere programmate."
L’essere umano non è imprevedibile nella maggioranza dei casi, anzi ci sono intere scienze come il marketing che ruotano attorno alla prevedibilità della risposta sociale in base a certi stimoli. Anche gli stessi gusti del pubblico sono ampiamenti prevedibili e questo vale, in gran parte, anche a livello individuale. Se conosci i miei gusti su 100 anime o manga, non avrai molti problemi a capire se il nuovo manga che uscirà questo inverno mi piacerà o meno. Se al posto di 100 sono 500 o 1000 e li valuti seriamente (modifiche nel tempo, indice di devianza, accostamenti fra prodotti, etc..) allora farlo nella maggioranza dei casi sarà un gioco da ragazzi.
ti faccio un esempio: fai finta che domani escano 200005 nuovi manga 200000 disegnati interamente dalle IA, il resto no. Di tutti questi solo 5 potrebbero stupire, essere completamente diversi da tutti gli altri per stile, impatto o altro che ignoriamo, non importa quanto siamo esperti o abili.
Spesso il pubblico, soprattutto quello generico, NON distingue fra opere realizzate da una IA appositamente preparata e un artista.
Faccio un esempio concreto.
La Galerie Looiersgracht 60 di Amsterdam nel 2016 ha esposto The Next Rembrandt, un quadro realizzato da un’intelligenza artificiale che si è formata studiando oltre 168000 frammenti pittorici di più di 300 dipinti del maestro per arrivare a creare qualcosa di nuovo. Si tratta di un’opera che non ne replica altre, ma che mira a ricostruire lo stile dell’autore, basandosi su uno studio approfondito del suo repertorio, e a utilizzarlo per ottenere un prodotto diverso da tutti quelli precedenti.
È un prodotto perfettibile? Assolutamente sì. Per esempio si sarebbe potuto istruire l’intelligenza artificiale dandole in pasto anche opere di altri pittori della Gouden eeuw permettendole così di apprendere non solo per accrescimento ma anche per differenziazione. Ma il fatto che l’opera sia migliorabile (così come, d’altra parte, lo è ogni produzioni umane) non limita in alcun modo il fatto che sia comunque dotata di una sua intrinseca e ineludibile originalità. Se vogliamo essere sinceri, l’elemento più conformista e meno dirompente dell’opera è costituito proprio dall’unica addenda esclusivamente umana, il titolo. The NextRembrandt non ha alcun valore in sé e serve solo a sottolineare il fatto che sia opera di una AI.
Anzi, in uno studio precedente l'esposizione, il quadro è stato fornito a vari docenti esperti d'arte di quel secolo. Quasi l'80% degli studiosi coinvolti (una 30ina se non ricordo male) lo ha giudicato un originale dell'epoca, dividendosi all'incirca a metà fra chi lo considerava un nuovo Rembrandt e chi invece un prodotto della sua scuola. Meno di uno su quattro ha ipotizzato che potesse essere un falso contemporaneo. Alcuni di loro hanno anche cercato di collocarlo all'interno della produzione del pittore.
Se un lavoro così è riuscito a ingannare degli esperti, pensiamo davvero che il grosso pubblico lo avrebbe snobbato per stile, impatto o che altro?
Facciamogli realizzare un lavoro sulle ninfee, alle 250 circa che già abbiamo aggiungiamone 10. Ma fatte bene, realizzate con un lavoro curato, da una AI simile a questa. Secondo la tua analisi dovrebbero balzare all’occhio subito. Io credo invece che almeno 8 esperti su 10 sarebbero ingannati (dal 2016 siamo andati molto avanti) e che su 1000 persone a caso appassionate di arte e frequentatrici abituali di musei nessuno riuscirebbe a individuare tutti e 10 i dipinti ‘artificiali’ (anzi, dubito che la maggioranza di questi riesca anche solo a indicarne uno).
In piattaforme serie, la cosa è stata già regolamentata con watermark e un criterio di ricerca che, qualora volessi, estromette tutti i lavori generati da IA.
In piattaforme serie, la cosa è stata già regolamentata con watermark e un criterio di ricerca che, qualora volessi, estromette tutti i lavori generati da IA.
Vero. Così io lo compro sapendo che è AI generated (come se mi cambiasse qualcosa) e poi lo uso senza problemi per fare, non so, una copertina o una locandina, senza indicare la sua origine, senza watermark o altre cose simili. E il pubblico non lo riconosce (e, diciamocelo, al 99% non si pone neanche il problema).
La generazione di contenuti da AI interessa principalmente i puristi (sempre che se ne accorgano, cosa che spesso non succede), non il grosso pubblico che, di norma, se ne frega. Allora a cosa è servito taggarla e distinguerla prima nelle piattaforme serie?
https://www.egair.eu/
c'è nello statuto e già alcuni portali la stanno mettendo in atto. Quello che stai profilando te è una pratica illecita che non dovrebbe essere considerata la norma.
Eh no, così non vale, ho proprio specificato -una "variabilità" (non artificiosamente indotta)-
Quantomeno mi aspetto degli algoritmi talmente sofisticati che inizino a considerare anche ciò che l'utente non "chiede" espressamente.
Ad esempio da elaborazioni precedenti "comprendere" i suoi gusti e preferenze e sfruttarli per definire maggiormente il risultato, anche se questo farebbe si che si differenzi se 2 persone chiedono la "stessa cosa" ma non se è sempre la medesima persona a farlo.
Questo già lo fanno: alcuni algoritmi riescono benissimo a gestire il risultato in base allo storico di un utente e quindi assecondare i suoi gusti anche senza richiesta. Ma mentre i vecchi programmi lo facevano solo operando statisticamente (so che hai cercato X e Y, chi lo ha fatto di solito cerca anche Z, la prossima volta ti propongo Z), adesso le reti neurali riescono ad astrarre e dedurre se un prodotto nuovo può piacere o meno, scomponendolo nei suoi atomi di base.
https://www.egair.eu/
c'è nello statuto e già alcuni portali la stanno mettendo in atto. Quello che stai profilando te è una pratica illecita che non dovrebbe essere considerata la norma.
È notevole che, senza ancora una legislazione in atto, tu sappia già che tutto questo è illegittimo. Fior fiore di giuristi si stanno occupando del problema, ma a quanto pare bisognerebbe avvisarli che abbiamo già una soluzione.
Il link che hai presentato è a una associazione che difende gli interessi di un gruppo, quindi ovviamente cerca di tirare le acque al suo mulino. E nella comunicazione sono bravi, tanto che si definiscono "a European alliance founded by creatives, professionals and associations from all over the artistic fields to represent them unitedly in their relations with European institutions". Alliance suona sicuramente meglio di lobby, ma quello che fanno è tutelare gli interessi di categoria dicendo, al contempo, che stanno conducendo una battaglia di civiltà. Un po' come la Walt Disney che di volta in volta ha sempre brigato per estendere il copyright dicendo che lo faceva come battaglia per permettere una maggiore creatività. Nulla di illegale, ovviamente, ma sarebbe bello dichiararlo.
Al momento l'utilizzo di dati solleva problemi giuridici complessi, sia riguardo alla privacy che riguardo alla tutela del diritto d'autore. Quello che però di solito non viene detto è che molto spesso i dati relativi alle AI sono anonimizzati, il che rompe il vincolo. Se preparo un'immagine e non c'è modo di risalire al viso di X, perchè è stato combinato e modificato con quelli di altri 10.000 visi, quale sarebbe la lesione della privacy? Vorrei vedere in tribunale come ci arriva qualcosa del genere.
Oppure se io illustratore mi formo per imitare lo stile di un artista vivente, posso farlo fino a un certo limite. Oltre a quello si arriva al plagio e quindi alla violazione del diritto d'autore. Ma devo superare un limite. Una macchina invece violerebbe a prescindere. Arriveremmo quindi al paradosso che la stessa opera d'arte sarebbe soggetta a due diverse normative a seconda di chi è stato a produrla.
Sono tutti temi molto complessi, che coinvolgono vari interessi.
Bisognerebbe studiare questo dal punto di vista giuridico, non cercare solamente di fare discorsi propagandistici, da una parte o dall'altra.
Se preparo un'immagine e non c'è modo di risalire al viso di X, perchè è stato combinato e modificato con quelli di altri 10.000 visi, quale sarebbe la lesione della privacy? Vorrei vedere in tribunale come ci arriva qualcosa del genere.
Credo che il discorso fosse più incentrato sull’originalità.Spesso il pubblico, soprattutto quello generico, NON distingue fra opere realizzate da una IA appositamente preparata e un artista.
Credo che il discorso fosse più incentrato sull’originalità.
In quei 20000 manga ce ne potranno essere di disegnati molto bene e indistinguibili da un disegno “autentico”, ma dubito ce ne saranno di davvero “unici”, tranne in rarissime occasioni di casualità.
Prendi gente come Fukumoto, Junji Ito o anche (per quanto non sia il massimo) ONE. L’IA non creerà mai opere con uno stile così diverso dalla norma, a meno che non gli si diano sample preesistenti, che quindi lo farebbe diventare semplicemente un imitare stili non più “nuovi”.
Se per te serve un giurista per considerare reato l'appropriazione di proprietà intellettuali altrui...
Okay, non hai letto cosa richiede l'egair, perché ti stai facendo delle domande cui loro hanno già fornito una possibile soluzione.
voglio dirti una cosa @emmevi42, non si dovrebbe screditare l'interlocutore usando esempi spiccioli e derubricare il suo punto di vista con frasi del tipo "temi molto complessi" quando non si ha gli strumenti o voglia di argomentare.
Sicuramente, ce ne sono a palate con stili generici, così come gente che intenzionalmente ha un tratto estremamente simile ad altri (vedasi Toyotaro, Ikemoto o Atsuo Ueda), ma non (credo) fosse quella perdita di cui si stesse “preoccupando” Focasaggia.Vero, posso concordare con te. Ma tu hai citato 2 o 3 artisti. Vuoi dirmi che non ci sono anche artisti che ricalcano pedissequamente stilemi, disegni, narrazioni e altro da schemi banali e preconfezionati?
Dato che ne hai citati solo alcuni, vuol dire che NON tutti saranno a quel livello, anzi. Questo vale anche per le AI. Anche loro produrranno un sacco di roba scadente, mediocre e così via. Vedremo poi se prima o poi arriveremo a qualcosa di eccelso e originale. Non lo so, ma perchè escluderlo a prioro?
Il fatto che spaventa molti dell’IA non è tanto le potenzialità che può avere, ma come in una società come la nostra le persone la sfrutteranno sempre nel modo più egoistico possibile.
Egoistico nel senso che pensano solo ai guadagni personali anche andando a discapito del prossimo.Egoistico non vuol dire molto. Opportunistico semmai. Prendiamo ad esempio uno scrittore squattrinato, che vuole pubblicare da sé il suo primo libro, già bello pronto e tutto il resto, ma gli manca solo una copertina decente. Purtroppo non ha soldi per pagare un artista che potrebbe creargli una copertina all'altezza del suo lavoro, e purtroppo non è in grado di disegnare, ma grazie alle nuove tecnologie potrebbe essere in grado di realizzare una buona copertina per la sua opera, a costi molto contenuti.
Lo scrittore in questione è stato "egoista"? O ha solo sfruttato un'opportunità? Se lo scrittore fosse stato famoso avrebbe potuto pagare Alex Ross o Ryoichi Ikegami per avere una copertina davvero prestigiosa.
Certo, lo scrittore in questione avrebbe potuto pubblicare la sua opera senza copertina, o magari con una foto scattata da lui stesso, ma sappiamo bene che una bella copertina può catturare l'attenzione meglio di una anonima. Poi chiaramente dipende anche dal contenuto del libro: se uno scrive un testo didattico o scientifico non ha bisogno di copertine molto artistiche, però magari tramite AI si potrebbe creare comunque una grafica accattivante.
L’IA in sé è un mezzo con potenzialità enormi, sia buone che cattive, il problema è che la società ci ha fatto capire che le seconde saranno sfruttate molto più delle prime.
Eh, il fatto è che purtroppo si è visto come (non) ha funzionato con internet. Trent’anni che esiste e la gente ancora si fa fregare. Senza contare le poche regolazioni che sono arrivate troppo tardi e il fatto che il sistema di educazione tuttora si rifiuti di riconoscerne l’importanza.Le AI sono sicuramente mezzi potenti: possono permetterci di affrancarci da molto lavoro e fare balzi avanti notevoli nella conoscenza, ma al contempo possono essere piegate a biechi interessi di poche oligarchie. La soluzione sta, a mio parere, nello studiare cosa siano, nel diffonderne le competenze e nel cercare di capire cosa possano fare davvero. Più si ha cultura, meno si rischia di essere schiavi inconsapevoli. Diventeranno quasi certamente pervasive, così come è successo con internet. Starebbe a noi, come singoli e come comunità, usarle al meglio.
L'essere umano è imprevedibile e conta su una fantasia infinita.
Le IA per essere al pari degli esseri umani non dovrebbero mai "essere programmate."
L’essere umano non è imprevedibile nella maggioranza dei casi, anzi ci sono intere scienze come il marketing che ruotano attorno alla prevedibilità della risposta sociale in base a certi stimoli. Anche gli stessi gusti del pubblico sono ampiamenti prevedibili e questo vale, in gran parte, anche a livello individuale. Se conosci i miei gusti su 100 anime o manga, non avrai molti problemi a capire se il nuovo manga che uscirà questo inverno mi piacerà o meno. Se al posto di 100 sono 500 o 1000 e li valuti seriamente (modifiche nel tempo, indice di devianza, accostamenti fra prodotti, etc..) allora farlo nella maggioranza dei casi sarà un gioco da ragazzi.
ti faccio un esempio: fai finta che domani escano 200005 nuovi manga 200000 disegnati interamente dalle IA, il resto no. Di tutti questi solo 5 potrebbero stupire, essere completamente diversi da tutti gli altri per stile, impatto o altro che ignoriamo, non importa quanto siamo esperti o abili.
Spesso il pubblico, soprattutto quello generico, NON distingue fra opere realizzate da una IA appositamente preparata e un artista.
Faccio un esempio concreto.
La Galerie Looiersgracht 60 di Amsterdam nel 2016 ha esposto The Next Rembrandt, un quadro realizzato da un’intelligenza artificiale che si è formata studiando oltre 168000 frammenti pittorici di più di 300 dipinti del maestro per arrivare a creare qualcosa di nuovo. Si tratta di un’opera che non ne replica altre, ma che mira a ricostruire lo stile dell’autore, basandosi su uno studio approfondito del suo repertorio, e a utilizzarlo per ottenere un prodotto diverso da tutti quelli precedenti.
È un prodotto perfettibile? Assolutamente sì. Per esempio si sarebbe potuto istruire l’intelligenza artificiale dandole in pasto anche opere di altri pittori della Gouden eeuw permettendole così di apprendere non solo per accrescimento ma anche per differenziazione. Ma il fatto che l’opera sia migliorabile (così come, d’altra parte, lo è ogni produzioni umane) non limita in alcun modo il fatto che sia comunque dotata di una sua intrinseca e ineludibile originalità. Se vogliamo essere sinceri, l’elemento più conformista e meno dirompente dell’opera è costituito proprio dall’unica addenda esclusivamente umana, il titolo. The NextRembrandt non ha alcun valore in sé e serve solo a sottolineare il fatto che sia opera di una AI.
Anzi, in uno studio precedente l'esposizione, il quadro è stato fornito a vari docenti esperti d'arte di quel secolo. Quasi l'80% degli studiosi coinvolti (una 30ina se non ricordo male) lo ha giudicato un originale dell'epoca, dividendosi all'incirca a metà fra chi lo considerava un nuovo Rembrandt e chi invece un prodotto della sua scuola. Meno di uno su quattro ha ipotizzato che potesse essere un falso contemporaneo. Alcuni di loro hanno anche cercato di collocarlo all'interno della produzione del pittore.
Se un lavoro così è riuscito a ingannare degli esperti, pensiamo davvero che il grosso pubblico lo avrebbe snobbato per stile, impatto o che altro?
Facciamogli realizzare un lavoro sulle ninfee, alle 250 circa che già abbiamo aggiungiamone 10. Ma fatte bene, realizzate con un lavoro curato, da una AI simile a questa. Secondo la tua analisi dovrebbero balzare all’occhio subito. Io credo invece che almeno 8 esperti su 10 sarebbero ingannati (dal 2016 siamo andati molto avanti) e che su 1000 persone a caso appassionate di arte e frequentatrici abituali di musei nessuno riuscirebbe a individuare tutti e 10 i dipinti ‘artificiali’ (anzi, dubito che la maggioranza di questi riesca anche solo a indicarne uno).
Il lettering è una di quelle attività di livello più basso.
L'essere umano è imprevedibile e conta su una fantasia infinita.
Le IA per essere al pari degli esseri umani non dovrebbero mai "essere programmate."
L’essere umano non è imprevedibile nella maggioranza dei casi, anzi ci sono intere scienze come il marketing che ruotano attorno alla prevedibilità della risposta sociale in base a certi stimoli. Anche gli stessi gusti del pubblico sono ampiamenti prevedibili e questo vale, in gran parte, anche a livello individuale. Se conosci i miei gusti su 100 anime o manga, non avrai molti problemi a capire se il nuovo manga che uscirà questo inverno mi piacerà o meno. Se al posto di 100 sono 500 o 1000 e li valuti seriamente (modifiche nel tempo, indice di devianza, accostamenti fra prodotti, etc..) allora farlo nella maggioranza dei casi sarà un gioco da ragazzi.
Parlando in generale l'essere umano tende per paura a catalogare gli altri, a farli rientrare nei loro parametri, ciò che non si conosce spaventa. Tutti gli esperimenti che possono venire in mente sono nati proprio con lo scopo di voler "catalogare", i risultati sono viziati da personali bias cognitivi (infiniti). Ok off topic, finiamo e andiamo avanti.
ti faccio un esempio: fai finta che domani escano 200005 nuovi manga 200000 disegnati interamente dalle IA, il resto no. Di tutti questi solo 5 potrebbero stupire, essere completamente diversi da tutti gli altri per stile, impatto o altro che ignoriamo, non importa quanto siamo esperti o abili.
Spesso il pubblico, soprattutto quello generico, NON distingue fra opere realizzate da una IA appositamente preparata e un artista.
Faccio un esempio concreto.
La Galerie Looiersgracht 60 di Amsterdam nel 2016 ha esposto The Next Rembrandt, un quadro realizzato da un’intelligenza artificiale che si è formata studiando oltre 168000 frammenti pittorici di più di 300 dipinti del maestro per arrivare a creare qualcosa di nuovo. Si tratta di un’opera che non ne replica altre, ma che mira a ricostruire lo stile dell’autore, basandosi su uno studio approfondito del suo repertorio, e a utilizzarlo per ottenere un prodotto diverso da tutti quelli precedenti.
È un prodotto perfettibile? Assolutamente sì. Per esempio si sarebbe potuto istruire l’intelligenza artificiale dandole in pasto anche opere di altri pittori della Gouden eeuw permettendole così di apprendere non solo per accrescimento ma anche per differenziazione. Ma il fatto che l’opera sia migliorabile (così come, d’altra parte, lo è ogni produzioni umane) non limita in alcun modo il fatto che sia comunque dotata di una sua intrinseca e ineludibile originalità. Se vogliamo essere sinceri, l’elemento più conformista e meno dirompente dell’opera è costituito proprio dall’unica addenda esclusivamente umana, il titolo. The NextRembrandt non ha alcun valore in sé e serve solo a sottolineare il fatto che sia opera di una AI.
Anzi, in uno studio precedente l'esposizione, il quadro è stato fornito a vari docenti esperti d'arte di quel secolo. Quasi l'80% degli studiosi coinvolti (una 30ina se non ricordo male) lo ha giudicato un originale dell'epoca, dividendosi all'incirca a metà fra chi lo considerava un nuovo Rembrandt e chi invece un prodotto della sua scuola. Meno di uno su quattro ha ipotizzato che potesse essere un falso contemporaneo. Alcuni di loro hanno anche cercato di collocarlo all'interno della produzione del pittore.
Se un lavoro così è riuscito a ingannare degli esperti, pensiamo davvero che il grosso pubblico lo avrebbe snobbato per stile, impatto o che altro?
Facciamogli realizzare un lavoro sulle ninfee, alle 250 circa che già abbiamo aggiungiamone 10. Ma fatte bene, realizzate con un lavoro curato, da una AI simile a questa. Secondo la tua analisi dovrebbero balzare all’occhio subito. Io credo invece che almeno 8 esperti su 10 sarebbero ingannati (dal 2016 siamo andati molto avanti) e che su 1000 persone a caso appassionate di arte e frequentatrici abituali di musei nessuno riuscirebbe a individuare tutti e 10 i dipinti ‘artificiali’ (anzi, dubito che la maggioranza di questi riesca anche solo a indicarne uno).
La mia analisi è molto più semplice. Ogni mese in Giappone escono circa 200 manga nuovi, di questi diciamo 60 hanno uno stile unico, incomparabile, ogni singolo mese. Possono essere stili abbozzati, confusi, caotici, lineari, semplici, innovativi, psichedelici, etc, etc etc, in una parola: infiniti. Per dirlo a parole tue uno di loro farà "un lavoro sulle ninfee, fatto bene, realizzato con un lavoro curato" ma tutti gli altri non lo faranno. Tu parli di un qualcosa che può essere paragonato io sto dicendo che non può essere paragonato.
Nei casi specifici di cui parli sicuramente hai ragione, ma del resto condividiamo il pensiero che l'IA sia utile. Ma vedi quando andiamo in un altro campo specifico, il lettering dell'articolo, Ante_Pipo ha sicuramente più ragione di noi.
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